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Post n°10 pubblicato il 15 Marzo 2009 da streghetta_2010
Chi non è mai caduto giocando? Un graffio o una sbucciatura, bisogna comunque disinfettare. Ma se del disinfettante ogni bambino farebbe volentieri a meno, del cerotto no. Quella piccola benda con tanti forellini gli piace. O almeno è così fino al momento di toglierlo. Tirando, il cerotto fa male. Per facilitare l’operazione, far bollire poca acqua con abbondante sale. Vi si bagnerà il cerotto che così impregnato verrà subito via. Via libera alla fantasia! Diamo ai bambini carta, matite e colori. Ma non di rado accade che quei colori si trovino oltreché sul disegno, sulle mani dei piccoli. Acqua e sapone per lavarle, ma non sempre funziona. Per togliere i segni dei pennarelli più tenaci, strofinare le mani con una buccia d’arancio, e spruzzarvi poi un po’ di lacca per capelli. L’operazione si conclude sciacquando con poco aceto.
Insostituibile compagno di gioco, presenza rassicurante durante la notte, l’orsetto di peluche del nostro bambino deve essere lavato spesso. Ma se vediamo che la lavatrice ne sta compromettendo la morbidezza, un ottimo risultato si otterrà anche con un lavaggio a secco fatto con la maizena. Cosparso l’orsetto con la farina, si lascerà agire per qualche minuto. Una volta spazzolato lo riavremo pulitissimo. Imparare a vestirsi da soli: una conquista per ogni bambino! Soprattutto quando finalmente impara ad infilarsi le scarpe. Capire quale sia la destra e quale la sinistra, non è facile. Un piccolissimo accorgimento e tutto sarà chiaro: basterà fare un segno sul lato interno di ogni scarpa e poi insegnare al piccolo che ogni volta che i due segni saranno vicini, le scarpe si troveranno nel piede giusto. Che terra e fiori esercitino sui bambini un fascino irresistibile, è risaputo. E capita anche che più si ripeta di non toccarli, e più si alimenti in loro il desiderio di... sradicarli. Eppure salvare le piante si può. Bagnato un pezzo di flanella e steso sopra un tavolo, vi si distribuiranno dei semi di crescione scrivendovi il nome del bambino. Come per magia i semi germoglieranno secondo lo schema dato così non li toccheranno più! A scuola è tempo di gite. Si prepara lo zaino: cappello, macchina fotografica, succhi di frutta e panini. Con la speranza che, preparati il giorno prima, non diventino duri come sassi. Forse è meglio la merendina? Niente affatto. La sera precedente la partenza tagliarli a metà e congelarli tenendo separate le due parti. Al mattino farcirli ancora congelati. Per l’ora di pranzo saranno freschi e appetitosi. I nostri figli hanno invitato gli amici? Nessun problema se si ha un giardino e se la stagione permette di stare fuori. Se invece il brutto tempo li dovesse costringere in casa, sarà bene preparare dei giochetti. Uno semplice semplice consiste nel riempire di caramelle vari barattoli di plastica trasparente. Dovranno indovinare quante ne contengono. Chi si avvicina di più ne avrà un intero barattolo in premio.
