Ripeness is all

un paese ci vuole per non essere soli (Cesare Pavese)

 

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Post N° 1125

Post n°1125 pubblicato il 06 Ottobre 2008 da snoopy68

L'amore per la propria terra

C'era una volta un contadino, che aveva tanti figli, tutti sani come le mele sul ramo e come la rugiada sull'erba.
Al confine con il suo campo c'era il bosco.
Siccome i bambini erano cresciuti e gli serviva più terra per assicurare il pane a tutti, volle allargare il suo campo.
Ma , per allargare il suo campo, doveva bruciare il bosco. Prima di bruciarlo, andò a chiedere consiglio ad un uomo ad un uomo sapiente: “O uomo della terra!“ cominciò – “devo aprire il bosco per dare il pane ai miei figli, ma prima di aprirlo devo bruciarlo. Nel bosco ci sono tanti animali e ho paura che si brucino. Insegnami come fare, uomo della terra, che sei conosciuto per la tua intelligenza e saggezza in tutto il paese"
il vecchio della terra, allora, pensò alungo e alla fine consigliò così l'uomo che aveva tanti figli: “Prendi il tamburo e fa rumore per tre giorni e tre notti senza fermarti mai. Mentre batti i colpi, devi gridare a voce alta: - Per il pane dei miei figli devo bruciare il bosco, per pter ingrandire il campo più facilmente. O animali, o uccelli, o voi tutti che respirate nel bosco, scappate appena vedrete il fuoco e il fumo -".
Per tre giorni e tre notti la valle rimbombò per il rumore del tamburo. Dopo tre giorni, secondo la leggenda, il contadino
incendiò il bosco per aprire la strada al campo.
Un giorno, lavorando vicino ad una roccia, vide lo scheletro di un'aquila e dei suoi piccoli.
L'uomo chiede allo scheletro: “Per l'amor di Dio, aquila, quando io feci tutto quel rumore con il tamburo, eri immersa in un
sonno profondo o eri diventata sorda per non scappare?"
Si racconta che lo scheletro dell'aquila gli rispose: “Non ero né immersa in un sonno profondo, né ero sorda, né ero muta,
ma non volevo lasciare la mia terra. Qui sono nata e qui ho voluto morire “


leggenda albanese

 
 
 
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Un blog di: snoopy68
Data di creazione: 29/10/2005
 
 

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