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Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantita` di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra` deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

                                                                  K. kavafis

 

LA LUNA A CAPO SOUNION

 

 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

 

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Post n°225 pubblicato il 08 Marzo 2011 da serval.s

L’assassina

 

Suo marito era partito per l'estero e da anni non dava segnali di vita.

Era rimasta sola, una vedova bianca a ventisette anni con una bambina da crescere e in più in un remoto paese al nord della grecia.

 il velo nero aveva coperto completamente la sua esistenza, era sola e doveva rimanere sola, perché il contesto lo chiedeva e in più doveva crescere la figlia.

Serra nel più nero silenzio la sua femminilità e scansa con mani e piedi la sua anima femmina per andare avanti, allora erano gli anni sessanta e il mondo era diverso.

Chiude nel più lugubre isolamento la sua entità e quando il calore del vulcano esistenziale bruciava le sue guance, quando la lupa ululava alla luna, usciva in silenzio nell’aia, attingeva un secchio d’acqua fredda dal pozzo e stringendo i denti se la rovesciava addosso, per spegnere il fuoco.

Ora la figlia è cresciuta e da quando si è sposata, la vedova sente l’odore di maschio, poi la notte quando i sospiri diventano urli, sente la sua pelle rabbrividire.

 Lei che non aveva guardato un maschio da quando era sparito suo marito, ora sente il languido respiro della sua anima sulla sua pelle e brucia dal desiderio, brucia come un vulcano da anni spento e si alza di notte, attinge l’acqua dal pozzo e se la versa addosso…… 

 

auguri a tutte le donne  

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Commenti al Post:
mpt2003
mpt2003 il 08/03/11 alle 08:03 via WEB
Che peccato che questo vulcano venga spento! a volte noi donne siamo proprio sciocche, non capiamo che siamo umane e che anche il vulcano ha bisogno di trovare sfogo....il nostro essere donne non è contrario all'essere madre , perchè non siamo solo quello, e la società, forse di più negli anni di cui tu parli(?), non ci aiuta in niente......quasi che fossimo oggetti e non soggetti. Grazie dell'augurio e del racconto ...entrambi fanno meditare. *_*....kalimera. mp
 
 
serval.s
serval.s il 10/03/11 alle 13:44 via WEB
ci sono tante testimonianze dell’epoca le quali raccontano lo stato della donna fino gli anni sessanta, nei remoti paesi della Grecia oppure nel sud d’Italia, come era la donna e come è diventata con il passare degli anni. La donna quando era un oggetto come dici te, quando era in proprietà dell’uomo, il quale sposava a volte contro la sua volontà e serviva per tutta la vita, la donna di quel periodo viveva per prendere cura della casa, per crescere i figli e aspettare il ritorno del marito che a volte dimenticava l’esistenza della sua famiglia. Le donne di quell’epoca, per loro grande sfortuna, lasciavano spegnere il vulcano dedicandosi totalmente in un’altra ideologia….kalimera
 
artemidemi
artemidemi il 08/03/11 alle 10:28 via WEB
mamma mia che tristezza questa donna, seppellirsi viva, quel tempo era la società, come ben dici, a dettare le regole per le donne, ora voglio sperare che le cose siano diverse, bella e molto triste questa canzone. Grazie per gli auguri, ciaoA
 
 
serval.s
serval.s il 10/03/11 alle 13:48 via WEB
era l'indiscreto occhio del paese e della società in genere che teneva la donna sotto torchio, erano perfino altre donne che sbarravano il passo alle giovani e non le lasciavano alzare la testa e guardare fuori dalla loro casa....kalimera
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 08/03/11 alle 14:36 via WEB
Che peccato ... Spesso bisogna spegnere il vulcano perchè non rest'altro, tanti doveri che poi non lasciano spazio ai desideri. Però se - come accaduto a lei - il vulcano torna vivo - dovrebbe essere vissuto e non spento di nuovo! Ciao serval, bellissimo post e grazie per gli auguri!
 
 
serval.s
serval.s il 10/03/11 alle 13:50 via WEB
il vulcano era tornato vivo con la vista del giovane uomo e marito della figlia, ma lei ha preferito spegnerlo di nuovo, però bisogna vedere se riuscirà a continuare a nascondere la sua femminilità e il fuoco che arde dentro...kalimera
 
   
eccomiqui4
eccomiqui4 il 12/03/11 alle 20:02 via WEB
Si vedrà .. speriamo che poi non sia un disastroso .. tsunami ...eheheh Buona domenica .. kalinikta
 
