Turbine Interno

UNA TURBINE CIRCONDATA DA PAZZI

Scusate se ultimamente sto scrivendo poco. Ieri sono iniziate le lezioni per la specialistica. Un' aula piccolissima composta da sole tre file di banchi. Eravamo in 7 a seguire. Oggi siamo diventati 11.
Diciamo che è una cosa abbastanza insolita per chi era abituata a seguire corsi con 300 persone in aule ampissime. Qui sembra di essere in famiglia, anche per quanto riguarda il rapporto con il prof.
Staremo a vedere come sarà all' esame, che già girano voci poco belle sul suo conto, anche se a vederlo sembra simpatico e disponibile. Ma si sa: l' apparenza inganna.

In questi giorni sto un po' riflettendo sulle persone che mi circondano. Ieri, parlando con una persona sul comportamento di Fabio, mi è stato fatto notare che mi circondo di gente che di normale non ha nulla, e oggi, me lo ha detto pure Vale. Più che altro non è che mi circondo, è che sono circondata. Il che è diverso .

In sintesi, Fabio è l' amico di J. che a sua volta è amico di frà. Io lo ho conosciuto in qualche uscita. Ci siamo scambiati i contatti di fb, e poi di msn. E' la classica persona che in gruppo sembra idiota, ma se lo prendi da solo, riesce a fare discorsi anche seri. Visto che lavora sempre, non ci raggiunge praticamente mai, e infatti è da questa estate che non lo vedo. E' nato un rapporto molto goliardico. Ci prendiamo sempre in giro, e a me piace sta cosa. Solo che a volte non si regola.
Poi non lo so. Secondo me, sta cercando di farmi ingelosire. Quando esce fuori qualcuna che conosco e che gli piace, mi chiama con il nome della persona in questione.
Per dire, sul mio profilo di fb, ha cominciato a fare il provolone con Simona. La sera mi contatta su msn e mi dice:
- simona tvb . Oh! Perchè non me la fai conoscere? è proprio bona.
- è fidanzata.
- e allora? sti cazzi.
- ma non la vedo dal secondo superiore!
- ecco lo sapevo.
- cosa sapevi?
- che sei inutile. Che non mi presenti mai nessuna.

Ecco. So che stava scherzando, però insomma, dire ad una persona che è inutile è un bel po' pesante. Soprattutto perchè già me lo aveva detto C. Glielo ho fatto notare.
- madonna ma ti offendi subito.
- non mi sono offesa. Sto riflettendo, visto che non sei l' unico che me lo ha detto.
- eh magari allora c' è un motivo. ahahah. Vabbè ciao
- ma sei isterico?  - poi ho pensato di verificare il suo interesse per Simona, per vedere fin dove si sarebbe spinto - vuoi che le dica qualcosa?
- No. Chi se la beve.

Cioè, ha fatto tutto il casino prima, e poi quando le cose si stavano concretizzando, si tira indietro. bah. A volte vorrei essere in grado di entrare nella mente della gente e capire cosa c' è dentro.
Poi, mi ritrovo a farci dei discorsi in cui mi incavolo come una matta, perchè è troppo cinico.
Comincia con i suoi soliti discorsi sul fatto che non ci si può fidare di nessuno, che le donne ti venderebbero per un tipo che ha più soldi ecc... Che io mi domando e dico: ma se uno ha sta concezione dell' universo femminile, come possono piacergli le donne? Come può pensare un giorno di fidanzarsi?
Quando mi fa questi raggionamenti divento una iena.

Per fortuna che poi ci pensa 600 km a tirarmi su, con le sue frasi. La sua presenza mi dà speranza. La speranza che nel mondo non tutto è perduto. Che a volte a sentire i discorsi di Fabio e di V. c' è da strapparsi i capelli e diventare eremiti!!
Se n' è uscito con un:
- ti voglio bene.
- davvero? ho fatto qualcosa?
- no, a parte esistere.
Il che, mi ha riempito il cuore. Ci voleva proprio dopo il secondo "sei inutile" della mia vita .

