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tra le pieghe della terra

 

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Post N° 310

Post n°310 pubblicato il 24 Novembre 2008 da nenicchia



-Eh, caro mio, qua nessuno capisce niente. Non c'è soluzione
Non c'è pensiero...

-Sa, ho sentito parlare di quella donna..

-Ma chi quella riccia?

-Eh, sì lei!

-Ah sì, la conosco, euuuuu se la conosco!

-E come le pare?

-MMMMMM, no lei non potrà mai essere un riferimento.
E' donna di facili costumi. Io lo so!
Ma poi si capisce: ma ha visto com'è alto quello spacco?
E poi lei non era separata?
E quando parla mi pare sia anche abbastanza scurrile...
MMMMM, porta la 6° di reggiseno vero?
Il telefono sempre all'orecchio, così diretta nel dire,
così atteggiata quando ascolta...
Del resto quando le parlo non mi caga nemmeno,
ma chi cazzo crede di essere!
Con quell'aria di sufficienza, mi indispone.
Io sono PROFESSORE sa?
PROFESSOREEEEEEEEEE!!!!!!!!!!
Ed un professore certe cose le capisce...
Cosa vuol saperne lei della politica.
La politica è una cosa seria
Possono farla soltanto quelli che SANNO!
E poi si è ascoltata quando parla?
Bla, bla, bla, io dopo un quarto d'ora già non sento più.
EHHHHHHHHHHHH mio caro, certe cose non possono essere improvvisate
e poi mi dia retta, meglio che torni a casa a fare la mamma
che forse lì qualcosina riesce a fare.
Lasci fare le cose serie alle persone serie
Sì, insomma a noi uomini, che della vita sappiamo tutto
ma proprio tutto!
Ah, dimenticavo, ma lo sa che se volessi me la scoperei pure!
Il fatto è che non voglio, sa com'è, ho troppo da fare...



P.S. professore...
porto anche le autoreggenti,
se me lo avesse chiesto
glielo avrei anche detto,
anche se sa com'è
ho tanto da fare!
VAFFANCULO!


 
 
 
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CHECCO MIO

 

COLORE INTERO


Profumo in odore di pelle
punta dal raggio
intingo le ciglia
rimarco l'impronta
di noi
fine osmosi

di colore intero

 

immagine



"Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda. E lui si dice: Ma se la pecora mangia il fiore, e' come se per lui tutto a un tratto, tutte le stelle si spegnessero! E non e' importante questo!" Non pote' proseguire. Scoppio' bruscamente in singhiozzi. Era caduta la notte. Avevo abbandonato i miei utensili. Me ne infischiavo del mio martello, del mio bullone, della sete e della morte. Su di una stella, un pianeta, il mio, la Terra, c'era un piccolo principe da consolare! Lo presi in braccio. Lo cullai. Gli dicevo: "Il fiore che tu ami non e' in pericolo ... Disegnero' una museruola per la tua pecora... e una corazza per il tuo fiore... Io... " Non sapevo bene che cosa dirgli. Mi sentivo molto maldestro. Non sapevo bene come toccarlo, come raggiungerlo... Il paese delle lacrime e' cosi' misterioso. 
 

QUALCOSA DI ROSSO

Qualcosa di rosso
Per sentire scorrere nelle mie vene
Il sangue di tutti gli uomini

Qualcosa di rosso
Per non smettere di amare la mia ombra

Qualcosa di rosso
Per lacerare le bende che annodano la mia coscienza

 
Qualcosa di rosso
Per cancellare le trasparenze invalicabili

Qualcosa di rosso
Perché i nostri sussurri diventino un canto universale 

Qualcosa di rosso
Per riempire di colore le solitudini di Eroi inermi

Qualcosa di rosso
Perché non ci siano più Eroi.

Capone Mercedes

 

Prendi di me quello che non ti spaventa
che non ti fa soffrire.
Prendi i rimpianti che non hanno prezzo
quelli con il conto pagato.
Prendimi per i baci, le carezze.
Prendimi per le lacrime che non bagnano
per le urla del desiderio
e per quelle del piacere.
Prendi di me quello che non hai avuto.
Prendi il cuore
prendi l'anima
prendi il caldo della pelle.
Prendi il fuoco
la luce
il buio delle lenzuola.
Prendi la mia gioia
prendi il mio sorriso
il suono delle parole.
Prendi i momenti rubati.
Prendi solo quello che ti fa bene...

Lascia la paura del dolore
la sofferenza
la solitudine.
Lascia la contraddizione e il dubbio.
Lascia l'incertezza.
Lascia l'amarezza.
Lascia l'umido degli occhi
il rimpianto del se e non quello del ma.
Lascia la mia fragilità
la mia forza
l'incomprensione
la durezza
la crudità.
Lascia la mia semplice verità
la vita diversa
l'insolita quotidianità.
Lascia l'incerto
lascia di me quello che non avrai
che non vuoi.
Lascia il rischio
le camicie non stirate
la polvere sul pavimento.
Lascia il mio tremore
le mie angoscie
il mio futuro
Lascia il vorrei ma non posso
il potrei ma non voglio.
Lascia i silenzi.
Lascia i rumori
le urla dei miei figli.
L'odore intenso tra le mie gambe.
Lasciami il flusso del desiderio.
Lascia tutto quello che ti fa male...

Ma alla fine di tutto non mentire.
Mai.
Mai.
Non farlo con me e non farlo con te.
Puoi prendere o lasciare
ma non puoi non scegliere.


 

INTéRIEUR

immagine

Di sicuro, ci sarà sempre chi guarderà solo la tecnica e si chiederà «come», mentre altri di natura più curiosa si chiederanno «perché» (Man Ray)
 
 
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