Creato da suntree il 30/06/2006

L'albero di luce

Gli alberi, spesso, se li osservi, hanno sempre qualcosa da insegnarci...

 

 

Tempo che passa

Post n°95 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da suntree

 

E’ passato un altro po’ di tempo … E’ volato … Qualcuno mi chiede perché non scrivo più … “Ci vuol tempo” è la mia risposta …già …

Tempo: una delle cose più preziose che abbiamo e quella che, spesso, sprechiamo senza rendercene conto … Qui ho trovato persone ammirevoli, belle dentro … e per me è la cosa più bella … persone con cui parlare, pronte a mettersi davvero in gioco in un’amicizia sincera … malgrado la distanza … condivido con Marco la necessità vitale di conoscere, guardare negli occhi le persone amiche che qui ho conosciuto … molte le ho incontrate e con alcune è nato un rapporto speciale, ognuno diverso e ognuno importante per me …

Nei giorni scorsi un mio amico mi ha detto che gli sembra di vivere per nulla, di non aver combinato nulla di buono in questa vita … Capita a tutti di sentirsi così in alcuni momenti … chi non lo ammette rischia di essere … disumano … sì: è la parola giusta … perché il nostro animo è talmente fragile e delicato, se lo si coltiva nella maniera giusta, che capita di sentire tutta la fragilità della nostra natura, della nostra persona, della nostra vita … Percepire la nostra piccolezza è vedere con l’occhio giusto ciò che davvero siamo: polvere … Ma se ci fermiamo solo a questo è naturale sentirsi desolati, senza possibilità di comprendere davvero la nostra potenzialità … La nostra potenzialità è saper guardare alle stelle, saper sognare, saper amare, saper sperare …. Anche quando tutto è nero, anche quando la somma non torna … E’ la nostra capacità di puntare al miracolo, quello che può e ci rende migliori …

Auguro a tutti, in questo autunno, dai caldi colori, appena iniziato di trovare un momento per guardare in alto, in silenzio e sorprendersi ancora una volta nell’ammettere di quanto sia stupendo questo mondo, malgrado le nostre miserie e meschinità …

 

Suntree

 

 
 
 

Il mare del 15 agosto....

Post n°94 pubblicato il 17 Agosto 2010 da suntree

Capita che dopo molto tempo ti accorgi che dentro di te la vita ha continuato a scorrere, malgrado fossi distratto da molte cose che stanno succedendo intorno…

Domenica mattina, presto, ero al mare…

Pochissime persone e, alle mie spalle, dal bar usciva l’odore fragrante delle brioches appena sfornate…

Mi sono fermato in riva ad osservare le onde e l’orizzonte che sembrava volesse saltare sul limitare del cielo…C’era una doratura leggera sulle creste dell’acqua in lontananza e verso riva il vento sollevava piccole e grosse onde che si alternavano sui miei piedi…

I miei piedi…

Li ho osservati affondare piano piano sulla sabbia erosa dall’acqua fino a quando…

Fino a quando ho dovuto spostare il punto di appoggio…perché…non può esserci vera stabilità nel restare immobili…

E mi è venuta alla mente una considerazione da applicare alla mia vita pratica…

Spesso ci troviamo immersi nel desiderio di stabilità e solidità: nella vita sociale e privata, nel lavoro e in famiglia…

Ma noi non siamo esseri immobili, ma persone in cammino…

Questo ci obbliga a camminare lentamente se vogliamo fare molta strada…

Non possiamo stare fermi, altrimenti dopo poco non avremo più solidità perché erosa dal tempo; non possiamo correre troppo velocemente perché dopo poco ci dovremo fermare per recuperare il fiato…

Io mi sono fermato in questi giorni, e ho ritrovato la gioia delle piccole cose che danno colore ai nostri giorni…ma già avverto che sta arrivando il giorno della ripartenza…chissà quando riuscirò ancora a scrivere…chissà quando potrò fermarmi di nuovo ad osservare le onde del mare…chissà…

 
 
 

Amicizia

Post n°93 pubblicato il 09 Aprile 2010 da suntree

Spero che la vita mi porti a poter gioire della mia conoscenza e tuttavia a riposare sereno nella mano di Dio come un uccello e una pianta.

