Post n°372 pubblicato il 08 Dicembre 2024 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
Fallo. Indossa quel vestito troppo stretto. Sciogli i capelli. Alzati e balla. Trova ragioni per ridere. Fai l'am0re. Crea qualcosa di bello. Parla. Riconosci il tuo valore. Non scusarti più per la tua magia e smetti di nascondere la tua luce. Amati. Perdonati. Fai spazio all'imprevisto. Smetti di aspettare il momento giusto, fallo ora. Ignora quello che la gente pensa di te. Perchè alla fine sarai tu a dover rispondere per tutte le cose che non hai detto, le persone che non hai amato, le cose che non hai fatto ed i luoghi dove non sei andato. Fallo, adesso. Brooke Hampton |
Post n°371 pubblicato il 03 Dicembre 2024 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
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Post n°370 pubblicato il 28 Agosto 2024 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
Il desiderio sessuale, quando è reciproco, dà vita a un complotto di due persone contro il resto dei complotti in atto nell’universo. È una cospirazione a due. Il piano è offrire all'altro una possibilità di respiro in mezzo al dolore del mondo. Non la felicità, ma una sorta di sospensione fisica davanti all’enorme responsabilità dei corpi nei confronti del dolore. In ogni desiderio c’è tanta compassione quanto appetito. Entrambe le cose si complementano. Il desiderio è inconcepibile senza la ferita. Chi vive senza ferite, vive anche senza desiderio. Il desiderio si propone di proteggere il corpo desiderato dalla tragedia che lo raffigura, e ancor di più, si sente in grado di farlo. La cospirazione consiste nel creare insieme uno spazio, un luogo, necessariamente temporale, per esimersi dalla ferita inguaribile della carne. Questo luogo è l'interno dell’altro corpo. I cospiratori si perdono, ciascuno dentro dell’altro, dove nessuno potrà mai scovarli. Il desiderio è uno scambio di nascondigli. John Berger |
Post n°369 pubblicato il 26 Luglio 2024 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
Quando Socrate dice «so di non sapere», non nega l'esistenza della verità (come avevano fatto i sofisti) ma ne incita la ricerca. E come se dicesse: «Guagliù, la verità esiste, anche se io non la conosco; però, siccome non posso credere che uno che l'ha conosciuta non ne tenga conto, penso che sia indispensabile raggiungere la "conoscenza". Solo così, infatti, potremo sapere con sicurezza da che parte sta il Bene». Cerchiamo adesso di descrivere la mente umana come deve essersela immaginata Socrate: al centro un enorme cumulo di erbaccia e sotto di esso, ben nascosta, la verità, ovvero la giusta valutazione dei comportamenti, il «senso delle cose». Che fare, si chiede Socrate, per giungere alla conoscenza? Innanzitutto liberarsi dell'erbaccia e poi tirar fuori la verità. C'è chi s'innamora di Sofia Loren, chi di Marx, e chi per tutta la vita porta fiori sulla tomba di Rodolfo Valentino. lo ho capito che il grande amore della mia vita è Socrate. Luciano De Crescenzo |
Post n°368 pubblicato il 04 Aprile 2024 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
Oggi ho imparato che bisogna lasciare che la vita ci spettini, perciò ho deciso di vivere la vita con maggiore intensità. Il mondo è pazzo, decisamente pazzo... Le cose buone, ingrassano. Le cose belle, costano. Il sole che ti illumina il viso, fa venire le rughe. E tutte le cose veramente belle di questa vita spettinano... -Ridere a crepapelle, spettina -Viaggiare, volare, correre, tuffarti in mare, spettina. -Baciare la persona che ami, spettina. -Cantare fino a restare senza fiato, spettina. -Giocare, spettina. -Ballare fino a farti venire il dubbio se sia stata una buona idea metterti i tacchi alti stanotte, ti lascia i capelli irriconoscibili. Quindi ogni volta che ci vedremo avrò i capelli spettinati... Tuttavia, non dubitare che io stia vivendo il momento più felice della mia vita.E' la legge della vita: sarà sempre più spettinata la donna che sceglie il primo vagoncino sulle montagne russe di quella che sceglie di non salire... Può essere che mi senta tentata di essere una donna impeccabile, pettinata ed elegante dentro e fuori. Questo mondo esige bella presenza: pettinati, mettiti, compra, corri, dimagrisci, mangia bene, cammina diritta, sii seria... Forse