Un’idea balla il rock and roll nella mia testa vuota.
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Post n°235 pubblicato il 11 Giugno 2008 da ridicolaleggerezza
da quando sono diventata grande diverse questioni, moltiplicatesi, hanno investito zone estranee al mio vecchio "ogni giorno": la vita da studentessa mantenuta, in fondo, non era male e forse in quel tempo ( confesso che non n'e` passato molto) la mia coscienza (potrebbe non essere la parola adatta) dormiva nel meraviglioso mondo del menefreghismo, lasciandosi incantare da falsi profeti di uguaglianza. non sono una sociologa, ne' troppe altre cose, ma una certezza si fa strada in questa realta`: l'egoismo imperante. l'esperienza dipinge il fiume che scorre sempre nella stessa direzione, ma non il mare stagnante, che si trastulla spesso nelle sue tempeste e nei giri di boa degli alianti umani. un uomo allora cancella la parola costrizione entrando di diritto nel quadro criminale degli anni di piombo. eppure quel uomo, esemplare, non e` che la ragione sciolta dai rigidi meccanismi sociali dei giorni nostri almeno fin quando anch'egli non decidera` di andare a passeggio per le vie del corso con una nuova amante, dimentico dell'abbraccio della moglie ignorante e consapevole della propria poverta`, non certo di spirito, che urla una verita` assoluta: GLI OCCHI VEDONO SEMPRE CIO` CHE IL CUORE NON VUOLE. e` una missiva questa eppure non v'e` destinatario, unicamente un mittente attento. atterrito di fronte alla necessita` secolare di essere fuori legge per non essere sopraffatti. sconcertato per la certezza che egli non sara` mai chi di necessita` fara` virtu` ma vizio. perche`, amici, lanciate l'attenzione da una qualunque parte e incontrerete il potere dominante che costruisce sistemi alterabili per rinchiudere la crescita dei non appartenenti alla classe. ci sara` una possibilita` altra? si. tanto giusta da essere condannata. e` la sopraffazione dell'uomo sugli altri uomini, e`questo darwinismo strafottente che uccidera` il cielo e il sole. e sento scorrere il vento freddo francese e vedo volare un pezzettino di carta frantumato...dietro una scritta: amore sotto un burrone nero pronto a ingoiarlo e farne sparire la traccia, fosse un semplice odore. il ponticello che attraversa il rio e` marrone, l'etere grigio, l'umore arancione. la parola fine per adesso e` posta, ne riparleremo. |
Dj VaNeSsA SpAzIo Ai BlOgGeRs
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