Per quanto riguarda oggi, ho rischiato di andarmi a schiantare contro un furgoncino. A parte le numerose persone schivate che quando attraversano la strada guardano solo dall' altra corsia se arriva qualcuno.
Stavo dietro al furgoncino che stava per essere superato da un ragazzo in motorino sulla sinistra, quando una macchina che si trovava sull' estrema destra della carreggiata, così, all' improvviso taglia la strada ai due per fare inversione ad U. Il furgoncino ha inchiodato, quello con il motorino, non so come, è riuscito a non prendere la macchina ed io ho cominciato a frenare pensando "ecco... ora faccio il botto, ora faccio il botto". Invece, per fortuna mi sono fermata in tempo. Il tipo sull' automobile tranquillo se ne stava andando nell' altra direzione. Gli ho suonato urlando a squarciagola una tipica espressione romana, seguita a ruota dall' altro motociclista (vediamo se indovinate cosa gli abbiamo detto ). Quello del furgoncino ancora si doveva riprendere, e ci guardava incredulo. Ma pure io, ho smesso di tremare dopo un bel po' di metri .

DISCORSI

Ieri siamo andati in un pub a ladispoli. La sottoscritta ha preso la macchina e ha avuto la sfortuna di dare un passaggio a V. ed Emiliano.
V. non faceva altro che prendermi in giro invitandomi a spingere di più il piede sull' accelleratore e spiegandomi che nel tratto in cui ero, non c' erano autovelox, ma che cominciavano dopo. Io che gli spiegavo che ormai ho l' abbonamento con la municipale, e che di sicuro riescono a trovare il modo di farmi la multa anche dove non ci sono gli autovelox. Emiliano dietro che rideva ai nostri diverbi stile "casa vianello".
Arriviamo sotto casa del Capo. Lui sale con me, frà in un altra macchina. Visto che lui sapeva dove era il pub, io aprivo la fila. E prendermi in giro, ci si è messo pure lui:
- ecco, a 200 m c' è un segnale con la scritta stop. Vuol dire che devi fermarti.
- lo soooooo

Il tutto mentre V. schiacciava sul mio clacson o mi azionava i tergicristalli. Ad un certo punto non ci ho capito più nulla e non riuscivo più a spegnerli, ma li ho fatti andare più veloci. Vabbè, ovviamente stavamo procedendo in una stradina isolata in cui non c' era nessuno. Non è che i miei amici siano degli idioti totali.
Eravano in 11. Ad un certo punto, è uscito fuori il discorso "andare via di casa". Incredibile ma vero, c' era una tipa che a 28 anni diceva che lei andare a vivere da sola non ci sarebbe andata.
lei: Ma poi che fai? Con chi parli?
io: vabbè ma che vuol dire. Se è quello il problema, alzi la cornetta e telefoni a tua madre, oppure la vai a trovare.
lei: ma non è la stessa cosa.
V: ma tu pensi di rimanere fino a 35 anni a casa dei tuoi? Ma come fai? Ma io sento la voglia di indipendenza.
lei: ma quella ce l' ho già.
V: ma a volte uno vorrebbe stare solo.
lei. beh, mi chiudo in camera e sto sola. Io ci sto bene a casa. Andrei via solo se ci fosse un altro insieme a me.
V: scusa è, ma se non trovi nessuno che fai? Fino a 35- 40 anni stai con mamma e papà?

Sinceramente sono rimasta un po' perplessa. Voglio dire, io se avessi la possibilità economica me ne andrei via di qui. Primo: non voglio minimamente pesare sulle spalle dei miei, secondo: uno prima o poi dovrà pure staccarsi! Sarà che io a volte mi sento davvero troppo imprigionata. Mi sembra di fare le scelte più per loro che per me. Magari mi farei condizionare di meno se vivessi da sola.

Che poi sinceramente stare da sola non mi spaventa affatto. Sarà che ci so stare bene con me stessa. Io non mi annoio.
Però forse hanno ragione a dire che gli italiani sono mammoni. Se c' è gente che a 28 anni la pensa così...