Conoscere, esplorare, prendere contatti con il mondo da bebè, lo facciamo mettendo in bocca ogni cosa capiti a tiro, anche quei morbidissimi animaletti di gomma che a forza di essere mordicchiati, rischiano di indurirsi. Per evitare che ciò avvenga, basterà frizionarli con una goccia di glicerina dopo averli ben lavati e asciugati. Far agire una notte, quindi lavarli di nuovo con acqua tiepida e sapone. Aprire uno sportello, scoprire le meraviglie contenute in un cassetto. Ai primi passi ogni bambino può finalmente soddisfare curiosità, arraffare tutto quanto è alla portata, magari anche aprire una porta per vedere cosa c’è dietro. E proprio lì dietro potrebbero esserci dei pericoli. Per evitare quindi che apra, svitare la maniglia e montarla al contrario. Il bambino non riuscerà a sollevarla, e la porta resterà chiusa. Per amore di un figlio si è disposti a fare tutto, persino a passare notti insonni, se proprio non vuol saperne di dormire nel suo lettino. Situazione che a lungo andare diviene però faticosa. Se quindi, dopo la poppata notturna, il bambino piange non appena lo si posa nella culla, utilizzare un termoforo o la classica borsa dell’acqua calda per scaldare il lettino: il calore lo farà addormentare subito. Bastano due semplici candeline per insegnare ad un bambino a soffiarsi il naso. Come sempre accade con i piccoli, l’importante è infatti buttarla sul gioco. In che modo? Si prendono le candeline e si accendono. Si chiede al bimbo di spegnerne una soffiando con la bocca aperta, l’altra soffiando con la bocca chiusa. Quando si tratterà di soffiare il naso, basterà aggiungere un fazzoletto e ricordare al piccolo il gioco fatto: soffiare a bocca chiusa. Al mare, in piscina, non è mai il momento di uscire dall’acqua. Tutt’altra cosa invece quando l’acqua diviene quella della vasca da bagno di casa. I bambini non amano il sapone, tanto meno lo shampoo che va loro negli occhi. In quest’ultimo caso si può intervenire, facendo in modo che lavarli diventi una sorta di gioco: un paio di occhialini da sub eviteranno fastidi agli occhi e divertiranno i bambini. Far crescre un bambino è un’esperienza straordinaria, ma anche motivo di ansie e paure. Come quando un bambino urla e piange fino a diventare paonazzo e a trattenere il fiato. In questo caso, invece di farsi prendere dal panico, si dovrà reagire facendo qualcosa d’imprevisto, qualcosa che lo colga di sorpresa, come soffiargli in volto. Smetterà per un istante, e sarà allora il momento di tranquillizzarlo. |
Post n°9 pubblicato il 14 Marzo 2009 da streghetta_2010
Chissà quante volte ci saremo chiesti se è meglio innaffiare la sera o la mattina! Bisogna fare una distinzione. In estate, le piante hanno maggior bisogno di acqua e dovremo bagnarle la sera, verso il tramonto, per far sì che abbiano tutta la notte per assorbire l’acqua. In inverno, dovremo invece innaffiare di mattina, onde evitare che durante la notte l’acqua possa gelare e rovini così le radici. La cura di bellezza per le azalee, piante piuttosto difficili da curare, è costituita dal tè. Concimando, infatti, una volta ogni quindici giorni la terra di questa pianta con una tazza di tè leggero, non zuccherato e rigorosamente freddo, si vedrà l’azalea crescere notevolmente. Attenzione, però, che nel piattino collocato sotto il vaso non rimangano residui, potrebbero danneggiarla seriamente. Le piante delle dalie sono l’orgoglio del nostro giardino e se vorremo ottenere dei fiori particolarmente grandi ed appariscenti, ricordiamo questo piccolo segreto: dovremo semplicemente staccare i boccioli che crescono vicino ai fiori già sviluppati e tagliare i germogli laterali più deboli, non appena raggiungono i dieci centimetri. La nostra dalia concentrerà il nutrimento solo sui fiori già aperti.
Facilmente le rose vengono assediate da orde di afidi che rosicchiano i boccioli. Ma se, appena ci accorgeremo dell’invasione, distribuiremo sui rosai, e su tutte le piante attaccate da questi parassiti, del borotalco con un soffietto, riusciremo ad evitare il peggio. Unico inconveniente dell’operazione, l’aspetto un po’ sbiancato delle rose. Ma sarà solo questione di giorni e poi torneranno più belle che mai! Se non vogliamo che qualche spiacevole “inquilino” gusti le verdure prima di noi, non dimentichiamo mai di piantare nell’orto delle erbe aromatiche , che sono degli insetticidi naturali. Il basilico va posto vicino ai pomodori contro le larve, la salvia e la menta proteggono cavoli e broccoletti dalla cavolaia. Per piselli, carote e fagioli, l’aglio e le cipolle. Infine, piantiamo il rafano vicino alle patate: la dorifera non avrà scampo. Molto spesso le piante degli oleandri vengono attaccate dai parassiti. Per far sì che i pidocchi “facciano fagotto”, spruzziamo le piante con acqua e sapone di Marsiglia. Dobbiamo scioglierne la quantità necessaria per ottenere un liquido bianco, che poi vaporizzeremo con l’aiuto di un nebulizzatore. Ripetiamo per qualche giorno questa operazione, e il nostro oleandro diventerà rigoglioso e forte.
