Creato da true.bob il 20/06/2008
Tour fotografico nei mattatoi del mondo e non solo
 

 

Vivisezione,ora tocca ai cavalli

Post n°32 pubblicato il 18 Novembre 2008 da true.bob
 

Cavalli, asini, bovini, suini, uccelli e pesci. Sono gli animali che maggiormente dovrebbero temere l'uomo: tocca a loro sempre più spesso finire nei laboratori di vivisezione.
Lo denuncia la Lega antivivisezione (Lav).
Commenta i dati relativi alle cavie utilizzate in Italia a fini scientifici e sperimentali nel triennio 2004-2006, pubblicati dal ministero del Welfare. Si parla di 2.735.887 animali. "Questo dato, già di per sè allarmante, è fortemente sottostimato - afferma Michela Kuan, biologa e responsabile del settore vivisezione della Lav - visto che non vi rientrano invertebrati, embrioni, feti e animali usati già morti".
Nello stesso modo preoccupa che tale numero non si sia ridotto rispetto al triennio precedente, dato che il quadro scientifico e legislativo europeo prevede la ricerca di metodi alternativi alla sperimentazione animale.
Anzi rispetto al triennio precedente, l'uso di questi animali è molto aumentato, anche se le specie più impiegate continuano ad essere topi, ratti e conigli.

 
 
 

Mamma orsa cerca orsetto

Post n°31 pubblicato il 03 Novembre 2008 da true.bob
 

Mamma orsa blocca il traffico per il cucciolo investito

Lo stava cercando da giorni, ne ha recuperato il cadavere

 

WASHINGTON - Nel tentativo di recuperare il corpo del proprio cucciolo investito da un'automobile, una mamma orsa ha tenuto a lungo bloccato il traffico di una autostrada del North Carolina, negli Usa. Colpito e ucciso da una automobile mentre tentava di attraversare la strada, l'orsetto era rimasto sulla strada da martedì scorso. La madre, che secondo quanto riferito dalla guardia forestale lo stava cercando da giorni, il 31 ottobre lo ha ritrovato e voleva riprenderlo con sè.
Per aiutare l'orsa a riappropriarsi del corpo del suo cucciolo, la polizia ha bloccato il traffico per oltre 20 minuti. Dawn Roberts, una testimone, ha raccontato che i poliziotti, dopo aver obbligato gli automobilisti a fermarsi, hanno portato il corpo dell'orsetto su un lato della strada. Mamma orsa allora si è avvicinata al cadavere, lo ha afferrato tra i denti ed è scomparsa tra i boschi.

 
 
 

Le cavie NON salvano la vita

Post n°30 pubblicato il 31 Ottobre 2008 da true.bob
 

Le cavie da laboratorio non ci salvano la vita.

Nel '77 una equipe di scienziati accese le speranze dei malati di sclerosi multipla: grazie al sacrificio di molti cani era possibile la riscostruzione muscolare. Da allora il silenzio.

di Stefano Cagno * dirigente medico ospedaliero dell'ospedale di Vimercate.