     
serval.s
serval.s il 13/03/11 alle 19:28 via WEB
no, la donna di quell'epoca e in questa situazione si seppelliva viva.....kalinikta
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 11/03/11 alle 22:54 via WEB
Al di là del dare libero sfogo alle tremende pulsioni dell'eros, trovo che sta donna, in fondo si priva di qualcosa di primordiale potenza, ma è cosciente di quello che fa! E' cosciente!! Credi che non ci siano persone che nel chiuso d'un convento non sentano divampare il fuoco nelle viscere? Se ti trovi a passare da Roma e vai nella Chiesa dove c'è il gruppoo marmoreo del Bernini craffigurante l'Estasi di S.Teresa d'Avila, prova a leggere quello che c'è scritto sul primo banco davanti all'altare... tratto dall’autobiografia della stessa Santa, e rabbrividirai, rabbrividirai!!! E' qualcosa di inesprimibile: il fuoco dell'Amore che si manifesta come terremoto dell'Eros ma vuole essere solo espressione sublime della potenza dello Spirito. Ti trascrivo le parole scritte, così ti puoi rendere conto. Leggiamo:
“ …«Un giorno mi apparve un angelo bello oltre ogni misura. . Gli vedevo nelle mani un lungo dardo d’oro, che sulla punta di ferro mi sembrava avere un po’ di fuoco. Pareva che me lo configgesse a più riprese nel cuore, così profondamente che mi giungeva fino alle viscere, e quando lo estraeva sembrava portarselo via lasciandomi tutta infiammata di grande amore di Dio. Il dolore della ferita era cosi vivo che mi faceva emettere dei gemiti, ma era cosi grande la dolcezza che mi infondeva questo enorme dolore, che non c’era da desiderarne la fine, né l’anima poteva appagarsi che di Dio. Non è un dolore fisico, ma spirituale, anche se il corpo non tralascia di parteciparvi un po’, anzi molto. È un idillio cosi soave quello che si svolge tra l’anima e Dio, che io supplico la divina bontà di farlo provare a chi pensasse che io mento…» (Santa Teresa d’Avila, Autobiografia, XXIX, 13)
_____La donna che hai tu descritto, non è un’assassina, ma è una che vince.
Ciao, amico mio! tt
 
 
serval.s
serval.s il 13/03/11 alle 19:25 via WEB
Non esiste paragonare tra una semplice donna e una santa, una sceglie di vivere una vita profana e l'altra sceglie la castità, abbandona il mondo per trovare una spiritualità superiore. Qui non si parla di spiritualità al contrario parlo di istinti animaleschi che una donna riesce a sopprimere ed eliminare, la donna diventa assassina perché viene costretta dalla società di quel tempo, diventa assassina perché si chiude in casa e piange il marito perduto, che perduto non è, diventa assassina perché non vive più come un essere umano, è la società che la costringe a restare chiusa in casa per far crescere i figli, ci sono testimonianze in cui una donna vedova degli anni cinquanta per sopravivere doveva sposare un fratello del marito e capisci benissimo il trattamento che doveva subire. Quel tempo le donne aspettavano il maschio per svegliare e far tremare l’anima femminile, si aspettava il maschio per far completare l’esistenza di una donna, tra le mani del marito la ragazza diventava donna e femmina. Una volta le donne quando si sposavano dovevano essere vergini, pensa, che dopo la prima notte di nozze la suocera doveva mostrare il lenzuolo macchiato di sangue in tutto il paese, la donna di allora doveva sottostare oltre al marito anche in tutta la sua famiglia e in più doveva portare anche una cospicua dote….dimmi se una donna del genere non è assassina, perché oltre la sua femminilità uccide anche la sua libertà…...kalinikta
 
   
trampolinotonante
trampolinotonante il 13/03/11 alle 20:54 via WEB
sono d'accordo in parte con quel che hai scritto nella tua risposta. La tua donna e Teresa d'Avila subiscono lo stesso trauma fisico-sentimentale ovvero la soppressione dell'EROS, della forza di questo elemento primigenio dell'Universo. L'una con il sottostare alla volontà perversa o meno di un altro e pertanto pur sottostando alla sua volontà è come non facesse nulla perchè non è corredato dalla sua volontà e dall'amore. L'altra lo sopprime coscientemente per un atto di estremo amore. In comune fra le due figure c'è la distruzione della forza primigenia. Chi ha detto che non è degno di santità anche l'atteggiamento della donna del post? Tu poni sta dona in preda alla libidine; tu anteponi la carnalità a tutta la sua spiritualità o desiderio di amore; tu ne fai una figura come la Lupa della novella di Giovanni Verga. ti lascio il link così la puoi leggere. http://www.homolaicus.com/letteratura/verga3.htm __Quindi , secondo me , se tu la chiamo assassina, riduci la sua valenza di donna come essere umano , simile all'uomo, mostrandoti un pò maschilista. Ti rammento che siamo noi ad aver reso la donna tale e non la donna per sua stessa natura. Assassino lo è anche l'uomo, verso se stesso. Potresti addurre a tua difesa le condizioni sociali in cui era inserita la figura femminile. Ma questo non dimostra nulla. Non sei tu o io o nessun altro a dover dire e provare ciò che la donna in quelle condizioni sente come disagio fisico e sentimentale, e questo perchè io considero la donna perfettamente ugual a me, a quel ch io sento e provo, nel bene e nel male! Perciò rifiuto in toto il termine " assassina"! Un caro saluto come al solito. Ti sarai accorto che nel mio post sulla bandiera ho inserito un rimando al tuo profilo e ad una riflessione ch ivi appare.. Penso non ti dispiaccia. Ciao tt
 
     
trampolinotonante
trampolinotonante il 13/03/11 alle 20:56 via WEB
spero che la novella di Giovanni verga ti piaccia!
 
