Creato da sughrue il 28/06/2004
tra sbuffi e sbalzi di vento

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« Messaggio #24Re dei monelli »

Post N° 25

Post n°25 pubblicato il 19 Gennaio 2005 da sughrue
 
Foto di sughrue

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Tempo dopo la regina fece ritorno al suo palazzo e nell'oscurità della sua stanza inghiottì la bacca anche se sentiva un fuoco ardere nella gola e subito cadde come in un sonno profondo. La sua anima le venne strappata e il suo spirito iniziò a vagare in un mondo che sembrava offuscato. A lei si avvicinarono due uomini, due fratelli, che stavano discutendo di un sacrificio che avevano preparato. E poichè uno degli uomini aveva dato carne e l'altro aveva dato frutta iniziarono a combattere. Alla fine uno dei fratelli uccise l'altro e proseguì oltre sulla strada. Allora Nada si chinò sull'uomo morto e gli chiese "Cos'è questo luogo?". "Questo è il mondo del sogno, signora" le fu risposto "questo è il regno del sogno e del sonno governato da Kai'ckul, il signore dei sogni. Quella lassù è la sua casa" La regina proseguì allora verso la dimora che si ergeva in quel luogo incantato ed entrò senza che i guardiani la fermassero perchè essi potevano sentire il potere della bacca fiammeggiante dentro di lei. Nella sala del trono lei vide Kai'ckul con il volto coperto da una maschera e gli disse "Signore, io cerco uno straniero poichè lo amo. Danzano fiamme nell'oscurità della sua veste e i suoi occhi sono stelle in profonde pozze d'acqua. È venuto alla mia torre una notte, e ha guardato su verso di me ma non ha detto niente." A queste parole Kai'ckul si tolse la maschera e lei riconobbe lo straniero che si era fermato sotto la sua casa nella città di vetro. E il suo cuore sprofondò poichè aveva confessato il suo amore a uno degli Eterni che non sono dei ma non moriranno mai come gli dei. Nelle stelle gemelle dei suoi occhi lei vide che anche lui l'amava. Il terrore strinse il suo cuore e tossì, tossì finchè non rigettò la bacca infuocata facendola cadere sul pavimento della sala del trono. Così Nada si svegliò nella sua camera ma al suo fianco aveva il Signore del sogno. "Perchè mi hai cercato se poi fuggi da me?" le chiese. "Ti ho cercato perchè ti amo più di quanto uomo mortale sia stato amato da una donna. Ma sono fuggita da te perchè ai mortali non è concesso di amare un Eterno. Solo il disastro può conseguire a una simile azione. Disastro per te e disastro per me e il mio popolo." Ma Kai'ckul scosse il capo. "Nessuna mi ha mai amato tanto da cercarmi e trovarmi.. Mai ho visto un' altra donna che prenderei per me. Voglio sposarti Nada, e farti regina del mio Mondo del Sogno, e governarai assieme a me i sogni di tutti coloro che possono sognare, per stare con me per sempre, senza morire mai." A queste parole Nada ebbe una paura mortale perchè anche se l'amava lei sapeva che questo non doveva accadere e non poteva incoraggiare la distruzione per entrambi. Poichè l'amore non fa parte del mondo del sogno ma è dominio del desiderio. E il desiderio è sempre crudele. Così la regina provò a sfuggire a Sogno assumendo la forma di una gazzella e corse finchè non potè più. Ma lui la inseguì come un cacciatore e uccise la gazzella. Poi lei riassunse il suo aspetto e corse nella pianura. Lui la inseguiva ancora. Lei scalò un'alta montagna, ma lui continuava. "Vuole che sia la sua sposa" pensò lei "così se perdo la mia verginità lui non mi vorrà" E lei prese una roccia affilata e con essa prese la sua verginità e versò il suo sangue sulla terra. E dove cadde il sangue crebbero dei fiori rossi. Poi si voltò e Kai'ckul era lì davanti a lei. "Sai che ora non sono vergine?" disse lei aspettandosi che lui la lasciasse stare. "Io non sono un uomo mortale e ti amo come nessun uomo mortale potrebbe. Cosa conta il tuo corpo per me?" E lui toccò il sesso di lei con la mano e al suo tocco lei fu guarita e il dolore la lasciò e la ferita fu guarita anche se non riacquistò la sua verginità. Poi lui prese la sua mano e la tirò nell'oscurità della sua veste e lì nelle fiamme dell'oscurità fecero l'amore. Restarono insieme tutta quella notte e ogni cosa vivente sul mondo quella notte sognò del volto di lei e del suo corpo e del caldo sapore salato del suo sudore e della sua pelle. Ogni cosa vivente che poteva sognare sognò dell'amore. Ma quando il sole sorse quel mattino e vide loro due insieme capì che era accaduto qualcosa che non doveva essere e una palla di fuoco fiammeggiante si staccò dal sole e bruciò la città di vetro radendola al suolo e lasciando al suo posto un deserto. Un deserto cosparso di frammenti di vetro. Dalla cima della montagna Nada vide il sole scagliare il suo proiettile di fuoco e vide la sua città fondersi e la sua terra divenire inaridita. "È a causa di ciò che abbiamo fatto" disse lei "e avverrà di peggio se rimango al tuo fianco." Prese per mano il suo amante, il signore del sogno, e si strinse a lui. Poi lasciò la sua mano e prima che lui si rendesse conto di cosa stava per fare si gettò dalla cima della montagna e il suo corpo cadde sulle rocce sottostanti. Dopo che Nada morì il suo spirito si svegliò nella foresta ai confini del regno della morte. E lei capì che c'era qualcuno alle sue spalle e si voltò e il signore del sogno era nuovamente lì con lei. "Tu mi ferisci. Avresti potuto essere la mia Regina ma invece hai scelto di morire. Ma ancora una volta ti offrirò il mio amore, ancora una volta e basta. Se mi respingi una terza volta io condannerò la tua anima al dolore eterno. Quindi ti chiedo, mio dolce amore, sarai la mia regina?" E lei "Come posso essere la tua regina?. Il mio popolo non c'è più a causa di ciò che ho fatto. E la mia città è in rovina. Se restassi con te accadrebbero cose ancore più oscure. I mortali non sposano gli Eterni, amore mio. Ora lasciami al mio destino, signore del sonno e dimenticami." E intraprese il percorso senza sole che conduceva verso il regno della morte. Ma lui la raggiunse e la prese per il braccio "Per favore" implorò. Nada si voltò e con le lacrime agli occhi gli disse "Non chiedermi ancora di essere tua moglie perchè se lo farai io dovrò respingerti ancora. E se lo farò tu mi condannerai alla sofferenza eterna. Lasciami andare, mio signore." Ma Kai'ckul è orgoglioso e volle per l'ultima volta chiederla in moglie... "