Se ne sarò in grado, un giorno racconterò agli altri della mia vita e del mio sapere; per il resto, non cerco niente, se non di poter superare per me la morte e la paura.

Questo lo potrò soltanto se non sentirò più la mia vita come qualcosa di individuale e di separato.

Soltanto allora ogni istante della mia vita avrà un senso…

                        Herman Hesse

 
 
 

L'assenza genera il desiderio e il desiderio genera il pensiero.

Post n°92 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da suntree

Ci sono momenti così, in cui sento il desiderio di osservare, senza parole, ciò che accade...

Spesso i flussi di pensieri sono talmente possenti che mi è impossibile descrivere ciò che provo, ciò che penso, ciò che sento...

Eppure non c'è la possibilità di fermare quel treno in corsa che è la nostra vita...

Perchè se anche tu ti fermi e ti isoli, lasciando tutto ciò che ti circonda, non puoi non ammettere che la corsa della tua vita non si ferma...

E' però necessario fermare le parole per poter riflettere...per poter tornare a desiderare di vivere, per poter assaporare il flusso della vita scorrere in te...

Spesso, troppo spesso, siamo distratti, tratti fuori di noi, e non avvertiamo la necessità del sentire il fluire la vita in noi stessi...

Anche le nostre stesse passioni rischiano di distrarre da questo sentimento vitale di assaporare la vita che pulsa in noi... e non riusciamo più a fermarci di fronte alle cose belle, le tante cose che ci circondano e di cui dobbiamo solo ringraziare... non importa che una persona sia credente, ma chiunque, se è realmente onesto con se stesso, deve ammettere che i doni che abbiamo e che usiamo, sono enormi e incomparabilmente più grandi di quel poco che riusciamo noi a fare davvero per nostra stessa volontà... L'assenza, la grande assenza, che tutto permea e plasma e che genera nel nostro essere il movimento, la ricerca incontrollabile e inarrestabile... si arresta solo per nostra scelta... solo se noi decidiamo la superficialità questa stessa ricerca viene meno, ma avremo perso qualcosa di noi... il nostro stesso cuore...

 

 
 
 

Pazienza e silenzio

Post n°91 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da suntree

“Si” e “no” : le parole più brevi e facili da pronunciare, quelle che richiedono maggior esame.

Talleyrand

 

La pazienza è attenzione ai tempi dell’altro, nella piena coscienza che il tempo lo si vive al plurale, con gli altri, facendone un evento di relazione, di incontro, di amore.

Enzo Bianchi

E’ qualche giorno che sto riflettendo a cosa mi porta tra questi lidi, anche perché ci sono periodi in cui non ho molto trasporto a scrivere, lasciandomi spesso assorbire dalle emozioni e dai sentimenti che la vita quotidiana mi porta e mi fermo spesso a riflettere su questi…

Qualche giorno fa parlavo con Sand di quanto questo strumento sia in sé un potenziale enorme per incontrare e dialogare realmente con le persone, se queste lo vogliono usare davvero con profondità d’intenzione…

E’ altrettanto vero, però, che è molto facile per tutti affrontarlo con estrema leggerezza e quindi non mettersi davvero in dialogo… Perché quando ci si parla ci sono diversi modi di affrontare il colloquio… Spesso non ci accorgiamo che semplicemente monologhiamo con qualcuno, magari senza avere davvero l’intenzione di creare occasione di dialogo, solo per il gusto o il bisogno di esprimere noi stessi…

A questo punto l’altro non può essere più un “amico” quanto semplicemente un ascoltatore… e quando siamo stanchi di questo “ascoltatore” cambiamo con leggerezza cascando su un altro profilo e ripartendo da zero…

Mi sono chiesto ultimamente perché riusciamo a condizionare così tanto l’esterno con il nostro egoismo e cosa davvero serva per creare dialogo…

Ritengo che la pazienza e il silenzio siano un metodo per insegnarci ad ascoltare l’altro… non ne vedo molti altri… Voi che ne pensate?

