l'ultimo anno ha consolidato la mia personalità.
gente di ogni genere è passata per la mia strada, a volte pernottando altre volte il tempo di un caffè.
oggi, inaspettatamente, ho incontrato una persona che per un motivo assai lontano mi è sempre stata nel cuore. una persona che non conosco realmente. una donna sincera e leale, sostenitrice dell' indipendenza.
m'ha narrato di una farsa, m'è sembrato di viverla. e in realtà è una farsa che ho vissuto in maniera differente ma attinente.
questa farsa cerca un posto nel mondo e parla, parla, parla. non tiene conto di quello che dice però.
allora si incatena alla sua stessa ricerca di un posto nel mondo per restarne ben ancorata fuori.
immaginavo il piccolo principe e pensavo che una farsa poteva starci dietro le quinte, ma quello è troppo sensibile per nasconderne una. poi pensavo al re dal mantello invisibile e lì si che ho trovato pane per suoi denti.
ma a ben pensarci l'unico errore commesso (se così posso chiamarlo) è stato quello degli spettatori,
chè la farsa è uno spettacolo come un altro, è finzione ma non è cattiveria...crederci o no, spetta a quelli che stanno sotto il palco e non sopra.
dunque io a nome di tutti i miei compagni di viaggio e di visione perdono l'attore per aver fatto il suo mestiere e lo invito a giocare d'astuzia:
"sei ancora in tempo per trovare il tuo posto, ma tu questo posto non lo vuoi, in fondo ( e sono d'accordo) viaggiare di fantasia e di realtà è meglio che staresene fermi".
ve lo dico compagni, e già lo sapete:
"la farsa non voleva fare del male nè compromettere gli ideali che rappresentava, dunque comunque sia andata anche se lo spettacolo è finito, rimarrà sempre nostri cuori, che dimentichi della differenza tra realtà e fantasia si sono lasciati affascinare".
ps. forse lasciarmi sedurre è stata la cosa più sensata della mia vita