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"Les Troyens sono un evento, non una serata normale" (M° A. Pappano)
L'oggettivo consiste in un accordo con la testimonianza degli altri. (Bertrand Russell)
IL TEOREMA DI GÖDEL
(Kurt Gödel)
HALL OF FAME ARCHIBALD LEITCH
HALL OF FAME: TOM WAITS
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David Foster Wallace - Infinite Jest - (****)
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Post n°126 pubblicato il 05 Aprile 2008 da Sparwasser
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Post n°125 pubblicato il 24 Marzo 2008 da Sparwasser
L’esposizione della Bandiera della Repubblica Italiana è regolamentata da normative di carattere nazionale e locale che prevedono disposizioni (talvolta anche stringenti) in materia di utilizzo. |
Post n°124 pubblicato il 22 Marzo 2008 da Sparwasser
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Post n°123 pubblicato il 10 Febbraio 2008 da Sparwasser
E’ raro ma qualche volta succede. No, non sto parlando dello squillo ricevuto al sedicesimo del primo tempo (pardon: al sedicesimo del I atto) sul radiomobile debitamente spento, immediatamente seguito da dedicata ammenda in forma scritta ("quante cose nate e morte in un momento" , commenterebbe Roxane ) , ma del Cyrano de Bergerac che ho ascoltato ieri in turno O alla Scala (cantava Placido Domingo, conduceva Patrick Fournillier, dirigeva Francesca Zambello, aveva composto Franco Alfano). Alfano, com’è noto, è stato autore italo francese appositamente dimenticato nella seconda metà del novecento, pagando egli la colpa di aver aderito in maniera si può dire pressochè completa per ideologia, cronologia e mai professata ricusazione al regime fascista; e qui bisognerebbe rispolverare la vecchia questione dell’individuo visto come uomo e visto come artista e la conseguente necessità di esprimere giudizi differenziati e non funzionali rispetto alle due variabili in questione (eh, il caso Wagner…); ma non è di questo che dobbiamo qui parlare; piuttosto del fatto, come dicevo inusuale, che un’opera risulti all’ascolto dal vivo in teatro più bella, suggestiva e seduttiva rispetto all’ascolto accaduto attraverso il supporto fonografico o digitale. Merito dell’opera in re ipsa o potenza dell’interpretazione e della direzione musicale? Quando si avverte in maniera così netta questa differenza, ed è esperienza già accaduta per un’altra opera molto più popolare quale la Lammermoor donizettiana, vado a propendere per la prima ipotesi, anche se ciò non toglie che ieri la direzione musicale sia stata all’altezza (unica menda l’ultimissimo tema finale, alla morte di Cyrano, staccato su tempo leggermente troppo lento, forse – anzi probabilmente – scelta del maestro concertatore). Fournillier dirige senza bacchetta e con le mani, ma con lo spartito davanti. Altra caratteristica di quest’opera del Maestro Alfano è la massiccia presenza di personaggi secondari, risultando in definitiva (o quasi) l’opera riconducibile alla prestazione canora dei soli Cyrano e Roxane (essendo veramente brevi, nell’economia dell’opera le parti dei vari De Guiche, Raguenau e così via nella scala sociale delle parti dell’opera) e, ma già molto meno, di Christian. Così che in definitiva ci troviamo, di fatto, a dover parlare della prestazione di quella leggenda vivente che è Placido Domingo e della Radvanosky. |
Post n°122 pubblicato il 19 Gennaio 2008 da Sparwasser
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Post n°121 pubblicato il 19 Gennaio 2008 da Sparwasser
E’ stata la settimana di tante cose, ma per quanto qui ci riguarda è stata la settimana del grande teatro. Martedì Fahrenheit 451 da Bradbury per la regia di Ronconi e venerdì la Maria Stuarda di Donizetti (da Shiller) per la regia di Pier Luigi Pizzi. Due spettacoli di notevole spessore, fatti bene. |
Post n°120 pubblicato il 11 Gennaio 2008 da Sparwasser
Ne me quitte pas |
Post n°119 pubblicato il 31 Dicembre 2007 da Sparwasser
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Post n°118 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da Sparwasser
Se qualcuno è passato da queste parti nel corso degli ultimi trenta giorni si aspetterà di trovare qualcosa sul Tristan und Isolde andato in scena alla Scala , visto e ascoltato dal sottoscritto martedì 11 dicembre 2007, diretto dal M.o Baremboin (protagonisti Ian Storey nel ruolo di Tristan e Waltraud Meier nel ruolo di Isolde). |
Post n°117 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da Sparwasser
Parlare del Tristan und Isolde wagneriano è, per uno come me, veramente difficile per la complessità di un'opera che comunque amo tantissimo, tanto da avere in casa ben quattro edizioni diverse. (Corsera 3/12/2007 – pagina 31) |
