Latte di nuvole

Al PalaLottomatica (09.05.07)

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Mercoledì in trasferta al PalaLottomatica, penultima giornata del massimo campionato nazionale di basket.
Una partita proibitiva sia per il valore dell’avversario che per la prossimità con il precedente faticoso recupero giocato a Bologna di sabato.
In Emilia, la beffa di aver perso un incontro a lungo dominato.
Anche nel tempo supplementare quando l’Air conduceva di 9 punti a 2 minuti e mezzo dalla fine.

Gli amici di Avellino che fino a qualche giorno prima erano disposti al viaggio in auto verso la capitale si tirano indietro.
Rimango solo, ma provvedo a prenotarmi un posto in uno dei due pullman che porteranno a Roma 80 tifosi dei 250 presenti sugli spalti del PalaEur.
Gli altri giungono con mezzi privati o sono residenti.

A Roma mi aspettano sei amici: il Maestro, Emanuela ed Emilio, Guido, Francesca e il Narracci.
Un grazie soprattutto agli ultimi tre per aver “sposato” la causa biancoverde.

La partita è combattuta soltanto nei primi due quarti.
Alla ripresa Roma fa valere il suo tasso tecnico e atletico e prende il largo meritatamente.
Il nostro coach capisce che la partita non è più equilibrata e tiene a riposo i titolari, stanchi e acciaccati, per schierare le seconde linee tra cui il veterano Frascolla che, a 40 e passa anni, mette a referto 5 punti.
La partita che varrà una stagione è quella di domenica prossima, in casa contro Biella, e si provvede a risparmiare le forze.

La tifoseria irpina canta e sostiene la squadra fino alla fine e il momento più bello è quando dopo che Roma scappa via col punteggio, grazie anche a delle giocate spettacolari degli ottimi Chatman e Hawkins che suscitano l’entusiasmo del pubblico di casa, in un momento di silenzio, esplode un coro di incitamento che tuona come un boato.
Vedo i tifosi giallorossi girarsi a guardarci, e nei loro volti c’è tutto lo stupore di chi si chiede come si faccia ad avere ancora voglia di urlare la propria passione in quel modo quando si è sotto di 20 punti.
Un applauso di sostegno accompagna la squadra sconfitta negli spogliatoi.

La testa e il cuore sono già a Domenica.