Creato da sughrue il 28/06/2004
tra sbuffi e sbalzi di vento

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Post N° 180

Post n°180 pubblicato il 01 Aprile 2007 da sughrue
 
Foto di sughrue

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Perchè rimaniamo in questo posto?
Bisogna essere matti per non chiederselo.
È per la gloria, forse?
Se fosse soltanto per la gloria, credetemi, fratelli, sarei il primo a girare il culo al nemico e correre via come una scheggia.
Se noi ci fossimo ritirati oggi questa battaglia sarebbe stata percepita come una sconfitta, anche con tutti gli atti di valore e di eroismo compiuti fin qui.
Una sconfitta che avrebbe confermato in tutta la Grecia ciò che il nemico vuole che essa creda: e cioè l’inutilità della resistenza ai persiani e alle sue forze.
Se oggi avessimo salvato la pelle, le varie città della Grecia avrebbero ceduto con noi una dopo l’altra, finché tutta l’Ellade si sarebbe arresa.
Invece, con la nostra morte onorevole qui, di fronte a tali e tanti nemici, noi trasformiamo la sconfitta in vittoria.
Con le nostre vite noi seminiamo coraggio nel cuore dei nostri alleati e fratelli degli eserciti sparsi per tutto il paese.
Saranno loro che alla fine avranno la vittoria, non noi.
Le stelle non ce l’hanno concesso.
Il nostro destino oggi è quello che già sapevamo quando abbiamo abbracciato mogli e figli e ci siamo messi in marcia per arrivare fin qui: il nostro destino è resistere fino alla morte.
Lo abbiamo giurato e lo faremo.
Fra mille anni, disse Leonida, fra duemila anni, fra tremila anni, forse uomini che non sono ancora nati verranno a visitare la nostra città.
Saranno studiosi, o viaggiatori provenienti da oltremare, spinti dalla curiosità del passato e dal desiderio di conoscere meglio gli antichi.
Percorreranno la nostra valle e frugheranno tra le pietre e le rovine del nostro paese.
Che cosa capiranno di noi, di quello che siamo stati?
Il piccone non metterà in luce né palazzi né templi, il dito non indicherà opere di architettura e d’arte conservate nel tempo.
Che cosa rimarrà degli spartani?
Non monumenti di pietra o marmo, ma questo: quel che avremo ottenuto qui, oggi.
Intanto le trombe del nemico chiamavano a raccolta. Ormai si vedevano le avanguardie dei persiani e i carri e le scorte armate del loro re.
E ora mangiamo, disse Leonida con un sorriso, perchè stasera ceneremo tutti quanti nell’Ade.

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immagine di Frank Miller

da cui il movie

 
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