Messaggi del 31/01/2019
Post n°220 pubblicato il 31 Gennaio 2019 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
Quando ero giovane (giovane davvero, intendo) andavo vestita come una bagascia. Lo dico senza offesa, provo anche un certo orgoglio, a volte, a riguardare alcune fotografie con minigonne raso–fica e cosce lunghe senza alcuna traccia di ritenzione idrica (beati i 20 anni). Usavo tacchi alti, scollature, vestiti aderenti anche se ero quella che oggi si definirebbe “curvy“. Non avevo un corpo perfetto, ma avevo un corpo erotico (ce l’ho ancora), lo sapevo e lo ostentavo. Alla base di ciò, però, c’era anche – paradossalmente – il fatto che ero insicura del mio aspetto, per via dei miei kg in eccesso. Mi pesava troppo il culo per fare un po’ di sport, ma avevo bisogno di sentirmi sensuale, e voluta. Fisicamente. Una volta, mentre preparavo la valigia per andare in vacanza a Ibiza (ero già nella mia fase universitaria), mia madre s’allibì per un microscopico vestito cortissimo (praticamente una maglia), con profondissima scollatura sulla schiena, che avrei indossato. Mi guardò, incredula, e mi disse: “Ma non ti dà fastidio che gli uomini ti guardino così?”. Io la snobbai, come facevo ogni volta che mi segnalava che andavo in giro con il “copriculo” e non ebbi il coraggio di dirle la verità: a me piaceva che gli uomini mi guardassero così. Io avevo bisogno di essere guardata così, perché quegli sguardi avrebbero annullato il disgusto che, di base, provavo per il mio corpo non conforme, per quella fisicità adulta nell’età di una ragazzina, per quelle protuberanze che avevo sul ventre, o sulle cosce, o sulle chiappe. Negli anni a seguire, tra internet, chat e social, non saprei contare il numero di materiali più o meno erotici che ho inviato nell’etere ad amanti, presunti tali, sconosciuti. Perché l’ho fatto? Perché ero zoccola, potrebbe essere una risposta valida. Ma anche perché, ancora e sempre, in forme diverse e definitivamente uguali, avevo bisogno di trovare all’esterno un’accettazione che non mi apparteneva. Mi servivano le erezioni ignote, per sopportare i miei difetti. Per sentirmi accettabile. Per rassicurare me stessa: ero figa abbastanza. Fonte "Memoria Di Una Vagina" |
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