LOGICA RAZIONALE

Ti può capitare di conoscere una persona completamente diversa da te, e che ti attrae proprio per questo. Ti piace il suo modo di vedere le cose totalmente opposto al tuo. Il bianco e il nero.
Ti senti talmente attratto da ciò che è diverso dal tuo mondo, che ti piace parlarci. Ti piace vedere come la pensa su certi argomenti. In altri si va a finire inevitabilmente con il discutere, però non è quello l' importante.
L' importante è che tu sei una persona al 100% razionale. Che valuti le situazioni un po' come Ben Stiller in quel film " e poi c' è polly" che hanno trasmesso ieri. Tu sei una sorta di agente assicurativo che valuta i rischi dei rapporti. Attento a non farti fregare da nessuno. Il tuo motto è: minimizzare la sofferenza.
La persona che hai conosciuto, invece è l' istinto puro. E questo ti sconvolge. Ti sconvolge perchè tu vorresti essere un po' come lei, però ti rendi conto di essere limitato. Sai che chi nasce tondo non potrà mai morire quadrato, e questo un po' ti fa venire rabbia. Ce l' hai con te stesso, perchè forse questo tuo modo di essere non ti farà mai provare ciò di cui sei alla ricerca.
D' altra parte, i sentimenti forti li puoi provare solo se ti metti totalmente in gioco, e tu questo non lo hai mai fatto. Siamo sicuri che riuscirai a farlo?

Forse hai bisogno della vicinanza di quella persona, perchè potrebbe farti da guida. Potrebbe farti conoscere tanti aspetti della vita, che tu magari ignoravi, concentrato com' eri a pensare al perchè le cose non vanno come vorresti, invece di esser contento per quello che hai potuto vivere oggi, in questo momento.

E' per questo che decidi di abbandonarti a quella persona. Cerchi di assorbire il suo modo di vedere le cose, che te tanto criticavi prima. Quanto è durato? Il tempo di starci a contatto. Quando ritorni alla quotidianità, ritorni anche nel tuo mondo, e cominciano a venire mille dubbi su ciò che hai fatto.
Ti sei lasciato andare, sei stato bene, d' accordo, ma ora? Ora non hai nulla. Il tuo lato razionale tende a valutare i pro e i contro del tuo comportamento, e dal momento che tra te e quella persona non è cambiato nulla, il bilancio non può essere che negativo. Sei ritornato a fare i tuoi soliti schemetti. Se non raggiungi quello che ritieni il risultato più importante, automaticamente viene annullato anche tutto ciò di positivo contenuto nei passi fatti in quella direzione.

In fondo, lo sapevi che non sarebbe potuto cambiare nulla. Anzi, mentre ti sei avvicinato al tuo polo opposto, contemporaneamente all' attrazione, hai sentito anche una forza che ti respingeva nel verso opposto. Era la consapevolezza che non avrebbe funzionato. Principalmente per la diversità di caratteri, ma non è da meno neanche la distanza.
D' altra parte, anche l' altra persona ti ha fatto capire che una storia a distanza non ha intenzione di farla. E neanche tu lo vuoi. Sei stanco.

Poi, accade che, lei, l' altra persona ti specifichi che in realtà la farebbe pure una storia a distanza, ma non con te. Scopri che probabilmente se incontrasse un altro tuo concittadino, e ci fosse la stessa passione che vi lega, lei sarebbe anche disposta a sacrificarsi. L' importante è che il tuo concittadino non sia come te.
Perchè, diciamoci la verità, tu non sei un granchè.
- sei troppo razionale. Lei non riuscirebbe a stare con uno come te, perchè sa perfettamente che se non c' è stata una storia tra di voi, è solo perchè tu non sei istintivo come lei. Se solo fossi stato come lei, di sicuro avreste vissuto più momenti felici insieme. La durata non è dato saperla, ma questo è un dettaglio, se poi avreste potuto toccare il cielo con un dito, no?
- sei troppo insicuro. Anche lei lo è, e forse avrebbe bisogno di qualcuno che le dia certezze piuttosto che di uno che non fa altro che aumentargliele non esponendosi mai.
- sei troppo attaccato alla tua famiglia. Non hai ancora imparato a vivere, in fondo. Per quanto lei possa consigliarti di fregartene, e decidere senza stare a pensare agli altri, tu non hai imparato. Forse rimarrai sempre una vittima. Non sei capace di importi, sei il tipico bambino ubbidiente.