L’orto e il giardino devono essere ben puliti e disinfestati, prima che arrivi il grande freddo. Procuriamoci alcune castagne e facciamole bollire in acqua, per circa venti minuti, aspettiamo che il composto si raffreddi e poi usiamolo per innaffiare le parti di terreno da ripulire. Attenzione: si tratta pur sempre di un veleno, dovremo stare molto attenti nel cospargerlo e conservarlo ben sigillato, lontano dai bambini. Per non sentirci dire che l’orto del vicino è più rigoglioso del nostro, ricordiamoci di cambiare ogni anno la disposizione delle piante da coltivare, in modo da ottenere un equilibrio biologico naturale. Teniamo presente, inoltre, che le cipolle e il cavolo preferiscono terreni poco concimati, mentre pomodori e zucche crescono bene se concimati in abbondanza. La lattuga avrà un sapore amarognolo, se le mancherà il concime naturale. A chi non è mai capitato di piantare giacinti in vaso e di ottenere, invece, delle pannocchiette mal cresciute? Per avere fiori belli, a stelo alto e dritto, occorre coprire ogni recipiente con un cono di carta tagliato in punta, ponendo i vasi in un luogo poco luminoso. Le piante, per arrivare alla luce, dovranno allungarsi, e solo quando saranno ben cresciute, toglieremo il cono e le esporremo alla luce gradualmente. Per tutti coloro che possono dilettarsi a coltivare un orticello, il segreto per raccogliere tanti fagioli e dei piselli giganti, consiste nel lasciare a bagno le sementi per due giorni in acqua tiepida, in modo che, una volta seminate, potranno crescere più velocemente. Non dimentichiamo, inoltre, di innaffiarli sin dall’inizio, tutte le sere e le mattine, perché i piccoli germogli hanno bisogno di molta acqua. Se da qualche giorno la nostra piantina di gardenia ha un’aria piuttosto “afflitta”, sia perché le foglie sono macchiate, sia perché stranamente secche, proviamo a “tirarla su” con un buon caffè. Bagnamola una volta alla settimana con del caffè che verseremo nel sottovaso, oppure mescoliamo i fondi del caffè alla terra, facendo attenzione, però, che siano davvero asciutti, altrimenti formeranno una corazza…
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Post n°8 pubblicato il 05 Marzo 2009 da streghetta_2010
Per chi non sia una cuoca provetta, salse e pastelle sono una sorta di prova da superare. A chi non è infatti mai capitato di ritrovarsi con un composto pieno di grumi? Ma quel tempo è ormai passato. È sufficiente un pizzico di sale fino aggiunto alla farina prima di amalgamarla ad acqua o latte, e i grumi saranno solo un lontano ricordo. Nella besciamella si eviteranno usando metà farina normale e metà fecola. Tutti conoscono le virtù digestive del bicarbonato. Un pizzico nell’acqua, e si aiuta così una digestione un po’ laboriosa. Meno note sono invece altre proprietà. Aggiunto ad esempio in minime dosi nell’impasto di dolci e gnocchi, lo renderà soffice e morbido. Mentre un pizzico, sciolto nell’acqua di cottura delle verdure eviterà che scuriscano, facendo loro conservare un colore brillante e naturale. Abbiamo finito il burro, è tardi e i negozi sono ormai chiusi. La cena che abbiamo preparato per i nostri nuovi amici è quasi pronta, manca solo la salsa al burro e tonno per le tartine. Come fare? Sostituire al burro la maionese, oppure, se abbiamo in casa della panna, metterla insieme a qualche cubetto di ghiaccio nel frullatore. Il grasso si separerà dal siero dando una palla di burro fresco pronto da utilizzare. Un buon caffè, e recuperiamo sprint ed energia. Amaro o zuccherato, espresso o preparato con la moka di casa, ognuno lo fa secondo i suoi gusti. Per tutti invece una costante c’è: il caffè deve essere di ottima qualità. Esiste un modo per accertarsi della sua genuinità: consiste nel mettere un pizzico della polvere nell’acqua. Se resta a galla e non colora l’acqua, è puro, altrimenti sarà stato miscelato con altre sostanze. Per quanta attenzione si faccia, per quanto si cerchi di individuare il pezzo migliore, capita che ingannati dal bellisimo aspetto ci si ritrovi a volte in frigorifero della carne un po’ dura. Per ammorbidirla, e per renderla anche più gustosa, immergerla un paio di ore prima di cuocerla in una marinata di aceto o limone a cui avremo aggiunto le erbe aromatiche preferite. Sarà una vera delizia. Nelle insalate estive, preparate con tutte le verdure che la bella stagione mette a disposizione, un po’ di cipolla può essere il tocco finale. Oltreché