MenteLocale Rebirth

Quando un uomo dice di aver esaurito la vita, significa che la vita lo ha esaurito

Creato da Lilly_84 il 29/01/2007

 

« L'ultima estate da studentessaTaglia e cuce: vita di u... »

Sopprimiamo questo Principe Azzurro!

Post n°175 pubblicato il 25 Maggio 2008 da Lilly_84
 

Benvenuti nell'era dell'anti-innocenza, nessuno fa colazione da Tiffany e nessuno ha storie da ricordare. Facciamo colazione alle 7 e abbiamo storie che cerchiamo di dimenticare il più in fretta possibile. L'autoconservazione e concludere affari hanno priorità assoluta... Cupido ha preso il volo dal condominio. Come ci siamo finite in questo pasticcio? Sono a migliaia le donne così in città, forse decine di migliaia, le conosciamo tutte e tutti pensiamo che siano fantastiche, viaggiano, pagano le tasse, spendono 400 dollari per un paio di sandali all'ultimo grido e sono sole. Perchè ci sono tante fantastiche donne non sposate e nessuno uomo non sposato? (...) Era così? Le donne di NY stavano davvero rinunciando all'amore, stavano diventando potenti?

Iniziava con questa premessa nel 1998 uno dei serial più autentici degli ultimi anni, la Bibbia delle relazioni interpersonali nell'era Postmoderna. Per anni noi giovani donne siamo state cresciute a pane e Biancaneve, baci e principi azzurri, convinte che l'happy end fosse un dovere per ogni storia appena iniziata e che dopo l'ultimo fotogramma ci fossero solo baci e carezze. Tutto questo ha avuto fine con l'arrivo di un manipolo di donne disinibinte e simpatiche, single e coraggiose, fiere e intelligenti che hanno cominciato a farci riflettere sulla vita e sulle speranze di quelle che sono le nuove donne, o meglio i nuovi modi di essere donna. Forse sarà superfluo dirlo ma parlo ovviamente di Sex and the city, telefilm brutalmente veritiero e sommariamente facinoroso sulla vita di 4 amiche nella New York glamour e scintillante nei suoi Cosmopolitan e Manolo Blahnik.
Non so voi, ma io non amai molto questo telefilm all'inizio: sarà forse che avevo 16 anni quando lo vidi per la prima volta, ma trovai tutto quel parlare di sesso poco reale e autentico. Detta francamente pensai che fossero delle allupate di brutta maniera, tendenti all'alcolismo e in adorante attesa di cabine armadio da riempire.
Non so quando ho cominciato a seguirle con l'ardore che oggi provo, a citarle come fossero pensieri di Mao e a sognare di passeggiare un pomeriggio nelle strade della moda con loro; forse mi hanno fatto compagnia mentre crescevo e mi hanno insegnato che parlare di sesso è divertente e salutare, che un paio di scarpe nuove non fa la felicità ma magari una mano può darla, che i computer si rompono, la gente muore, le relazioni finiscono e che quindi la cosa migliore da fare è prendere fiato e riavviare..., che quando la vita diventa troppo confusa a volte c’è solo una cosa da fare: andare a un party favoloso e che fare shopping è un modo di liberare il subconscio creativo (ancora oggi è la motivazione chiave con mia madre per le mie scorribande modaiole ).
In attesa di farmi travolgere dai 400 cambi d'abito e dalle nuove avventure delle mie ragazze preferite, voglio provare a fare un breve sondaggio tra voi. Se è vero che c'è una piccola SATC-girl in tutte noi, quale è quella che sentite più vostra?
La mia è sicuramente l'integerrima Miranda. Ci avevo provato ad essere Carrie - tutte vorrebbero essere Carrie (!) - ma alla fine non la sono: la nostra eroina principale ha un pregio che io non ho e che le permette di affrontare la vita senza troppi intoppi. Ha quella joy de vivre che la rende perfetta e saggia, intelligente e un po' pazza.
No, non potrò mai essere lei, ma sono senza troppi problemi la cinica e disincantata Miranda Hobbes, l'unica donna in grado di dire che le anime gemelle sono sulle cartoline per innamorati che si vendono nei drugstore e credere ancora, nel profondo dell'anima, che invece qualcosa di buono può arrivare; magari solo per caso e incidentalmente, ma guai ad ammetterlo ad anima viva! Brutale e disincantata ma anche saggia e concreta, impegnativa e un po' acida è forse il personaggio che più mi si addice caratterialmente.
In me però convive anche un altro personaggio, l'anti Miranda per eccellenza, ma che con il suo stile estetico e il suo guardaroba è per me motivo di rivalutazione parziale: Charlotte York è la mia fashion guru. Non lo direbbe nessuno che una che vive per Principi Azzurri, che lascia il lavoro perchè si sposa, possa mai avere qualcosa in comune con me, ma devo ammettere che lo stile bon ton chic di Charlotte è quello che più mi è vicino.
Non ho nulla in comune con una che ha la vagina inserita nelle guide di New York come Samantha! Per carità, non per perbenismo: non ho il suo ardore vitale e quella voglia di avere a che fare con il mondo che lei possiede, anche se la prima volta che ho sentito se non sei mai la ragazza di qualcuno non sarai mai la ex ragazza di qualcuno avevo 18 anni e non ero mai stata l'ex di nessuno....fu molto educativo!
Non mi resta che chiedervi quale ragazzaccia c'è in voi e, nell'attesa di correre al cinema venerdì, vi lascio con una delle frasi più belle dette in 6 serie e che forse si prende una rivincita con tutta la melassa che per anni ci hanno infilato nel cervello:

E se il principe azzurro non fosse mai arrivato? Biancaneve avrebbe dormito per sempre nella sua bara di cristallo? O dopo un po' si sarebbe svegliata, sputato la mela, trovato un lavoro, sottoscritto un'assicurazione sanitaria e fatto un bambino grazie alla locale banca dello sperma? Dentro ogni donna single determinata e sicura di sè c'è una delicata e fragile principessa che aspetta di essere salvata? Le donne vogliono davvero solo essere salvate?
Prendi e porta a casa stuccchevole anemica!




aggiornamento 31 maggio 2008:
ovviamente ieri non ho potuto perderlo per cui al volo la recensione:

Operazione commerciale riuscitissima: la sala era piena di giovani donne estasiate dalla nuova cabina armadio di Carrie, dalle sue Manolo blu in attesa di essere finalmente indossate e inorridite da Big, reo colpevole dell'unica cosa che non può essere perdonata da una donna. Forse è proprio il perdono la chiave di tutto: la saggezza e lo spirito delle nostre care quarantenni ci invita a maturare e a dimenticare ogni torto possibile in nome di quel "Love" che è poi il filo conduttore di tutto il film. Se a questo aggiungiamo un pizzico di Louise e uno di Louis Vuitton, uno di Vivienne Westwood e uno di Anthony Marentino, beh l'effetto glamour è garantito!
voto: 9 e mezzo (OST pessimo!)

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963