Post n°116 pubblicato il 28 Novembre 2007 da Sparwasser
Sull’inserto domenicale de Il Sole 24Ore di domenica 25 novembre scorso è apparto questo articolo di Daniel Baremboin, il noto pianista e direttore d’orchestra che il 7 dicembre prossimo inaugurerà con il Tristan und Isolde wagneriano la stagione scaligera. Un giorno a Chicago, guardando la televisione, mi sono imbattuto nella pubblicità di un’azienda americana, l’American Standard, che è un esempio incredibile dell’uso oltraggioso che si può fare della musica. Nella pubblicità si vedeva un’idraulico correre, in preda a una grande agitazione, aprire la porta di un gabinetto e dare dimostrazione della superiorità di un certo wc. L’intera sequenza era accompagnata dal "Lacrimosa" del Requiem di Mozart. Alcuni spettatori rimasero comprensibilmente offesi dall’uso della musica di Mozart come sottofondo sonoro per la vendita di sanitari, e scrissero lettere a vari giornali e alla stessa azienda. Ricevettero la seguente risposta: " La ringraziamo di aver contattato American Standard, esprimendo le sue preoccupazioni riguardo alla musica di sottofondo usata nella pubblicità televisiva attualmente in onda e relativa alla nostra toilette di maggior pregio. La ringraziamo del disturbo che si è dato mettendosi in contatto con noi, e condividiamo i sentimenti che esprime circa qualcosa che chiaramente per lei è molto importante. All’inizio, quando abbiamo scelto la musica del Requiem di Mozart, ne ignoravamo il significato religioso. Lo abbiamo scoperto , in realtà, solo dopo che un piccolo numero di clienti, come lei, ci ha contattato. Benchè esistano numerosi precedenti circa l’uso commerciale della musica a tema spirituale, abbiamo deciso di sostituire il brano di Mozart con un passaggio tratto dall’"Ouverture" del Tannhäuser di Wagner, che i nostri esperti musicali ci assicurano non avere importanza religiosa. La nuova musica andrà in onda a giugno". E’ evidente che American Standard non riusciva a concepire altra ragione che la blasfemia per il risentimento degli spettatori. Il responsabile dei rapporti con i clienti non dev’essere nemmeno stato sfiorato dall’idea che la vera blasfemia potesse consistere nell’abuso di un’opera d’arte musicale. Secondo lui i clienti erano stati offesi nei loro sentimenti religiosi, non musicali. Benchè involontariamente, l’uso della musica di Mozart nella pubblicità televisiva ha determinato un’estesissima familiarità con un breve passo del suo Requiem , tolto dal suo contesto e soggetto ad associazioni non-musicali: in questo caso, il bisogno di acquistare un gabinetto. Questo genere di familiarità è tutt’altro che benfica per la condizione della musica classica oggi. Usare frammenti di grandi opere musicali per insinuarsi nella cultura popolare (o piuttosto nella mancanza di cultura popolare) non risolve la crisi della musica classica. L’accessibilità non la dà il populismo; l’accessibilità è data da interesse, curiosità e conoscenza maggiori. Certi edifici si fregiano di essere "accessibili alle sedie a rotelle". Per rendere un luogo "accessibile alle sedie a rotelle" basta semplicemente aggiungere rampe e ascensori tutte le volte che ci sono le scale. Nel caso della musica classica, l’educazione è la rampa, o l’ascensore, che la rende accessibile. L’educazione musicale deve iniziare a un’età molto precoce per potersi sviluppare organicamente, esattamente come accade per la comprensione del linguaggio verbale. E allora la musica diventa più una necessità che un lusso. La padronanza di uno strumento musicale, comunque, non è una condizione necessaria per poter comprendere o per potersi concentrare su un’opera musicale; l’unica condizione necessaria per ascoltare la musica è che non sia un’attività passiva. Aristotele scrive, nel suo trattato sulla politica, che "dunque il legislatoredebba preoccuparsi soprattutto dell’educazione dei giovani nessuno può dubitarne: in realtà è questo che, negletto in uno stato, rovina la costituzione. Bisogna che l’educazione si adatti a ciascuna costituzione, perchè il costume proprio di ciascuna suole difendere la costituzione stessa e la pone in essere già in origine , ad esempio il costume democratico la democrazia, quello oligarchico l’oligarchia e sempre il costume migliore promuove la costituzione migliore". Dalla musica si può apprendere un’incredibile quantità di cose per la vita, eppure il nostro attule sistema di istruzione trascura del tutto questo campo, dall’asilo fino agli ultimi anni di scuola. Persino nelle scuole di musica e nei conservatori l’istruzione è altamente specializzata e spesso risulta scollegata dal contenuto effettivo della musica, e quindi dalla sua forza. La