buono, dolce e saporito, questo ortaggio ha inoltre ottime proprietà diuretiche. C’è però un “ma”, non la digeriamo. In questo caso basterà immergerla per mezz’ora in acqua tiepida con poco poco aceto e potremo finalmente mangiarla senza temere conseguenze. Grossi lacrimoni, sempre più rapidi, scivolano sul nostro volto. E più tentiamo di fare in fretta e più quella lacrimogena cipolla ci fa bruciare gli occhi. Eppure, basta un piccolo accorgimento, e potremo finalmente affettarla con il sorriso sulle labbra. Prima di tagliarla, immergiamola per qualche istante nell’acqua bollente, e poi in quella fredda, oppure sbucciamole tenendole sotto il rubinetto. Fragile e facile a rompersi, può accadere che al ritorno dalla spesa si trovi tra i vari acquisti un uovo con il guscio incrinato. Ovviamente il problema non si pone se per cucinarlo lo si deve rompere, se invece è nostra intenzione lessarlo insieme agli altri, una semplice spennellata di olio o di succo di limone passata sulla crepa servirà a far sì che il nostro uovo cuocia alla perfezione. Abbiamo aggiunto l’olio troppo in fretta e la maionese è impazzita. Buttare tutto, oltreché uno spreco, sarebbe una sconfitta. E poi perché arrendersi quando con poco si potrà riavere una maionese da fare invidia? Basterà prendere un tuorlo d’uovo, batterlo in un’altra ciotola e unirvi un poco alla volta la maionese impazzita. La nostra salsa apparirà consistente e soffice, fatta a regola d’arte. Contrariamente a quanto si crede, le patate non fanno ingrassare. A farlo è invece il loro condimento, anche perché ce ne vuole un bel po’ per renderle saporite. Se si vuole quindi evitare che una volta lessate assorbano troppo olio, irrorarle dopo averle tagliate a fette con due cucchiai della loro acqua di cottura: il consiglio è cuocerle già sbucciate, anche perché impiegheranno molto meno tempo. Se abbiamo deciso di preparare del fritto, ma non vogliamo che all’arrivo dei nostri ospiti la casa li accolga inondata dal tipico e persistente odore, basterà avere a portata di mano una semplice mela per risolvere la situazione. Prima di iniziare a friggere, proviamo a metterne un pezzo con la buccia nell’olio bollente. Ne sprigionerà un odore totalmente diverso e, quel che più conta, assai gradevole. Appetitoso e salutare, più o meno amato, il pesce è per alcuni una vera passione. Ben nota è anche la sua importanza in una dieta alimentare equilibrata. Si, ma che fatica prepararlo! Soprattutto il pesce azzurro, che più è fresco e più presenta carni compatte e attaccate alla lisca. Per facilitare pulizia e diliscamento, tenerlo per quindici minuti in freezer. Ogni operazione diverrà più semplice. Quel che conta è la bontà di un piatto, non per niente saper cucinare è un’arte! Ancora meglio poi se oltreché buone le nostre vivande appaiono anche belle. E non c’è bisogno di inventarsi chissà che. Volendo ad esempio decorare dei piatti speciali con riccioli di verdure, tagliarle a listerelle sottili e immergerle nell’acqua ghiacciata per qualche minuto: effetto assicurato! La nostra insalata non ha più un aspetto bello e fresco. È un po’ appassita, e sul piatto non farà una gran figura. Prima di buttarla un tentativo si può comunque fare. È possibile infatti ravvivarla mettendola in una zuppiera ricoperta di acqua fresca. Tenuta in frigorifero per circa un’ora, prima di condirla, la si “rinfrescherà”sotto un getto di acqua calda e poi nuovamente sotto uno di acqua fredda. Il cespo recupererà di sicuro un bell’aspetto. Antica e preziosa bevanda, non di rado il vino compare anche tra gli ingredienti di varie ricette. Ecco quindi che alla cucina possiamo destinare quel vino bianco che abbiamo in casa, ma che proprio non ci piace. Ad esempio facendolo bollire per qualche minuto con una prugna e un cucchiaio di zucchero, si trasformerà in una salsa ottima per insaporire risotti, carni, e in particolare arrosti. Una bella insalata di riso, fresca e colorata, è un classico dei pasti estivi. Nel prepararla poi ognuno ha i propri segreti, le proprie varianti. Per tutti invece una costante c’è. Perché il riso risulti insaporito al punto giusto bisogna condirla qualche ora prima di servirla. Così, per evitare che nel frattempo i chicchi si attacchino uno all’altro, aggiungere qualche goccia di limone all’acqua di cottura. Per ottenere un’ottima gelatina, buona e saporità anche se preparata utilizzando quella delle confezioni acquistate