Se stiamo attenti alle notizie scientifiche che i mezzi di comunicazione di massa diffondono, ci accorgiamo che periodicamente enfatizzano risultati di test condotti sugli animali che rappresenterebbero un'importante premessa per applicazioni sulla nostra specie. Questo accade in particolare per quanto riguarda le patologie più diffuse o a cui l'opinione pubblica è più sensibile, come i tumori, l'Aids o la sclerosi multipla.
Ad esempio, il 31 marzo scorso un'equipe di ricercatori dell'Università della California, guidati da Valter Longo, ha rivelato come nei topi 48 ore di digiuno permettono di evitare gli effetti negativi della chemioterapia.
Il 18 ottobre l'Ansa passava la dichiarazione di Ruggero De Maria dell'Istituto Superiore di Sanità secondo cui �la possibilità di curare tumori aggressivi della prostata tramite la somministrazione di piccoli micro-Rna è stata confermata in test su animali di laboratorio e con questo bagaglio di conoscenze il cancro della prostata potrà essere sconfitto�.
Purtroppo, di solito, dopo i grandi entusiasmi iniziali e i clamori mediatici, il sipario cala e con esso anche l'oblio sulle "grandi scoperte". Tuttavia in questi casi a molte persone rimane l'idea e il ricordo che grazie al sacrificio (i ricercatori usano proprio questo termine di sapore religioso) degli animali da esperimento, lo scienza ha fatto passi avanti.
Se andiamo indietro nel tempo, potremmo proporre un numero infinito d'esempi della fine che hanno fatto tali mirabolanti notizie.
Nel maggio 1977, un gruppo di scienziati australiani dopo aveva messo a punto una tecnica di ricostruzione muscolare sui cani, affermava: "Abbiamo ottenuto questi risultati: in quasi il 100% dei casi l'arto ha riacquistato la sua funzione, e l'aspetto esteriore è molto simile a quello normale. Ci sembra di poter affermare che rimane da compiere solo un passo, piccolo è sicuro, per poter effettuare questi interventi sugli esseri umani". Chi soffre di distrofia muscolare aspetta ancora con pazienza questo "piccolo" passo.
Negli anni passati circa 100 sostanze si sono dimostrate terapeutiche negli animali affetti da encefalite allergica sperimentale, ossia nel modello animale più utilizzato per studiare la sclerosi multipla. Nessuna di queste sostanze è ora utilizzata sui pazienti. Al contrario, il Copolimero, farmaco di prima scelta per la cura della malattia, è stato scoperto casualmente come terapia efficace. In realtà era stato sintetizzato per causare la patologia negli animali. Intanto i pazienti, almeno quelli sopravvissuti, continuano ad aspettare fiduciosi il contributo degli animali nella cura della loro malattia.
Negli anni Ottanta, quando ero ancora studente, era stato dato gran risalto alla notizia secondo cui l'Interleukina avrebbe potuto curare il cancro. Nel 2008 questa patologia è in costante aumento, mietendo sempre più vittime e la maggiore possibilità di sopravvivenza è legata soprattutto alla prevenzione, ossia alla scoperta precoce dei tumori, ma dell'Interleukina si sono perse le tracce. Ciò nonostante ogni anno un numero enorme d'animali continua ad essere ucciso per scoprire i meccanismi che provocano i tumori, nonostante si sappia che l'85% di essi può essere evitato eliminando i fattori ambientali che li causano, scoperte queste ultime ottenute grazie a ricerche epidemiologiche.
Malgrado non sia mai stata dimostrata la validità scientifica della vivisezione, molti ricercatori e la maggioranza dei mezzi di comunicazione di massa hanno sempre enfatizzato le "prodigiose" scoperte ottenute grazie alle cavie da laboratorio, dimenticando però, spesso, di verificare se tali risultati erano poi nel tempo confermati anche nella nostra specie.
Così, non c'è nulla di più pericoloso di una bugia ripetuta molte volte da molte persone, peggio ancora se queste, godendo di stima sociale, sono considerate autorevoli. La storia e l'affidabilità della vivisezione potrebbero essere racchiuse proprio in questo concetto.
E il pesante conto è pagato dagli animali, ma anche dai malati che sono quasi quotidianamente illusi da notizie importanti solo per chi le diffonde. A tutti ciascuno di noi tocca infine pagare il prezzo del rallentamento della ricerca provocato da un modello sperimentale che non poggia su basi scientifiche.

 
 
 

Cane salva gattini da incendio

Post n°29 pubblicato il 28 Ottobre 2008 da true.bob
 

(AGI) - Melbourne (Australia), 26 ott. - Si chiama Leo, e in Australia nel giro di poche ore e' diventato una celebrita' per il suo eroico comportamento, che smentisce il vecchio luogo comune sull'inimicizia tra cani e gatti. Leo, un esemplare di terrier cross piu' piccolo della taglia media propria della sua razza, e' coraggiosamente rimasto tra le fiamme che avevano avvolto la sua casa a Melbourne, pur di non lasciare al loro destino quattro micini appena nati che erano stati affidati alla sua tutela dai padroni: malgrado questi ultimi fossero gia' fuggiti, lui non ha tradito i suoi minuscoli protetti, ed e' rimasto a vigilare sulla loro cuccia, incurante di fuoco, fumo e del pericolo di un crollo. Li' lo hanno infine trovato i pompieri intervenuti nel frattempo, in una cameretta dove continuava a montare la guardia nonostante fosse ormai semi-asfissiato. I vigili lo hanno tratto in salvo appena in tempo, portandolo fuori insieme ai quattro gattini, miracolosamente incolumi.
Per rianimare Leo, ribattezzato per l'occasione 'Smoky', e' stato necessario somministrargli ossigeno da una bombola e praticargli un massaggio cardiaco.
"Gli e' quasi costato la vita, ma non ha voluto abbandonarli", ha commentato il comandante Ken Brown, suo soccorritore.
Questa volta, insomma, il 'migliore amico dell'uomo' si e' rivelato paladino della specie che dovrebbe essere sua antagonista naturale.

 
 
 

Brillante Weblog 2008

Post n°28 pubblicato il 26 Ottobre 2008 da true.bob
 

Ho ricevuto questo premio da http://blog.libero.it/ioblog/

Che cosa è il Premio "Brillante Weblog" ?

Viene assegnato a siti e blog che si distinguono nella loro brillantezza sia nei temi che nel design. Il suo scopo è di promuovere e gratificare tutti nella blogsfera mondiale
.
Le regole:
1. Al ricevimento del premio, mostrare la pagina contenente il premio e citare il nome di chi vi ha premiato mostrando il link del suo blog.
2. Scegliere un minimo di 7 siti o blog che credi siano brillanti nei loro temi e abbiano le caratteristiche di cui sopra.
3. Mostrare il loro nome e link e avvisarli che hanno ricevuto il Premio "Brillante Weblog".
Io lo assegno a:

http://spazio.libero.it/enpatreviso/
http://blog.libero.it/ioblog/
http://spazio.libero.it/NOCACCIA/
http://spazio.libero.it/angeli_senza_ali/
http://spazio.libero.it/simoveganblu/
http://spazio.libero.it/lupa_78/
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