E sai qual è il fatto? Che tutto questo ti ha portato a perdere il treno. Ora è troppo tardi. Il mondo non sta ad aspettare i tuoi tempi. Lei se ne è andata. Ora pensa ad un altro, che, ironia della sorte è più piccolo di te e ha più problemi di te con la famiglia. Però magari lui non è attaccato, e questo non è poco!!
Ma forse, sei polemico solo perchè ti brucia tutto questo. Ti brucia il dover sentirti dire che se le cose non sono andate per il verso giusto è perchè sei fatto male. Che se eri diverso, sicuro non sarebbero andate così. Ti brucia che lei non ti aspetti, e ti rinfacci di aver perso un treno, perchè qualcosa dentro di te, dice che se davvero ci teneva, quel treno non sarebbe partito.
Che si parla sempre di sentimenti, ma poi nessuno sa cosa siano in realtà. Neanche te lo sai, perchè pensi a queste cose, ma poi non sai se ti saresti sbloccato veramente. E alla fine non puoi pretendere che la gente stia ad aspettare te in eterno.

La verità è che nessuno sa cosa sarebbe potuto accadere se le variabili fossero state diverse. E pensare, anche solo minimamente, che la vita non vissuta sia una tua responsabilità è una probabilità troppo forte da sopportare.  E' meglio pensare, invece, che in ogni modo non avrebbe funzionato. E che quindi non dovresti neanche pentirti di non aver dato inizio ad un qualcosa che non sarebbe durato a lungo... alla fine, la tua logica razionale ti fa dormire sonni tranquilli. Non è poi così negativa come lei vuole farti credere, dopotutto.

FINALMENTE

Che giornatina ragazzi.
Oggi sono andata in uni per vedere se fossero usciti i risultato dell' assemblea che hanno fatto per approvare i tirocini. Senza di quell' approvazione non potevo consegnare la domanda definitiva per la laurea che ha scadenza la fine di questo mese. Arrivo in facoltà, e in bacheca c' erano ancora i tirocini approvati a giugno.
Stanca di questa situazione che andava avanti ormai da un bel po' di giorni, mi viene in mente di chiamare all' ufficio della segreteria da dove mi avevano avvisata a luglio che mancava quel credito lì. Mi risponde la solita signora, le rispiego la mia situazione, ed effettivamente comprende che non mi trovo in una posizione facile. Mi dice che farà delle pressioni per sapere delle cose e che mi richiamerà.
Questo alle 9.30. Decido di rimanere all' uni, così da andare subito a consegnare la domanda definitiva che mi ero portata dietro, in caso di risposta positiva.
Aspetto, aspetto, aspetto... alle 13 arriva la mia amica che doveva fare un esame. La signora della segreteria non chiama.
Proviamo a riguardare la bacheca. SORPRESA! Hanno messo i risultati.
- ammessa - fa vale che aveva chiesto l' approvazione insieme a me.
- pure io?- le domando
- aspetta che non ho visto. Ehm... turbine... non ci sei
- come non ci sono ???
Mi precipito sulla bacheca. No. Il mio nome non c' era proprio sulla lista. Cambio letteralmente faccia.
- dai turbine... magari si sono sbagliati. Non è possibile che hanno accettato me e non te. Chiama quella della segreteria.
Chiamo.
- pronto turbine?
- si sono io...
- guarda non ti ho chiamato perchè sto aspettando una risposta da una professoressa, ma non riesco a rintracciarla.
- si. Volevo dirle che io sono ancora qui in uni. Hanno pubblicato le approvazioni
- ah! Quindi tutto risolto
- ehm no. Io non ci sono, però c' è la mia amica che si trovava nella mia stessa situazione.
- ma avevate consegnato i moduli insieme?
- si, e avevamo fatto la stessa attività nello stesso periodo.
- stesso corso di laurea?
- si.
- allora facciamo così, io ora cerco di rintracciare la prof. Ti faccio sapere al massimo entro questa sera. Tu comunque domani devi venire assolutamente in segreteria a consegnare la domanda definitiva. Chiedi di me, ok?
- ok. La ringrazio.