dovrei seguire le istruzioni però...quando mi ordineranno di essere felice? Forse non si rendono conto che per risplendere di bellezza mi devo sentire bella..la persona più bella che possa essere! L'unica cosa che importa è che quando mi guardo allo specchio, veda la donna che voglio essere. Perciò una raccomandazione a tutte le donne: Abbandonati, mangia le cose più buone, bacia, abbraccia, balla, innamorati, rilassati, viaggia, salta, vai a dormire tardi, alzati presto, corri, vola, canta, fatti bella, mettiti comoda, ammira il paesaggio e... soprattutto... lascia che la vita ti spettini! Il peggio che può succederti è che, sorridendo di fronte allo specchio, tu debba pettinarti di nuovo! Carrie Bradshaw |
Post n°367 pubblicato il 03 Aprile 2024 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
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Post n°366 pubblicato il 21 Gennaio 2024 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
1) Si sappia che l'effetto sorpresa è sgradito, a meno che non sia il primo di aprile o siate certi che sia monca e muta, quindi impossibilitata a chiedervelo esplicitamente. L'invio deve essere circostanziato e pianificato, ricordate la cosa del "Mi devi prendere la mente”? Ormai è diventata condizione sine qua non. 2) Assolutamente no all'effetto nudo con i calzini: nè al polpaccio, né con i fantasmini, tanto meno di spugna corti alla caviglia: a meno che non siate John Holmes redivivo e una rievocazione del porno anni '70. 3) Assicuratevi che l'erezione sia esemplare e impeccabile: sbandamenti a destra o a manca risultano deprimenti e provocano l'effetto labirintite. 4) La mutanda abbassata uccide gli ovuli e il normale flusso ormonale. Se proprio necessario assicuratevi almeno che il fondo sia "asciutto" e, soprattutto, evitate il bianco. 5) Da evitare le foto in bagno da seduti: da l'impressione che sia un diversivo o un rimedio alla stitichezza. 6) Curate l'impugnatura oltre la spada, anche il guerriero ha il suo valore. 7) L''effetto pollo spelacchiato sa di porno-divo e di esibizionismo seriale, meglio una vegetazione curata. 8 ) No alle canottiere a costine e magliette della salute, a meno che non siate febbricitanti. Le macchie di unto e di salsa sono sempre in agguato. 9) Evitate inquadrature dal basso e oggetti di grosse dimensioni nelle vicinanze, le donne sono furbe e hanno una mente matematica, tendono a fare le proporzioni e sanno benissimo che le foto dal basso “ingrassano”. 10) Seppur il vostro sogno è il triangolo, evitate di mandarlo anche all'amica del cuore, avrà comunque modo e motivo di vederlo nei giorni successivi. Evasioni dell'Anima |
Post n°365 pubblicato il 06 Gennaio 2024 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
Cari stronzi, Franco Arminio |
Post n°364 pubblicato il 28 Dicembre 2023 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
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Post n°363 pubblicato il 22 Settembre 2023 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
Ai sogni, ai sognatori e agli audaci |
Post n°362 pubblicato il 14 Agosto 2023 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
Chi ha visto il proprio sangue e ha sentito i denti scricchiolare sotto i pugni, chi è stato messo a terra e schiacciato dall'avversario e, umiliato, non si è perso d'animo, chi si è rialzato più fiero, dopo ogni caduta, va a combattere con buone speranze di vittoria. Quindi, per continuare con questo paragone, molte volte ormai hai subito l'assalto del destino; tu, però non ti sei arreso, ma sei balzato in piedi e hai resistito con maggior fermezza: il valore, quando è sfidato, si moltiplica. Seneca |
Post n°361 pubblicato il 19 Maggio 2023 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
