MenteLocale Rebirth

Quando un uomo dice di aver esaurito la vita, significa che la vita lo ha esaurito

Creato da Lilly_84 il 29/01/2007

 

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La morte della sindrome "femmina"

Post n°185 pubblicato il 20 Agosto 2008 da Lilly_84
 

Mi domandavano l'altro giorno quando le cose si siano trasformate così tanto da lasciare esterrefatta anche la sottoscritta, che generalmente non è mai sorpresa da nulla. Mi interrogavo sulla natura del mio essere donna degli anni 2000 e di come questa mia essenza sia stata formata o ex-ducata (ammazza che forbita, ma tiratela di meno!).
Ho concluso - di nuovo io, è una maledizione credo - anche la parentesi con lo Svarione, troppo sbarbatello per me. Tralasciando quei fatti troppo personali che evito sempre di raccontare qui su queste pagine, voglio soffermarmi invece su un orrido pensiero che mi ha condotta ai 10 secondi più agghiaccianti della mia post adolescenza.
Nel mio ermo solitario vacanziero mi interrogavo su questa relazione e sulla componente maschile che ne faceva parte: carino indubbiamente, un po' scemetto ma è ovvio per un maschio della mia stessa età, con quel risvolto "ho avuto un passato tragico, perdonami" che mi piace tanto, con una innata propensione a fare il pecorone con ogni donna che cammina su questo pianeta. Insomma, la fama non era certo delle migliori e io quasi certamente una delle tacche sulla sua cintura preferita. Ma va bene, alla fine non mi sarei mai messa con uno come lui stabilmente....
....
COSA????? Ci siamo: ecco la prova tangibile della nuova trasformazione dei costumi, dell'emancipazione femminile e del livellamento delle menti. Fantastico, ormai penso come un uomo! Me lo diceva sempre quella acidula di mia mamma, quando anni fa tentava di farmi capire con estremo insuccesso di stare alla larga dal maschio tipo: "Per gli uomini ci sono due tipi di donne: quelle da sposare e quelle da gettare e non c'è possibilità che una faccia parte di una categoria se fa parte dell'altra". Saggia. Forse però non si aspettava che avrei finito per avere la stessa becera classificazione pure io (resto comunque convinta del fatto che, sapendolo, si farebbe delle grasse risate!).
Ebbene si: lo Svarione era quello da non sposare. Troppe donne nel suo presente, troppo "viso da schiaffi", troppo poco affidabile....perchè sprecare tempo? Ma come??????????? Ma non eravamo noi le seguaci dell' io ti salverò, quelle che credevano si potesse tirare margherite da un mucchio di fango, quelle sedotte e abbandonate?
Mi sono sforzata per trovare le tracce della seduzione e dell'abbandono nella mia situazione ma proprio non ci sono
riuscita: niente pianti, manco una fetosa lacrimuccia per aver capito che "lui non potrebbe essere mio nemmeno con tutto il mio amore"; niente Nutella con le amiche, niente lettere bruciate all'ultimo istante prima di farle recapitare, niente film drammatici.
Insomma o sono una insensibile puzzosa (e visto il complesso della mia vita, non direi) o sono tutto quello che ho sempre criticato: per anni mi sono battuta come la più ostinata delle suffraggette per la cancellazione di questa mentalità maschilista e ignorante, per la salvaguardia dell'identità personale oltre gli stereotipi discriminatori...
Siccome è prerogativa delle menti stupidamente intelligenti criticare tutto ciò che anch'esse sono, posso solo trarre da questa storia una morale: o la rivoluzione sessuale ha prodotto dei mostri o lo ha fatto mia madre.
PS: Sono scappata, è vero! Ma alla fine sono partita di nuovo con la famiglia per la solita vacanza tra tende e roulotte: ho approfittato del ritiro dall'umanità nell'ermo dell'Alpe di Siusi in Alto Adige per studiare e quindi mi ritengo molto soddisfatta.

 
 
 
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