"Questa è la storia".

"Non c'è altro. Questo è il modo in cui mio zio la raccontò a me, il modo in cui suo padre la raccontò a lui, il modo in cui anche tu dovrai raccontarla." e con queste parole il vecchio si alza e impugna la sua lancia. Ma il ragazzo gli chiede "Ma...questa non una vera storia poichè non c'è un finale. O sai cosa accadde dopo? Cosa rispose Nada quando Kai'ckul la chiese in sposa ancora una volta?" Il vecchio esita un attimo abbassando lo sguardo e risponde "Lei disse no naturalmente. Cos'altro poteva dire?"
"Ecco ora prendi il frammento di vetro e posalo da qualche parte. Forse tuo figlio o tuo nipote lo troverà quando lo porterai qui per narrargli la storia. Adesso il fuoco si è spento e il sole sorgerà presto. Dobbiamo tornare alla tribù. Hai perso il tuo prepuzio e hai udito il racconto. Questo ti rende veramente un uomo. Andiamo, la storia è finita e le mie ossa si raffreddano."

C'è un'altra versione della storia. È la storia che le donne si raccontano tra loro nella lingua segreta che non viene insegnata agli uomini-bambini, e che gli uomini più vecchi sono troppo saggi per apprendere. E in quella versione della storia forse le cose andarono diversamente. Ma quella è una storia di donne, e non viene mai raccontata agli uomini.



Nel trascrivere la storia mi sono preso la licenza di apportare delle piccole modifiche alla narrazione e ai dialoghi. Quindi se la storia non dovesse piacere sapete anche quale possa essere la causa.


 
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