disponibilità di registrazioni e di riprese di concerti e opere è inversamente proporzionale alla scarsità di conoscenza e comprensione della musica prevalente nella nostra società. L’attuale sistema di pubblica istruzione è responsabile del fatto che la maggioranza della popolazione può ascoltare qualsiasi pezzo musicale a piacimento , ma è incapace di concentrarvisi pienamente. L’educazione all’ascolto forse è molto più importante di quello che possiamo immaginare, non solo per lo sviluppo di ogni individuo, ma anche per il funzionamento della società nel suo complesso, e quindi anche dei governi. Il talento musicale, la comprensione della musica e l’intelligenza uditiva sono aree spesso separate dal resto della vita umana, confinate nella funzione di intrattenimento o nel regno esoterico dell’arte d’elite. La capacità di ascoltare diverse voci insieme cogliendo l’esposizione di ciascuna di esse separatamente, la capacità di ricordare un tema che fece la sua prima comparsa per poi subire un lungo processo di trasformazione , e che ora ricompare in una luce differente , e infine la competenza uditiva necessaria per riconoscere le variazioni geometriche del soggetto di una fuga sono tutte qualità che accresconola capacità di intendere. Forse l’effetto cumulativo di tali capacità e competenze potrebbe formare esseri umani più adatti ad ascoltare e a comprendere punti di vista diversi tra loro, essere umani più capaci di valutare il proprio posto nella società e nella storia , esseri umani più abili a cogliere non le differenze fra loro ma le somiglianze fra tutti. Le osservazioni del Maestro appaiono in molti punti largamente condivisibili, soprattutto laddove si sofferma sul tema e sulla funzione dell’educazione musicale, così come appare manifesto come si possa rendere un pessimo utilizzo alla musica (ed in particolar modo alla c.d. musica colta) attraverso un suo uso non pertinente se non addirittura, come nel caso citato nell’articolo, scriteriato. Non demonizzerei, però. Credo che la questione sia molto più semplice. Si tratta semplicemente di un fare le cose per bene oppure no. Usare il "Lacrimosa" di Mozart per pubblicizzare un water è di cattivo gusto oltre che blasfemo;già lo era meno usarlo per il noto gioco dei pacchi (dove un collegamento intelligente e intelligibile, un’associazione di idee , al di là del fatto che stiamo comunque parlando di musica sacra, era pur sempre rintracciabile e quindi in fondo in fondo accettabile per i non puristi). Così come rimane di cattivo gusto l’utilizzare al posto del Lagrimosa l’Ouverture del Tannhäuser s’intende e sempre per il medesimo motivo, come del resto il Maestro evidenza. Quello che però fa veramente rabbia è il tenore barbarico (altro aggettivo non mi viene proprio) della risposta dalla società americana: trasuda in ogni riga arroganza unita ad ignoranza, il tutto candidamente ammesso con compiacimento finanche. Così chi si è lamentato appare essere un poveretto, che, a scrivere a lorsignori si è dato "un disturbo", condividendo (la ditta) i sentimenti per qualcosa che "per lui" (sottinteso: non per noi produttori di cessi) è "molto importante". Segue piena ammissione di ignoranza (grave) senza alcun senso di colpa , peraltro con rafforzativo di citata presenza di "loro" esperti musicali che "li" assicurano e non senza aver naturalmente specificato che il numero di clienti rimasti urtati è comunque "piccolo" (e comunque di fronte alla toilette "di maggior pregio"…). Infine quel "benchè" attestante un non meglio imprecisato "Così fan tutte" in termini di produzioni pubblicitarie, a fini perentoriamente assolutori. Di sensi di colpa o scuse neanche il sospetto. Inde irae. Anche perché esistono esempi di segno contrario (dico di operazioni fatte per bene utilizzando estratti di musica più o meno colta). Valga per tutti un esempio - di pari livello - preso da una pubblicità italiana di qualche anno fa. La pubblicità era quella di un nuovo operatore telefonico, all’indomani della liberalizzazione del mercato per la rete fissa (prima fornita notoriamente da un unico operatore di nome SIP). La pubblicità mostrava due cabine telefoniche, una rossa – eminentemente identificabile quale cabina SIP - e una verde, eminentemente riconoscibile come "la novità" e un cagnolino che doveva decidere su quale cabina fare il suo bisognino. Adesso non ricordo esattamente per quale cabina optasse – probabilmente la verde sposando un’interpretazione "positiva" della vicenda e non negativa e derisoria. In sottofondo l’Ouverture del Rienzi di Wagner. Ora chi fosse Cola di Rienzi e quale sia stata la sua storia (e in ogni caso: la trama dell’opera di Wagner) svela la Gedankenverbindung: Rienzi è un tiranno (leggi : il monopolista) che viene deposto dal popolo (leggi il nuovo regime di "libera" concorrenza). Se poi caliamo l’asso aggiungendo che trattavasi del preludio iniziale e che la liberalizzazione del mercato si era appena attuata… Non cerchiamo fantasmi: utilizzare pezzi d’opera e pezzi classici in altri contesti non è di per sé un errore. Lo è farlo senza usare il buon senso e sposando il cattivo gusto. |
