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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

Invidio il vento

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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

Messaggi del 16/12/2010

Tre versioni di Giuda

Post n°81 pubblicato il 16 Dicembre 2010 da simurgh2

 

 

“ Dio interamente si fece uomo, ma un uomo fino all'infamia, uomo fino alla dannazione a all'abisso. Per salvarci avrebbe poturo essere Alessandro o Pitagora o Rurick o Gesù; scelse un destino infimo: fù Giuda”

(Tre versioni di Giuda di J L Borges)

 

Se mi avessero consesso la liquidazione come avevo chiesto, avrei investito tutto in calcestruzzo, noleggiato dei Canadian Air (quelli che utilizzano per spegnere gli incendi) fatti passare sopra la città e sganciato il tutto sopra gli ignavi. Non si guarda in faccia nessuno. Ci avrei messo anche un po' di amianto preso nella discarica dei rifiuti tossici e mescolato assieme, tanto per stare piu sicuri. E pensare che non è ancora il clou dell'affanno, la sua opulenza ma lo senti gia montare l'odio, il fastidio, gli occhi iniettati di sangue, il siero lipemico, i polifosfati e i ponzi pilati, i Suv di merda e le borse del discount che si impigliano sui raggi delle biciclette, i vecchi che cadono e ci passano sopra, oh scusa. Beh, mi fermo và. Nervoso!!

 
 
 

Fosti mia

Post n°80 pubblicato il 16 Dicembre 2010 da simurgh2

L'ho trovata scritta su un foglio che aveva questa data 9 ottobre 2008. L'avevo scritta io, una di quelle che mi vengono fuori veloci ma, adesso, sapessi per chi. Potre fare delle ipotesi ma niente di sicuro

 

Sei mia, lo fosti, incommensurabilmente
Inesauribile possessione
come in un istante la vita intera
che scorre e ti gela.
Sei mia, quando lo scrivi, tu, ancora lo sei
Trattenendomi a te, in un fiato che mi rivive
e mi pensa lo sia stato ed è li ancora.
Sopravvive alle ere geologiche, a glaciazioni.
Inciso sulla corteccia di un olmo
come nel sasso lanciato che
sprofonda nel fondo ricorda
quel giorno come se fosse ricominciato
e per sempre finito e indefinito
Sei mia in quell'infinito che si è frantumato
Sei mia è l'inno indispensabile, il canto possente
retorica d'amore, indispensabile inganno.
Sei mia si afferma intrisa d'enfasi e di demagogia.
Delirio, esaltazione del palpito dal pulpito.
indispensabile urlo che ti era necessario udire,
come un dillo, lo voglio, sei miaaa.
Una misura assoluta, necessaria al clamore
che ogni palpito reclama, battito del cuore
che non dà requie, ne respiro al sospetto
che altro sia o che voglia sentire. Sei mia.
Devo dirlo, tu vuoi, epica del copione
che chiedi e invochi, devo dirlo
i tuoi occhi lo implorano, vuoi sentirlo
eco di voce che pulsa dal cuore...sei mia
Tu vedi inganno dove era liturgia.
Rito, canzone, preghiera, Ave Maria
Quante volte anche chi crede in dio
si è sentito abbandonato, tradito?
E' come stavi quando dicevo sei mia.

 
 
 
 

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Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
 
Ecco, cercavo tracce o indizi di spiegazioni di questi...
Inviato da: Lorenzo
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https://youtu.be/yYHQmjAbwXw
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il 18/04/2017 alle 16:53
 
Indugiò, sempre qua e là muovendo - Poi timidamente Bussò...
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grazie..
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-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici 

 

Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

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