MenteLocale Rebirth

Quando un uomo dice di aver esaurito la vita, significa che la vita lo ha esaurito

Creato da Lilly_84 il 29/01/2007

 

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L'ultimo stato 

Post n°190 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da Lilly_84
 

Sono certa che ogni mio lettore sia convinto della necessità di manifestare: essa, mi si consenta un afflato religioso, è cosa buona e giusta, condizione sine qua non per l'esistenza stessa della democrazia, urlo di protesta .... bla bla, bla bla.
Ok, ci siamo: sul manifestare siamo tutti d'accordo.
Ma ho la strana sensazione che forse qualcuno si sia scordato la natura causale di questa partecipazione collettiva, perchè non sembrerebbe davvero essere recepita: i manifestanti diventano automaticamente facinorosi, le motivazioni della protesta solo "sterili argomentazioni di uno sparuto gruppo di indottrinati", il numero dei partecipanti un balletto tra organizzatori e questura che sembra solo una tombolata di fine anno. Quando abbiamo iniziato non lo so e ha una sua marginalissima portata, ma oggi siamo a questo.
Manifestare è un verbo che ha una marea di significati: come verbo transitivo significa "mostrare, apparire" e nella sua accezzione riflessiva focalizza sulla persona queste due azioni.
Il primo illustre esponente di questa pratica è stato, nientepopodimenoche, il Cristo... accidenti, lui si che ha fatto le cose in grande! Noi piccoli omuncoli ci accontentiamo di più infime esternazioni: manifestiamo la gioia, l'amore, la rabbia e tutta la gamma di sentimenti di cui siamo dotati nel modo che ci è più consono e che varia da persona a persona.
Come verbo intransitivo significa "prendere parte a una pubblica manifestazione" e viene dal latino, manifestus, ossia "riunirsi in pubblico".
L'hanno fatto un po' tutti nella storia dell'uomo: prima ha cominciato qualche bracciante le cui gambe son finite malissimo, poi qualche popolano affamato e miserevole, qualche operaio sfruttato e senza prospettive, infine qualche cittadino oppresso da un regime.
Insomma, manifestare il proprio dissenso è cosa naturale per l'uomo a prescindere dalla condizione nella quale vive. Il perchè lo faccia non è proprio un aspetto secondario. Direi piuttosto che invece di sviscerare il fatto che manifestare sia legittimo, sia necessario dire che manifestare è espressione di rabbia e di qualcosa che non va.
La più grande utopia della modernità e la sola forma politica che possa vivere, la democrazia, nasce con una contraddizione insita: tutti felici non si può fare.
Vero Silvio? Tu non sei SuperMan e neanche volendo potresti riuscirci, per cui hai prontamente deciso che siccome non puoi fare tutti felici, farai felici solo alcuni che saranno da te personalmente scelti sulla base di criteri che a te solo sono noti (anche se a noi, popolino, qualcosa ci pare di capire di questi tuoi criteri...). In fondo fa anche bene Silvio: visto che non saranno tutti felici, perchè scontentare gli amici? No, scontentiamo i nemici, ecchecavolo!
Pensò la medesima cosa un personaggio ben più antico di lui - se ciò è possibile - ma dal triste epilogio di vita; mi ricordo in particolare che, in occasione di una manifestazione disse: "Ma se non hanno pane, dategli le brioches". Anche a quel tempo esisteva la ritrattazione, infatti qualcuno oggi insinua che non sia mai stato detto....ai maligni: vedete che Silvio non ha inventato nulla?! Anche questo personaggio fece delle scelte e preferì privilegiare gli interessi dei suoi amici piuttosto che affacciarsi alla finestra e vedere che non erano proprio quattro gatti quelli sotto il suo balcone.
Non è mia intenzione avvicinare il ridente Premier a Maria Antonietta: anche se di parrucche sono entrambi dotati, non c'è paragone di sorta! Lei era sovrana in un regno assoluto, lui è capo eletto dal popolo in regime di democrazia. Il problema è che ho paura che il nostro ridente si sia scordato di questo dettaglio: il Premier è eletto dal popolo in funzione del popolo tutto.
Non in funzione del suo popolo di elettori, ma del popolo nel suo complesso...anche degli sporchi comunisti, insomma.
Esiste il Parlamento, esistono le leggi discusse nel doppio sistema bicamerale, esiste l'opposizione....è questa la democrazia!
Nel mio piccolo spero sempre che la democrazia viva nella luce dei suoi rappresentanti presso lo Stato; questo non si incarna nel Premier, ma in tutti noi: lo Stato siamo noi.
E' per questo che un Premier saggio e giusto, di fronte a sollevazione popolare, dovrebbe almeno mettere in forse il suo progetto e discuterlo, temporeggiare e parlare con le parti coinvolte. Certo: la soluzione del "tanto ho deciso" è la più sbrigativa, ma anche la meno corretta agli occhi di quello Stato che dovrebbe servire.
Amo l'Italia e per almeno un po' di tempo ancora sarò fiera di essere cittadina italiana, ma a volte ho la sensazione che il fiato urlato dalla mia bocca sia nulla, forse ancora meno.
Non so se anche il parigino settecentesco si sentiva così.
Visti gli epiloghi, spero per te, Silvio, che Mediaset Premium compri meglio i nostri dolori delle inesistenti brioches di Maria Antonietta.

Alla storia l'amara sentenza.

 
 
 
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