Prologo
Io scrivo per me stessa.
Liberare i pensieri mi rende libera.
Pertanto non cerco applausi....
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Messaggi di Maggio 2017
Post n°448 pubblicato il 29 Maggio 2017 da La_Cura_dgl
Il tempo non cancella proprio niente! Le tornarono in mente le perle di saggezza, degli amori adolescenziali. Quegli amori del tutto e niente. Delle farfalle nell'esofago. Delle telefonate interminabili, coi gettoni a scadere. Del " dai, ancora un altro bacio!". Delle lettere, innominabili, incise sulle pagine stropicciate del diario. Dei preparativi, prima della festa. Del suo profumo che impregnava i vestiti. Delle foto, fra risa smodate, fatte con la Pholaroid. Delle corse sul bagnasciuga. Del rivestirsi impacciati dopo un'ora d'amore. Fanculo, alle perle di saggezza. Esistono amori adolescenziali dentro anime adulte. Dentro corpi maturi. Che ti strozzano talmente forte, da anestetizzarti l'anima.
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Post n°447 pubblicato il 16 Maggio 2017 da La_Cura_dgl
Librarsi è un po' come liberarsi. Come pesi e zavorra che tendono la carne verso terra, ostaggi della legge della gravità. Pensieri grigi e opulenti, corrodono i pieni della mente. Partorendo vuoti, incolmabili. Fitte allo stomaco acuminate e dolenti come punte lucenti di spade. Manuali di " non detti" accatastati. Impregnati nella polvere ammassata del tempo. Etichette appiccicate da altri, pregne di colla rinsecchita. Stop. Fermò il tempo in quel preciso istante. Staccò da se' quel bagaglio scomodo. Permise al vento di impossessarsi dei suoi capelli. E, libera, librò verso un nuovo orizzonte. L'orizzonte composto dai colori della sua tavolozza. Tanto imperfetto quanto cangiante.
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Post n°446 pubblicato il 03 Maggio 2017 da La_Cura_dgl
Ci vuole benevolenza per accogliere il ricordo. Esso, come un muscolo involontario, si insinua nella mente. Ad un ritmo intermittente, in un tempo variabile. Come una pianta in stato embrionale, affonda la sua tenue radice. E fila, facendosi spazio tra le pieghe di un tempo passato. Prossimo o remoto. Quando vuole davvero infierire, trapassato. Trapassando lo stato di volontà che, con moto opposto, lo vorrebbe respingere. Non importa che sia, il ricordo, dolce o amaro. La memoria ha uno spazio. Finito. E ogni volta, deve trattenere il fiato per far spazio alla nuova fotografia. Come le foglie, che nel bel mezzo della primavera, abbracciano i rami per paura di cadere. |
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