al supermercato, si procederà sciogliendola invece che con l’acqua, con il brodo di cottura del lesso sgrassato in precedenza. Dopo averla sciolta e tolta dal fuoco, si completerà l’opera con l’aggiunta di un cucchiaio di marsala. La gelatina si rivelerà al palato davvero strepitosa. Vogliamo fare bella figura e mostrare i nostri progressi ai fornelli. Riteniamo che sia giunto il momento di cimentarsi con l’imprevedibile sformato. Bello, gonfio fino all’ultimo minuto, capita che al momento di toglierlo dal forno, lo sformato vada giù. Perché ciò non accada, coprire a fine cottura la teglia con carta di alluminio e lasciarla per qualche minuto nel forno spento e spalancato. La frittata non si stacca dal fondo, ciò vuol dire che non siamo riusciti a rigirarla, e nemmeno a metterla nel piatto di portata intera come si dovrebbe. Un semplice coperchio si rivelerà per noi provvidenziale. Basterà coprirci la frittata facendo in modo da chiudere ermeticamente la padella. Il tempo di due o tre minuti, e il vapore che si forma all’interno ci permetterà di staccarla con facilità. Di stampi per dolci ne esistono di ogni tipo. Cuori, fiori, c’è di che sbizzarrirsi per chiudere un pranzo in... bellezza. Fino all’ultimo però c’è un’incognita. Il dolce, o il budino, si staccherà dallo stampo? Sì, certamente, se una volta raffreddato in frigorifero, lo si capovolgerà sul piatto di portata, avendo cura, prima di sollevarlo, di scaldare per pochi secondi con il phön il fondo dello stampo. Il dolce apparirà inviatante e perfetto! Abbiamo degli ospiti speciali e vorremmo che il nostro brodo apparisse chiaro e limpido, senza alcuna traccia di impurità. Si otterrà un ottimo risultato, di qualsiasi brodo si tratti, di verdura o di carne, aggiungendo durante la cottura alcuni gambi di prezzemolo e un albume d’uovo sbattuto. I gambi si toglieranno a fine cottura, lo stesso l’albume che ormai solidificato, verrà eliminato filtrando il brodo. L’aglio, croce e delizia della cucina mediterranea. Delizia perché il suo profumo arricchisce molti dei nostri piatti, per non parlare poi di quelle virtù curative che lo rendono assai efficace nel trattamento dell’ipertensione. C’è però un inconveninte: mangiato crudo l’aglio rende l’alito sgradevole. Si ovvierà all’inconveniente masticando due o tre chicchi di caffè dopo averlo mangiato. La festa è stata un vero successo. Non resta ora che rimettere in ordine e sistemare il cibo avanzato. Tartine e piatti freddi li abbiamo in parte distribuiti, preparando per gli amici più intimi un grazioso pacchettino da portare a casa. Lo spumante è invece lì, in bottiglie aperte e non finite. Messo in frigorifero, con un cucchiaino infilato nel collo della bottiglia, manterrà a lungo tutte le bollicine. Il polpettone: buono e semplice da preparare potrebbe però riservarci l’amara sorpresa di farsi trovare in briciole, distribuito senza più alcuna forma sul fondo della casseruola. Un segreto per evitarlo? Prima di cucinarlo facciamolo rosolare appena in un albume montato a neve. Si formerà così una crosticina, leggerissima, ma capace di tenere insieme la carne che cuocerà senza andare in pezzi. Se abbiamo il sospetto che il vino che abbiamo di recente acquistato non sia dei più genuini, possiamo sottoporlo ad una prova rapida e semplice. Munirsi di un filo di lana bianco e immergerlo nella bottiglia incriminata. Passare subito dopo lo stesso filo nell’aceto. Se diventa blu, il vino è di ottima qualità, se invece assume un colore rosso brillante, allora i nostri dubbi erano ben fondati. Una cucina senza aromi, perderebbe molto in ricchezza e varietà. Senza poi pensare al piacere di sperimentarne sempre nuove combinazioni, o di esprimere attraverso l’uso degli “odori” la nostra creatività. Insomma prezzemolo, basilico, rosmarino, e tutte le altre “erbette”, non possono mancare dal frigorifero. Per conservarli più a lungo vi si riporranno avvolti nella carta utilizzata dai fornai per il pane. |
Post n°7 pubblicato il 05 Marzo 2009 da streghetta_2010
Un piccolo trucco, e riusciremo finalmente a sconfiggere quelle macchie biancastre che compaiono sul nostro pavimento nuovo. Umidità? Niente affatto. Si tratta più semplicemente del cemento che continua ad affiorare sulle mattonelle. Per eliminarlo diluire mezzo bicchire di aceto nell’acqua utilizzata per bagnare lo straccio. Basterà armarsi di buona volontà, e dopo un po’ di volte le macchie scompariranno.