Mi sono seduta dalla parte del torto solo perché non c'era più posto. Nessuno pertanto era al posto giusto. Da lì ho visto pagliacci seduti al posto del re, la superbia seduta al posto dell' umiltà e la sensibilità seduta tra i posti comuni. I sensibili erano contenti di occupare quella sedia speravano di sentire tutto meno o di non sentirlo proprio. Pensavano di essere guariti dal male della sensibilità. Di non sentire più l 'anima crivellata, il cuore battere all' impazzata e il cervello arrovellarsi per ciò che altri neanche vedono. E gli insensibili si proclamavano sensibili pur non conoscendo la profondità del dolore. Tutti eravamo seduti ad aspettare, tutti sapevamo di occupare dei posti che non corrispondevano al vero. Gli oratori parlavano pur non conoscendo il significato delle parole. Chi inseguiva le etichette si professava libero pur restando ingabbiato da preconcetti e pregiudizi, ancorato dal partito preso. Chi amava diceva di non amare per paura di perdere l'amore e chi non amava giurava amore eterno. Chi tradiva negava e dall'altra parte si girava continuando ad urlare. Perché i traditori e i bugiardi più urlano più vogliono ragione. Il silenzio è dei forti. Sedevano gli ipocriti al posto dei sinceri e con la mano al petto giuravano un po' agli uni e un po' agli altri detorcendo la realtà, mentre i sinceri seduti tra gli ipocriti impazzivano di verità e con occhi sgranati imploravano pietà. Parlo' allora la coscienza : Il posto che occupi è dentro il tuo cuore, lì trovati, abbracciati e qualunque sedia ti daranno tu accomodati. E non importa chi sarai per gli altri, ma chi sei per te. Solo tu conosci il peso del tuo cuore, l'onestà nel trattarlo e la spiritualità di viverlo. Quelli senza coscienza rimasero in piedi, trovando un difetto per ogni sedia. Rosanna Badalamenti |
Post n°360 pubblicato il 02 Aprile 2023 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
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Post n°359 pubblicato il 15 Gennaio 2023 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
Il culo, che meraviglia. E' tutto un sorriso, non è mai tragico. Non gli importa cosa c'é sul davanti del corpo. Il culo si basta. Esiste dell'altro? Chissà, forse i seni. Mah! - sussurra il culo - quei marmocchi ne hanno ancora di cose da imparare. Il culo sono due lune gemelle in tondo dondolio. Va da solo con cadenza elegante, nel miracolo d'essere due in uno, pienamente. Il culo si diverte per conto suo. E ama. A letto si agita. Montagne s'innalzano, scendono. Onde che battono su una spiaggia infinita. Eccolo che sorride il culo. E' felice nella carezza di essere e ondeggiare. Sfere armoniose sul caos. Il culo è il culo, fuori misura. Carlos Drummond De Andrade |
Post n°358 pubblicato il 16 Novembre 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
Quando ero piccolo adoravo il circo, mi piacevano soprattutto gli animali. Ero attirato in particolar modo dall’elefante che, come scoprii più tardi, era l’animale preferito di tanti altri bambini. Durante lo spettacolo quel bestione faceva sfoggio di un peso, una dimensione e una forza davvero fuori dal comune… Ma dopo il suo numero, e fino a un momento prima di entrare in scena, l’elefante era sempre legato a un paletto conficcato nel suolo, con una catena che gli imprigionava una delle zampe. Eppure il paletto era un minuscolo pezzo di legno piantato nel terreno soltanto per pochi centimetri. E anche se la catena era grossa e forte, mi pareva ovvio che un animale in grado di sradicare un albero potesse liberarsi facilmente di quel paletto e fuggire. Era davvero un bel mistero. Che cosa lo teneva legato, allora? Perché non scappava? Quando avevo cinque o sei anni nutrivo ancora fiducia nella saggezza dei grandi. Allora chiesi a un maestro, a un padre o a uno zio di risolvere il mistero dell’elefante. Qualcuno di loro mi spiegò che l’elefante non scappava perché era ammaestrato. Allora posi la domanda ovvia: «Se è ammaestrato, perché lo incatenano?». Non ricordo di avere ricevuto alcuna risposta coerente. Con il passare del tempo dimenticai il mistero dell’elefante e del paletto, e ci pensavo soltanto quando mi imbattevo in altre persone che si erano poste la stessa domanda. Per mia fortuna, qualche anno fa ho scoperto che qualcuno era stato abbastanza saggio da trovare la risposta giusta: L’elefante del circo non scappa perché è stato legato a un paletto simile fin da quando era molto, molto piccolo. Chiusi gli occhi e immaginai l’elefantino indifeso appena nato, legato al paletto. Sono sicuro che, in quel momento, l’elefantino provò a spingere, a tirare e sudava nel tentativo di liberarsi. Ma nonostante gli sforzi non ci riusciva perché quel paletto era troppo saldo per lui. Lo vedevo addormentarsi sfinito, e il giorno dopo provarci di nuovo, e così il giorno dopo e quello