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Sogno diurno

La vita può essere bella

 

 

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La casa

Post n°229 pubblicato il 20 Gennaio 2012 da Dovere_di_vivere
 

 

 

La casa è la nostra seconda pelle, come questa respira insieme con noi.

Una casa abbandonata è come la pelle di un barbone.

La casa, la nostra casa è un’estensione della nostra anima e del nostro corpo. Quando subiamo un furto, ci sentiamo smarriti come se ci avessero tolto i vestiti senza il permesso; ci sentiamo violentati; percepiamo che un pezzo di noi c’è stato sottratto.

Molti di noi cambiano più volte casa durante la vita diventando zingari senza patria, ma ogni casa nuova, anche se una catapecchia, diventa di nuovo, come per miracolo, una parte di noi; un nuovo vestito di cui siamo gelosi, anche se é una catapecchia.

I barboni non hanno casa e  infatti si comportano come se non avessero pelle; non si curano nemmeno di lavarsi come se si fossero dimenticati che esiste la pelle; per loro la pelle è un cielo di stelle fredde o una notte di luna piena, un cielo plumbeo o radioso di sole. Il senso della casa è un po’ più vasto per i barboni, dunque anche loro “possiedono una casa”.

I bambini inventano una casa sotto i tavoli, in un armadio o in un canile; la loro casa è fantastica e fisica allo stesso tempo; dà loro protezione quando si sentono perduti e vi si rifugiano quando piangono.

Noi adulti, ricchi o poveri, abbiamo tutti le nostre case di cui siamo gelosi. Senza la nostra casa ci sentiamo sperduti; ci sembra di dovere ricominciare di nuovo; ci sentiamo indifesi e fragili, soprattutto quando imperversano “le bufere”.

La casa, utero caldo e accogliente, ci fa ritornare alla materna protezione perduta per sempre, ma perpetuata dalle mura di cui ci circondiamo. La casa con tante finestre è aperta al mondo, quella con pochi infissi sembra una clausura, una sconfitta della nostra anima…

 

 

 

(DDV)

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Commenti al Post:
galadriel_fairy
galadriel_fairy il 20/01/12 alle 19:15 via WEB
Non mi sento di commentare questo post, perchè non voglio guastarne la poesia: i tuoi scritti sono raffinate pennellate in oro zecchino, adorabili nella forma e nella sostanza. Forse dovresti deciderti a scrivere una raccolta di novelle o di tuoi pensieri, se già non l'hai fatto. Con grande affetto Giada PS Ti sto corteggiando? Qualunque possa essere la risposta a questo quesito, sappi che ciò che ho scritto è realmente quello che penso e sono sinceramente convinta che tutti i complimenti che ti fanno tu te li meriti pienamente. Quando leggo i tuoi post comprendo perfettaemente perchè tu sia tanto corteggiato... uomo raro...
 
coluci
coluci il 22/01/12 alle 09:19 via WEB
Leggendo il tuo post mi viene in mente ciò che la casa protegge, il nostro essere più profondo e le "nostre sicurezze" di mente e di cuore. E vado al significato di ethos, tana, casa, rifugio dei nostri valori, principi umani. Bellissima quella casa che "ha tante finestre", perché oltre alla nostra vi è anche una "casa comune". Mi sembra fosse T. Merton a scrivere: nessun uomo è un'isola... la bellezza di un'isola sta nell'orizzonte aperto che la circonda e la definisce aprendola però e non murandola all'infinità che la supera. Un post molto significativo che nasconde più di quel che dice. Un saluto sincero di stima. Luciano
 
DolceAmaraMelannas
DolceAmaraMelannas il 23/01/12 alle 00:03 via WEB
E' vero caro Franco, penso a quando franano le nostre certezze, penso a quando sentiamo vacillare l'anima e cerchiamo un appiglio che possa sostenerci, penso a quando il dolore ci serra il cuore per ciò che poteva essere e non è stato, ad un sogno vagheggiato che diventa agonia, ecco...in quei casi la casa diventa lo specchio delle nostre inquietudini più profonde...il fallimento. Meraviglioso post, grazie! Ciao mio caro amico, buonanotte, Anna
 
vocevera
vocevera il 23/01/12 alle 20:04 via WEB
Oserei dire "sublime".
 
ladymarianna0
ladymarianna0 il 24/01/12 alle 13:36 via WEB
Leggendo il tuo post Franco emerge un ricordo: di quando bambina tornando a casa all'imbrunire osservavo le case, con le loro finestre "accese"... Sembravano tanti occhi nei quali guardare, e mi soffermavo a rubare i momenti di vita dei loro abitanti... tutti paesani ovviamente conosciuti...
Chi lavorara, chi preparava la cena, chi discuteva... chi guardava la tv...
Ancora adesso quando vedo una finestra illuminata libero la fantasia...
La nostra casa ci rispecchia, e noi siamo la nostra casa...
Ti abbraccio affettuosamente, Monica
 
danzan0l3n0t3
danzan0l3n0t3 il 25/01/12 alle 21:44 via WEB
Buonaserata Franco direi che piuttosto che cerco di far assomigliare a me stesso il luogo dove mi trovo poiche esso sia comunque sempre qualcosa di riconoscibile ed amico.Basta poco piccole cose.Forse sarà come un marchiare il proprio territorio per avere da esso dei punti di riferimento che non ce lo rendano estraneo ed ostile.Ti aspetto sul battello Franco.con uno dei tuoi scritti non mancare.Pier
 
ginevra9dgl
ginevra9dgl il 28/01/12 alle 22:08 via WEB
Nell'arco della vita molti di noi hanno cambiato casa e sono periodi distinti della nostra esistenza. L'infanzia, l'adolescenza,la maturità. Queste case rimangono nella nostra memoria e nel nostro cuore. Ricordiamo perfettamente la loro ubicazione e i momenti felici e non nelle quali abbiamo vissuto. Quando poi ritorniamo nei primi luoghi dove abbiamo vissuto,ci rendiamo conto che non è la nostra vecchia casa che ci manca, ma la nostra infanzia. Ciao Franco (dalla finestra vedo scendere copiosa la neve, la prima di questa stagione e anche se domani troverò difficoltà ad uscire con la macchina, mi piace vederla scendere)
 
ladymarianna0
ladymarianna0 il 01/02/12 alle 23:54 via WEB
Ho molto amato una vecchia casa colonica in campagna...
Era una casa speciale per me... perchè abitata da mia madre nell'infanzia...
Ho tanto fantasticato sulla vita che si svolgeva dentro e fuori quelle mura...
Peccato ora sia stata demolita - poco distante i proprietari hanno edificato una nuova costruzione - e che il suo posto sia stato trasformato in un fondo coltivato...
Ancora adesso quando percorro quella strada (Via Viole) la cerco... Nel mio ricordo continuerò ad amarla...
Ti abbraccio caro Franco, notte... Monica
 
idnim
idnim il 05/02/12 alle 14:55 via WEB
...la casa che vive in noi, quel rifugio di certezze, di crescita, di finestre aperte da cui guardare e costruire noi stessi..Franco, mai nulla si perde davvero... Con affetto un saluto. Pat.
 
dueoreper1Nick
dueoreper1Nick il 10/02/12 alle 14:24 via WEB
Particolarmente bello! questo Post.. cos'altro aggiungere..? •_• un saluto.. clicca
 
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