Perché quando vedo un blog estremamente vivo, vivace, ricco di post quotidiani, mi chiedo se c’è stato il tempo per andare a fondo del tema discusso o se, semplicemente, quello che si cerca è svago… Io non sono venuto in rete per svago (qualcuno qui mi definisce pesantino), ma perché cerco amicizie…

E questo mi obbliga a calibrare le parole spese qui… Non per calcolo o per perdita di semplicità… La semplicità è altro: nelle parole non c’è mai la semplicità perché è dote dell’animo…

 
 
 

L'infinito

Post n°89 pubblicato il 31 Dicembre 2009 da suntree

Se cerchi l'infinito lo troverai nel sorriso di un bambino. Abbi cura di quel sorriso, è l'anima del mondo.

Brunello Cucinelli

 
 
 

A proposito di sogni...

Post n°88 pubblicato il 29 Dicembre 2009 da suntree

Tutto il valore dell’essere umano dipende dalla facoltà di superarsi, di essere fuori  di sé, di essere negli altri e per gli altri.

Milan Kundera

Cerco di raccapezzare i pensieri… nel silenzio… perché le cose che sono portato a vivere scorrono, corrono velocemente…

arrivo a casa da un paese dove è sempre estate… + 35 gradi… sbarco e dopo tre ore ho la schiena bloccata, contratta dal freddo… dolore che è passato solo la vigilia di Natale...

Non ho augurato in etere buon Natale perché ero impegnato nel mio silenzio interiore per prepararmi  decentemente a questo giorno luminoso… l’ho fatto nel mio cuore a tutte le persone che qui conosco… a tutti quelli che conosco personalmente e con cui ho un contatto diretto li ho sentiti almeno via telefonica o via sms…

Questi giorni di festa sono comunque un momento particolarissimo dell’anno… momento di riflessione interiore tracciante una linea di valutazione dell’anno trascorso… momento di pena per chi ha avuto dei dolori e delle sofferenze e delle perdite care… momento che però deve richiamarci alla speranza e alla gioia…

Secondo me è esattamente questo ultimo moto interiore che deve mitigare e governare il resto delle emozioni e dei sentimenti che proviamo… altrimenti non ha senso e collocazione nell’anno vissuto e da vivere nuovamente…

Siamo vicini al capodanno… Giorno di festa e di auguri… giorno di cambio di agende… portiamo, se possiamo, nel cuore il viso del bimbo appena nato… tutti (almeno spero) di fronte ad un bimbo inerme dovremmo avere un moto di gioia e di amore sincero… ricordiamoci che è questo il sentimento che deve accompagnarci tutto l’anno, nelle decisioni più difficili e nei momenti di sconforto…. Perché la speranza è sentimento che nasce guardando un bimbo, non nasce al veglione di capodanno….

Il nuovo anno sarà per me un anno di svolta, probabilmente… Un anno che attendo da 12 anni… Ma per me rimane valido un pensiero… “l’uomo propone, Dio dispone”… chissà….

Un caro augurio a tutti voi…

 
 
 

Inseguo un sogno...