dopo ancora… Finché un giorno, un giorno terribile per la sua storia, l’animale accettò l’impotenza rassegnandosi al proprio destino. L’elefante enorme e possente che vediamo al circo non scappa perché, poveretto, crede di non poterlo fare. Reca impresso il ricordo dell’impotenza sperimentata subito dopo la nascita. E il brutto è che non è mai più ritornato seriamente su quel ricordo. E non ha mai più messo alla prova la sua forza, mai più… A volte viviamo anche noi come l’elefante pensando che non possiamo fare un sacco di cose semplicemente perché una volta, un po’ di tempo fa ci avevamo provato ed avevamo fallito, ed allora sulla pelle abbiamo inciso “non posso, non posso e non potrò mai”. Se vuoi, puoi! “Lascia che ti racconti" di Jorge Bucay |
Post n°357 pubblicato il 09 Novembre 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
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Post n°356 pubblicato il 21 Ottobre 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
C'è un solo modo per capire in che direzione andare. Devi seguire la tua 'paura'. Essa ti mostrerà la via. Fuggire da ciò che t'impaurisce è un modo per perdere il cammino: così facendo ti allontani sempre più da ciò che stai cercando. Se hai timore di affrontare quella persona o quella situazione, si trova proprio lì il nodo da sciogliere. Quel nodo che se riconosciuto e affrontato ti donerà le chiavi della libertà. D'ora in poi, quindi, quando avvertirai paura, fastidio, irritazione e preoccupazione non fuggire. Rimani in ascolto di ciò che provi. E con coraggio addentrati a scoprire il tesoro nascosto nel tuo malessere. I tesori più preziosi vengono custoditi dal drago più terribile. Per raggiungere i tesori, bisogna andare dal drago e baciarlo. Bert Hellinger. |
Post n°355 pubblicato il 12 Ottobre 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
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Post n°354 pubblicato il 06 Settembre 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
Un amante … beh … chiedete alle camere d’albergo … ai vicoli fuori mano … ai portieri di notte … ai treni o ai taxi presi per raggiungere un luogo dimenticato da Dio. Chiedete ai letti sfatti … alle donne addette alle pulizie che trovano i preservativi usati. Chiedete a chi nei corridoi ha sentito ridere. A chi ha visto le lacrime degli addii o degli arrivederci. Chiedete ai cigolii delle molle del letto o a quel ristorantino dove si è fatta la follia di andare una volta a cena o a pranzo fuori per gioco. Chiedete agli ascensori in cui qualcuno si è specchiato per controllare se tutto fosse in ordine per l’appuntamento. Chiedete ai muri di alcune case che hanno visto uomini e donne piangere e sentirsi in colpa. Chiedete ai “Dio mio … che sto facendo ?” per poi capire che si aveva solo bisogno di sentirsi vivi e di sognare e di vibrare. Chiedete alle valigie fatte e disfatte. Alle scrivanie degli uffici. Agli orologi che in quegli incontri avevano il tempo contato. Chiedete. Chiedete degli amanti che era solo sesso e piacere e di quelli che poi si è provata quella scintilla in più. Chiedete quanto amore serve ed è esistito o esiste in quella scintilla. Oppure quanto piacere ed eroticità negli incontri di soli corpi. Chiedete cosa sia un amante a chi lo è stato in un modo o nell’altro. Chiedete a chi forse non stirava camicie e non poteva preparare la cena ma era più presente di un marito o una moglie. Chiedete ai telefoni e alle chiamate di nascosto. Chiedete al Natale o ai giorni di compleanno non vissuti. Chiedete alla pazienza. Chiedete ai sorrisi stampati sul volto e alla semplicità di momenti rubati alla realtà. Cosa è un amante … ? Ecco è qualcuno che seppur costretto al silenzio spesso oltre al sesso prova a costruire un paio di ali all’altro per farlo volare … ancora … |
Post n°353 pubblicato il 02 Settembre 2022 da AVV_PORFIRIORUBIROSA
L'amore da una parte sola non basta, Giò. Le tue sono fantasie da masochista. Non si regala l'anima a chi non è disposto a regalare la sua. Chi non fa regali, non apprezza i regali. Tu cerchi Iddio in terra, e sei disposta a qualsiasi menzogna pur di inventarlo. Ma Iddio non si inventa e neppure l'amore. L'amore è un dialogo, non un monologo. Oriana Fallaci |
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