- che ti ha detto turbine? - mi fa vale.
- che ora parla con la prof...
- e dai! Non ti preoccupare, si risolverà.
- che palle guarda!! Stiamo a settembre e io sto ancora con l' incertezza, ma ti rendi conto? Me lo fanno apposta ! 

Andiamo a mangiare. Poi, ci dirigiamo in aula computer per vedere le nuove lezioni che dovremmo seguire e, tanto per cambiare, ci sono dei corsi che si accavallano. Io vorrei sapere chi li programma sti orari!!! Senza contare che in alcuni casi ho lezione dalle 17 alle 19. Praticamente mi conviene dormire in università.

Stiamo per andare via, quando mi squilla il cel. Rispondo:
- turbine?
- si.
- ho parlato con la prof. Dice che la tua domanda c' è e che l' hanno accettata, quindi non ti preoccupare. Passa domani a consegnare la domanda definitiva.
- grazie!!! Ma sulla domanda devo scrivere che nel portale dello studente il tirocinio ancora non risulta visto che lo hanno approvato ora?
- No. Non scriverci nulla. Facciamo una cosa, ci penso io alla tua pratica che tanto già so tutto. ok?
- ah ok. La ringrazio davvero tanto !
- di niente

E così, a quanto pare, dopo una lunga odissea, sembrerebbe che le cose si stiano sistemando...

UNA MATTINATA BUTTATA

Stanotte non ho dormito molto. Sarà che avevo paura di non sentire la sveglia. Mi sono svegliata alle 7 per andare all' ospedale e fare quell' intervento di causticazione che mi avevano detto di fare ad agosto. L' appuntamento era alle 9, ma mi hanno chiamata alle 10.20. Sono entrata ed ho spiegato la situazione al dottore bello che mi aveva visitata il mese scorso.
- Bene. Chi ti ha visitato?
- Lei .
- ah perfetto. Vieni sdraiati qui che controlliamo. Ma ha continuato a sanguinarti il naso?
- no. E' dall' inizio di settembre che non sanguina più.
Mi sdraio sul lettino.
- cosa fai? Studi o lavori?
- studio. Ehm... la narice era questa
- si, ora controlliamo tutte e due.
Mi infila un coso metallico che faceva pure male tra l' altro.
- ah ecco. Forse qui c' è qualcosa, ma è poco. Io non la farei la causticazione.
Lo guardo indecisa se essere sollevata o meno.
- siamo sicuri? Voglio dire, quindi non serve?
- beh, guarda non ti sta più sanguinando, poi non mi sembra messo male. Non so. Io non lo farei, ma se vuoi soffrire possiamo anche farlo .
- no no!! E' che ecco... vorrei esser sicura che non mi capiti di nuovo.
- Guarda facciamo un patto: se ti accade un' altra volta vieni subito qui da me e la facciamo, ok?
- ok. Ma... insomma io avrei pagato. Ora che faccio?
- ah! Beh, ci scrivo che non l' hai fatta così scendi giù e ti fai rimborsare.
E l' infermiera assistente:
- pagherai solo la visita .
Che poi vorrei capire: visita di che? Mi ha infilato quel coso per non farmi fare nulla. Lo sapevo pure io che stavo bene adesso !! Morale della favola, di 37,31 euro, me ne sono stati restituiti solo 10,66. Mah!