Post n°114 pubblicato il 09 Novembre 2007 da Sparwasser
Un Enfant Mais un enfant Jacques Brel Un bambino Ma un bambino... |
Post n°112 pubblicato il 01 Novembre 2007 da Sparwasser
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Post n°111 pubblicato il 01 Novembre 2007 da Sparwasser
Ovvero:piccola esposizione (guidata) sul ruolo dei corni quale rappresentazione del concetto di fedeltà nel melodramma preromantico.( ) Si dice che Beethoven, nel comporre la grande aria di Leonore nel Fidelio "Komm, |
Post n°110 pubblicato il 27 Ottobre 2007 da Sparwasser
A TUTTE LE AUTO: grazie |
Post n°109 pubblicato il 23 Ottobre 2007 da Sparwasser
Lo fanno i vip sui giornali, non vedo perché non mi debba divertire a farlo IO sul MIO Blog. |
Post n°108 pubblicato il 23 Ottobre 2007 da Sparwasser
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Post n°107 pubblicato il 21 Ottobre 2007 da Sparwasser
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Post n°106 pubblicato il 18 Ottobre 2007 da Sparwasser
Ecco un punto di vista. La canzone è bellissima e suscita, in me, mai sopiti e incantevoli ricordi. Universität Mainz, 1995. Una sera, una chitarra e..
Le ragazze di Firenze vanno al mare |
Post n°105 pubblicato il 16 Ottobre 2007 da Sparwasser
Abbiamo aspettato un bel po’ prima di recensirlo. Abbiamo preferito, prima, ascoltarlo in riva al mare (perché un disco dei Sonata Arctica non si può giudicare compiutamente se non si è provato ad ascoltarlo almeno una volta in riva al mare); abbiamo preferito ascoltarlo sullo stereo quello bello e potente in camera (perché un disco dei Sonata Arctica non si può giudicare compiutamente se non lo si ascolta almeno una volta sul mio Onkyo); abbiamo preferito ascoltarlo prima con le cuffie (perché un disco dei Sonata Arctica non lo si può giudicare bene se non si è provato ad ascoltarlo almeno una volta in cuffia); abbiamo preferito ascoltarlo in macchina a tutto volume (perché un disco dei Sonata Arctica non ti fa godere se non lo ascolti in macchina a tutto volume); l’abbiamo ascoltato al mattino presto appena svegliati; l’abbiamo ascoltato appena tornati – esausti – dal lavoro; l’abbiamo ascoltato prima di andare dormire; l’abbiamo anche ascoltato sull’onda di una grossa delusione sentimentale; abbiamo fatto tutto questo perché l’ultimo disco dei Sonata Arctica è effettivamente diverso dai precedenti e quindi andava ascoltato e riascoltato in tutti i modi possibili per poter dire poi: funziona o non funziona? Funziona, funziona. Bien sur, niente più doppia cassa alla "Winterheart’s Guild" un album talmente bello da non riuscire più ad ascoltarlo; niente più speed metal alla San Sebastian, ma bensì canzoni in mid time e sonorità oggettivamente più ostiche. Ma dopo un po’ di ascolti, se ne viene a capo e si apprezza il sound vagamente Linkin Park di "In black and white", track d’apertura e la più dura di tutto il disco (attenzione: la più dura , non la più metal); si apprezza decisamente "paid in Full" e soprattutto "For the sake of revenge" (che non c’entra niente con il precedente disco). Si finisce per emozionarsi davanti alla ingenuità dellsa melodia di "Under your Tree" (così semplice da essere uno dei primi refrain a rimanerti in testa usw). La seconda parte del disco è meno memorabile, quasi volesse preparci a meravigliarci con la track finale "Good enough is good enough", canzone dal sound musica da camera a nostro avviso davvero notevole (oltre che dolorosa se si sta attenti al testo, quasi una sorta di continuazione di quel capolavoro – ahinoi anche profetico – che fu "Shamandalie" nel precedente Reckoning Night ); una di quelle musiche che se la ascolti al cinema dentro un film d'essai non puoi fare a meno di domandarti chi abbia l’abbia composta e, sicuro, che trovi qualche galletto pseudo-intellettuale che in compagnia della propria ochetta figlia di papà gommata mini gonna e con un gap (anche di cervello) di due –tre lustri sentenzia,per farsi bello il buellone, "e’ Shubert! È chiaro che è Schubert! " (chiarissimo , sissignore, la trota !, Shubert!). Ebbene no, Toni Kakko aus Finnland, erede di Sibelius e poi dopo degli Stratovarius (dio li abbia sempre in gloria) e cugini primi dei Nightwish. |
INFO
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FLORES SENTENTIARUM
1.