Post n°87 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da suntree

Inseguo un sogno…

si…io ci credo….e desidero con tutte le mie forze realizzarlo…

ma come ogni cosa questo richiede tempo, amore, dedizione…. altrimenti non è e non sarà un sogno…

sarebbe soltanto una chimera e un’utopia….e questo mi farebbe solo disperdere forze inutilmente…

per questo motivo devo aver metodo, aver ordine nelle cose che faccio…

è l’unica via, l’unica strada…

spesso alcuni amici, non solo di quelli conosciuti qui, mi chiedono di scrivere di più, di inserire e aggiornare il blog più spesso…

e io invece mi ritrovo a chiedermi se ha senso scrivere per me su un blog, visto che richiede comunque tempo stare in rete…

la risposta che mi sono dato molte volte è sì, ha un senso…perché ho conosciuto delle persone splendide qui…non sono moltissime, ma sono veramente splendide…persone che mi hanno aiutato a crescere con quello che hanno lasciato scritto da me…persone con cui ho instaurato un’amicizia che va oltre lo schermo…

ma io inseguo un sogno…

ed è il motivo che mi impedisce di scrivere di più….

e so che le persone amiche mi comprendono e sanno aspettarmi…

di questo le ringrazio….

Dopodomani sarò dall’altro capo del mondo…

Un mondo rovesciato: lo vedo così….

Mondo in cui ciò che per noi è scontato, là non lo è…

Mondo che può mettere in crisi la nostra mentalità talvolta troppo chiusa e che si contorce su se stessa autogiustificandosi di molte cose…

Aspettami mondo…sto arrivando a prendere una boccata di aria nuova…

Suntree

 
 
 

Suscitato da un dialogo con Sand...

Post n°86 pubblicato il 28 Novembre 2009 da suntree

 

«Come un padre che insegna a suo figlio a nuotare nella corrente del fiume e che è diviso fra due sentimenti.
Perché da un lato se lo sostiene sempre e lo sostiene troppo il bambino si attaccherà e non imparerà mai a nuotare.
Ma anche se non lo sostiene al momento giusto questo bambino berrà un sorso cattivo
Così sono io quando insegno loro a nuotare nelle loro prove.
Anch’io sono diviso fra questi due sentimenti.
Perché se li sostengo sempre e li sostengo troppo
Non sapranno mai nuotare da soli.
Ma se io non li sostenessi proprio al momento giusto
Questi poveri bambini berrebbero forse un sorso cattivo
Tale è la difficoltà, talmente grande.
E tale è la duplicità stessa, la doppia faccia del problema.
Da un lato bisogna che facciano la loro salvezza da soli
è la regola.
Ed è formale. Altrimenti non sarebbe interessante. Non sarebbero uomini.
Ora io voglio che siano virili, che siano uomini e che guadagnino da soli
i loro speroni di cavaliere.
Dall’altro non bisogna che bevano un sorso cattivo
Avendo fatto un’immersione nell’ingratitudine del peccato

Tale è il mistero della libertà dell’uomo, dice Dio, e del mio governo su di lui e sulla sua libertà.
Se lo sostengo troppo, non è più libero. E se non lo sostengo abbastanza, va giù.
Se lo sostengo troppo, espongo la sua libertà, se non lo sostengo abbastanza, espongo la sua salvezza.
Due beni in un certo senso quasi ugualmente preziosi.
Perché questa salvezza ha un prezzo infinito.
Ma che cosa sarebbe una salvezza che non fosse libera.
Come potrebbe qualificarsi
Noi vogliamo che questa salvezza sia acquisita da lui stesso
da lui stesso uomo.
Sia procurata da lui stesso.
Venga in un certo senso da lui stesso. Tale è il segreto,
Tale è il mistero della libertà dell’uomo
tale è il prezzo che diamo alla libertà dell’uomo.
Perché io stesso sono libero, dice Dio, e ho creato l’uomo a mia immagine e somiglianza.
Tale è il mistero, tale è il segreto , tale è il prezzo
Di ogni libertà
La libertà di questa creatura è il più bel riflesso che c’è nel mondo della libertà del Creatore»

Charles Péguy, Il Mistero dei Santi Innocenti

 
 
 

La contesa e la pazienza

Post n°85 pubblicato il 27 Novembre 2009 da suntree

Non tentare di risolvere un affare difficile con la contesa, ma mediante ciò che ti promette la legge spirituale, cioè mediante pazienza, preghiera e speranza senza oscillazioni.

Marco l'asceta

 
 
 
 

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