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Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantita` di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra` deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

                                                                  K. kavafis

 

LA LUNA A CAPO SOUNION

 

 
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Post n°224 pubblicato il 28 Febbraio 2011 da serval.s

Theofilos

il genuino folk pittore

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 Nasce nel periodo 1867-1870 al isola di Lesvos. In giovane età ha mostrato particolare interesse per la pittura ottenendo le conoscenze di base da suo nonno, pittore di icone.

 

 

 

 
La vita era molto difficile per il giovane Theofilos, speso era deriso, perché indossava ancora la tradizionale foustanella (gonnella plissettata). Circa il 1897 si stabili nella città di Volos (nella grecia centrale), dove si esercitò nell’affrescare case e negozi della zona, ancora oggi sono conservati affreschi realizzati da lui.

 

 

  

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 Oltre alla sua attività pittorica, Theofilos era coinvolto nell’organizzazione di rappresentazioni teatrali dove si veste ed interpreta Alessandro il Grande, altre volte interpreta un eroe della rivoluzione greca con attrezzature e costumi inventati da lui, con i quali senza titubanza, si veste tutti i giorni.
Nel 1927 tornò a Mitilene, nonostante la derisione e le battute della popolazione, causate dal suo eccentrico abbigliamento, continua a dipingere su materiali poveri, come carta, legno e cartone, facendo inoltre murales in diversi villaggi per pochissimi soldi, di solito per un pasto e per il vino. I suoi soggetti erano sempre eroi e scene dalla rivoluzione greca del 1821 e icone dei santi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A  Mitilene, incontrò il celebre critico d'arte ed editore Stratis Eleftheriades, il quale viveva a Parigi.

 Grazie a Eleftheriades viene riconosciuto il valore dell'opera di Theofilos, però la visibilità internazionale è arrivata dopo la sua morte.  

 Theofilos cessò di vivere, molto povero, nel marzo 1934, probabilmente per avvelenamento da cibo.

Un anno dopo, le sue opere vengono esposte al Louvre,  il suo lavoro viene presentato, come di un genuino folk (naif) pittore Greco.
Con spese di Eleftheriades viene costruito a Lesbos  nel 1964 il Museo di Theofilos

 

Rigas e Korais sorreggono la Grecia

 
 
 
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