"IL VINO CONTRO IL PETROLIO: GRANDE VITTORIA, GRANDE VITTORIA, GRANDISSIMA VITTORIA" (Piero Ciampi - Andare, camminare, lavorare)
2.
"NON ESISTE IL MALE. ESISTE DIO CHE OGNI TANTO SI UBRIACA" (Tom Waits)
3.
"LA FORZA DEI FORTI STA NEL TRAVERSARE LE TRAVERSIE CON OCCHIO SERENO." (Paolino Paperino)
4.
"JACQUES BREL HA SCRITTO LE PIU' BELLE CANZONI SU TUTTO" (Ornella Vanoni)
5.
"IL SIGNORE COMANDERA' LA TUA STRADA" (Il Fabbri 16/4/2006)
6.
"CHE COS'E' IL QUARTO D'ORA GRANATA? E' QUANDO LE COSE SUCCEDONO."
7.
"EN MANCANSA DEL CAVAL, TROTTA ANCA EL MUSSO"
8.
"DIO E' UNO, E PURE IO" (scritta su un Taxi di Dakar, Africa)
9.
"SE UN FASCISTA DICE CHE PIOVE, E PIOVE, HA RAGIONE IL FASCISTA" (Ernesto Rossi)
10.
"OGNI CAMPANILE E' GELOSO DELLA SUA CHIESA" (Io :-) )
FORMICHE
1. " Ho quaranta minuti liberi. Vorrei andare a puttane..." (Vittorio Emanuele III Re d'Italia)
2. "Causa caldo servizio lento" - (Cartello appeso a Verona, Osteria di Sottoriva, domenica 27 luglio 2003)
3. "Due parallele si incontrano quando oramai non gliene frega più niente" (Marcello Marchesi)
4. "Le pellicce, fuori. Il pelo folto assorbe le note dei flauti" (La Berliner Philarmoniker)
5. "Sarei disposto ad avere 37 e 2 per tutta la vita in cambio della seconda palla di servizio di Mc Enroe" (Beppe Viola)
6. "La Torre di Pisa: e se avesse ragione lei?" (Walter Valdi)
7. "La conversazione languiva, come sempre d'altronde quando si parla bene di qualcuno" (Laclos-Poli)
8. "Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti" (Paolo Conte)
9. "A 7 anni sapevo scrivere Borussia Mönchengladbach. Ma alla maestra non interessava." (Anonimo Forumista)
10. "In tutti i tentativi fatti per provare che 2+2 = 4 non si è tenuto conto della velocità del vento" (Raymond Queneau)
11. "Per formare una loggia bastano quattro amici al bar" (Antonio Binni, Capo della Gran Loggia d'Italia)
12. “Certo è deplorevole che gente che vive di sussidi tenga poi un cane” (Dichiarazione di un Responsabile della Previdenza Sociale della Contea di Värmland, Svezia)
Inviato da: cassetta2
il 18/03/2023 alle 23:09
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il 15/06/2020 alle 18:51
Inviato da: cassetta2
il 23/04/2020 alle 15:26
Inviato da: cassetta2
il 25/05/2019 alle 10:27
Inviato da: RavvedutiIn2
il 22/11/2017 alle 14:04