Sempre più tecnologiche, con spruzzi e getti capaci di massagiarci e donarci un po’ di relax, anche le più moderne docce non sono però indenni agli effetti del calcare. I fori si possono otturare, e l’acqua ridursi ad un sottile filo. Se la doccia è mobile, teniamola per una notte in una vaschetta con dell’aceto. Se invece è fissa, immergiamola in un sacchetto di plastica pieno d’aceto che legheremo al tubo.
Seguendo un uso del passato, c’è ancora chi pulisce le bottiglie utilizzando sabbia o renella, che è un sistema efficace anche con i residui di calcare. Altrettanto utile, in quest’ultimo caso, sarà una miscela fatta con acqua tiepida, aceto, riso e sale grosso. Si versa nella bottiglia, si scuote e si lascia riposare per diverse ore, quindi si torna a scuotere di nuovo. Una volta sciacquata la bottiglia tornerà pulitissima. Per avere una vasca da bagno sempre lucida e splendente, trattiamola come... un’automobile. Proprio così. Spalmato infatti un velo di cera per automobili sulla superficie, basterà lasciar agire per qualche minuto, strofinare poi con un panno pulito e tornerà come nuova. E conserverà la sua brillantezza molto a lungo, soprattutto se avremo l’accortezza di sciacquarla con cura ogni volta che la utilizziamo. A forza di accendere e spegnere la luce, vicino all’interruttore compaiono ditate, aloni scuri, piccole macchie che non sappiamo come eliminare. Le pareti dipinte a tempera non si possono infatti lavare. La gomma da disegno, oppure la gomma pane, sarà in questo caso la nostra salvezza. Procedendo con delicatezza, e soprattutto pulendo la gomma man mano che si sporca, otterremo il risultato desiderato. Tempi sempre più rapidi, ci costringono anche a pasti sempre più rapidi. Un’insalata, una bistecca ai ferri e via, si torna agli impegni della giornata. Al ritorno a casa, però, tra le altre cose ci aspetta anche una bistecchiera da sgrassare e lavare. Per evitare inutili fatiche, subito dopo averla utilizzata cospargiamola con della farina di polenta o con del pan grattato. Basterà poi semplicemente spazzolarla. Fino a qualche tempo fa i taglieri erano solo in legno, oggi se ne trovano anche in plastica, più facili e rapidi da lavare. Succede però che usandoli il coltello lasci tagli e segni sulla superficie. Per togliere eventuali residui di cibo che potrebbero fermarvisi, e per evitare che i tagli anneriscano, si spazzola con succo di limone e bicarbonato. Invece il tagliere in legno si pulisce strofinandovi mezzo limone. Ancora nuovo, il lavello d’acciaio della nostra cucina mostra numerose macchie biancastre. È il calcare dell’acqua che, depositandosi, lascia evidenti tracce. Si eliminano utilizzando un panno imbevuto d’aceto. Se poi il calcare si accumula alla base dei rubinetti, collocarvi delle strisce di carta da cucina imbevute d’aceto. Dopo un’ora le incrostazioni saranno ammorbidite e facili da togliere. Capita che posate e altri oggetti d’argento, invece di brillare si mostrino un po’ ingialliti. Per far sì che recuperino tutta la loro lucentezza, mettiamoli in un contenitore foderato con un foglio di alluminio, e poi versiamoci sopra, fino a coprirli, dell’acqua calda nella quale si saranno fatte sciogliere due manciate di sale fino. Lasciamoli a bagno un’ora, pìoi strofiniamoli e asciughiamoli rapidamente. Ci proteggono da occhi indiscreti dando allo stesso tempo luce alla casa. I vetri smerigliati sono un’ottima soluzione, ma qualche problema insorge quando dobbiamo pulirli. Un’operazione questa che si può compiere con acqua e aceto molto caldi, passati con una spazzola dura. Oppure con una piccola quantità di spray per il forno strofinato con un panno e sciacquato con acqua e aceto. Si asciuga con carta di giornale. “Una mela al giorno toglie il medico di torno”. Così un vecchio proverbio sottolinea le benefiche virtù del noto frutto. E le bucce? Anche queste hanno più di un’utilità. Ad esempio strofinandole dalla parte della polpa sui ripiani di marmo, avranno l’effetto di sgrassarli e di renderli lucidi come mai. Anche un catino di acqua in cui si sarà diluito un cucchiaio di aceto sortirà lo stesso effetto. Ricordarsi però di asciugare sempre. È il suo compito: raccogliere gli schizzi dell’acqua per evitare che raggiungano ogni punto del bagno. Non sorprendiamoci quindi se in fondo alla tenda della doccia vediamo comparire alcune tracce di muffa. E soprattutto non preoccupiamoci, basterà infatti immergere la parte ammuffita per due ore nel latte caldo. Una volta sciacquata riavremo la nostra tenda pulita e senza alcun cattivo odore. Per pulire alla perfezione le piastrelle della cucina o del bagno, rimuovendo anche lo sporco che si annida tra una piastrella e l’altra, trattarle con acqua ossigenata a 12 volumi. Assisteremo al formarsi di una schiumetta bianca che toglieremo con uno straccio asciutto. Se poi vogliamo completare l’opera, lucidiamole con la pasta per carrozzeria delle auto. Resteranno a lungo pulite e inoltre non si appanneranno più.
Non c’è proprio nulla da fare. Dobbiamo rassegnarci all’idea di vedere quegli aloni suri in prossimità dei caloriferi. Si tratti di tappezzerie o pareti, non possiamo pensare di sostituirle o di ritenteggiare periodicamente. Quello che invece si può fare, è pulire le zone annerite con la mollica del pane. Attenzione però a cambiare spesso la mollica, o non faremo altro che peggiorare la situazione. Non camminare scalzo! Da bambini ce lo saremo sentito ripetere chissà quante volte. Non sarebbe invece stato così se avessimo avuto un caldo pavimento di parquet. Sempre più frequente nelle nostre case, il parquet, oltreché piacevole, è anche rapido da pulire. Si lava sciogliendo in un secchio d’acqua un cucchiaio di shampo neutro. Dopo averlo sciacquato con cura si luciderà passandovi un panno di lana.
Chi l’avrebbe mai detto che le foglie di tè potessero servire per ravvivare i colori di un tappeto? Basterà infatti distribuirle inumidite sulla superficie, per poi spazzolare energicamente. Un altro sistema consiste invece nello strofinare il tappeto, dopo averne eliminato la polvere, con un infuso preparato lasciando due patate grattugiate nell’acqua calda per due ore. Filtrare il preparato prima dell’uso. Tra i lavori di casa, la pulizia dei vetri è forse uno di quelli meno amati. Ma che soddisfazione una volta puliti! Volendo però risparmiare un po’ di energie, passarli con carta di giornale e alcol, e ogni tanto con uno straccio imbevuto d’aceto. Oppure pulirli con un pizzico di borotalco sciolto nell’acqua con qualche goccia di ammoniaca. Evitare di lavarli quando vi batte il sole, rimarrebbero macchiati |
Post n°6 pubblicato il 04 Marzo 2009 da streghetta_2010
L’estate si avvicina e quasi tutti sono alle prese con lo stesso problema: come perdere i chili di troppo nel più breve tempo possibile! Per una dieta efficace e salutare, si consiglia di eliminare innanzi tutto l’alcol e tutte le bevande che contengono zucchero, e dissetarsi con acqua oligominerale e tisane. Consumare, inoltre, cetrioli in gande quantità: sono disintossicanti, poco calorici e calmano la sete.
Tanto tempo impiegato a truccarsi, ed il make-up cede dopo appena due ore. Ebbene, affinché il trucco si mantenga perfetto tutto il giorno (o tutta la notte!), è sufficiente picchiettare il viso con un un cubetto di ghiaccio avvolto in un panno, una volta terminato il maquillage. Per avere un ombretto a lunga tenuta, invece, si consiglia di stenderlo con un pennellino precedentemente inumidito nell’acqua Tutti sanno che il lampone è un frutto buono e salutare, ma forse non tutti ne conoscono le proprietà nutritive ed emollienti. Per ovviare al problema della pelle secca, frullare alcuni di questi frutti, aggiungendovi un cucchiaino di miele e uno di panna. Il composto va applicato sulla pelle del viso e lasciato agire per circa 20 minuti, poi sciacquato abbondantemente. I risultati saranno sorprendenti! Gli agenti atmosferici e i lavori domestici finiscono spesso per danneggiare le mani, facendo arrossare e screpolare la pelle. Per averle sempre morbide, si può ricorrere ad una lozione fatta in casa con olio d’oliva e qualche goccia di limone. Massaggiando ogni giorno le mani con questo preparato, la pelle tornerà liscia e vellutata, ed anche le unghie si rafforzeranno. L’alimentazione scorretta e la vita sedentaria favoriscono l’insorgere della cellulite, l’inestetismo più odiato dalle donne. La si può combattere bevendo, per circa due settimane, alla stessa ora, un frullato preparato con due mele non sbucciate. Si consiglia inoltre una dieta che comprenda melanzane in quantità, oltre a frutta e verdura, mentre alcool e fumo vanno messi rigorosamente al bando. Chi soffre di pelle untuosa, può risolvere il problema con una maschera di pomodori freschi schiacciati, applicata sul viso e tenuta in posa per alcuni minuti. Il volto va poi sciacquato e vaporizzato con una tisana tiepida al fieno greco o alla menta, alla quale sarà stata aggiunta qualche goccia di limone. Ma attenzione: il trattamento si rivelerà efficace solo se verrà ripetuto con costanza. Un sorriso può essere la migliore arma di seduzione, ma solo a patto che la dentatura sia sempre bianca e lucente. A volte, infatti, basta una piccola macchia per rovinare anche il più perfetto dei sorrisi. I denti saranno sempre bianchissimi se strofinati, di tanto in tanto, con foglie di spinaci crudi. In alternativa, si può utilizzare un pizzico di bicarbonato su uno spazzolino inumidito. Nelle calde giornate d’estate, via libera ad abitini e minigonne. Succo di limone, glicerina e un po’ di borotalco, miscelati ben bene, sono una vera maschera di bellezza per le nostre gambe. Una volta preparato il composto, massaggarvi con delicatezza ginocchia, cosce e caviglie, ripetendo l’operazione quotidianamente. La pelle risulterà ogni giorno più liscia, morbida e vellutata. I capelli grassi compromettono la salute e la bellezza della nostra chioma, perché costringono a lavaggi frequenti e, a lungo andare, sfibranti. Per mantenere i capelli morbidi e lucidi più a lungo possibile, si possono lavare con uno shampoo all’uovo, preparato sbattendo semplicemente il tuorlo con una forchetta. Prima dello shampoo, inoltre, si può applicare un impacco a base di succo di limone. La stanchezza accumulata, o una notte brava, hanno lasciato come ricordo delle brutte occhiaie. Eliminarle è semplice, basta mettere in pratica un vecchio, ma sempre efficace, rimedio casalingo: lasciare in infusione un pizzico di malva in una tazza d’acqua bollente, insieme a rosmarino e petali di rosa. Far raffreddare l’infuso, poi filtrare. Applicare intorno agli occhi e sulle palpebre con del cotone. I capelli secchi, opachi o sfibrati acquisteranno nuovo vigore e lucentezza con degli impacchi di maionese fatta con olio di sesamo. Applicare l’impacco, tenerlo in posa per circa un’ora, poi lavare accuratamente i capelli con lo shampoo, aggiungendo all’acqua un po’ di aceto, nell’ultimo risciacquo. Il colore dei capelli, dopo questo trattamento, potrebbe risultare leggermente più scuro. |
Inviato da: Nokiotto82
il 14/11/2011 alle 11:31
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