     
serval.s
serval.s il 13/03/11 alle 22:21 via WEB
"La lupa" l’ho vista anche al teatro, era un grandissimo spettacolo….. se la madre della ragazza avesse rinunciare alla sua folle passione verso il genero, avrebbe sacrificato qualcosa o no?…… se hai notato in tutto il pezzo non compare neanche una volta la parola “assassina”, solo nel titolo, altrimenti l’avrei messa tra parentesi, come una metafora……però lo stesso termine avrei usato se un maschio si trovasse in questa situazione. Pensa un uomo, magari uno che preferisce i maschi e vive in un paese dove queste preferenze si puniscono con la morte, cosa farà quest’uomo?, rinuncerà di certo alla sua natura sessuale, quindi diventerà “un assassino” dei suoi istinti naturali, oppure si chiuderà in casa per paura di sbagliare un suo atteggiamento, o per paura di essere frainteso …. comunque a parte l’assurdo esempio, il mio intento era quello di mostrare il piccolo mutamento della situazione femminile negli anni, ora mi dirai conquistato quello ci sono scoperti altri problemi, questo è un altro capitolo…… per me, ogni privazione stabilita dagli altri o dalla società su una persona, viene vissuta da quell’essere umano come sacrificio e un sacrificio è un “assassinio”....kalinikta
 
artemidemi
artemidemi il 12/03/11 alle 21:11 via WEB
buona domenica, ciaoA
 
 
serval.s
serval.s il 13/03/11 alle 19:26 via WEB
grazie, buon inizio settimana....kalinikta
 
simona1808
simona1808 il 13/03/11 alle 04:47 via WEB
Perchè assassina?? Perchè uccide la sua femminilità?? Ma si sa che quella non muore, è come il fuoco sotto la cenere ,piuttosto è il motivo del risveglio che m'inquieta..ho sentore di tragedia ^__^ buon fine settimana Simo
 
 
serval.s
serval.s il 13/03/11 alle 19:36 via WEB
eheheheh...non inquietarti, non la lascio esplodere.......in grecia dicono che il ferro attacca quando è caldo, ma oltre ad uccidere la sua femminilità uccide anche la sua libertà.....kalinikta
 
mpt2003
mpt2003 il 15/03/11 alle 21:42 via WEB
ciao serval......kalinikta:)
 
 
serval.s
serval.s il 16/03/11 alle 22:28 via WEB
ciao, non stare troppo sulla terrazza fa ancora freddo.....eheheheh.....kalinikta
 
asia1958a
asia1958a il 16/03/11 alle 00:44 via WEB
Ho conosciuto donne, anche a me vicine, che hanno, condizionate dall'ambiente o da un atteggiamento morale, volutamente soppresso la loro sessualità e conseguentemente anche la loro femminilità. Il termine “assassina è forse un po' forte, certo che, senza voler ergersi a giudici, ammetto che bloccando sul nascere quello che è l'eros quale istinto primordiale, si realizza una grande violenza autoinferta...ne val la pena? Kalinìkta. Asia
 
 
serval.s
serval.s il 16/03/11 alle 22:34 via WEB
è quella violenza su se stessa che chiamo "assassinio", è anche la violenza della società di quell'epoca e con quella mentalità che obbligava le donne a sacrificare la loro natura...grazie per la visita....kalinikta
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 17/03/11 alle 06:13 via WEB
ma tu oggi fai festa? spero di si! buonagiornata. Ste cose le fate in grecia?
 
 
serval.s
serval.s il 17/03/11 alle 10:50 via WEB
certo che faccio festa, come tutti gli italiani, solo che il tempo è brutto, piove da diversi giorni....in Grecia ci sono due feste nazionali e stranamente festeggiano l'inizio delle ostilità, una il 28 di ottobre, inizio della guerra del 40, e l'altra il 25 di marzo, inizio della rivoluzione greca contro i turchi....kalimera
 
   
trampolinotonante
trampolinotonante il 17/03/11 alle 13:57 via WEB
carissimo amico, mi meraviglia il tuo " stranamente" relativo alle feste nazionali. Lo trovo giusto, a mio avviso, poichè entrambe le date ( mi sono documentato, eprchè la Grecia mi interessa)segnano l'inizio di due ostilità contro forze di oppressione , prima turca e poi italiana! Ostilità che sono terminate con la vittoria delle forze e della resistenza greca. Forse siccome la fine di queste ostalità non hanno una data ben precisa , si è preferito stigmatizzare l'inizio di due lotte vittoriose! Pertanto trovo giustissime le due date.A dire il vero anche l'Italia ne ha due principalie una meno importante: 4 novembre ( vittoria sull'Austria il 4 novembre 1918 e quindi Festa delle Forze Armate)- il 25 aprile, festa della liberazione dalla dittatura nazifascista - il 2 giugno, Festa della proclamazione della Repubblica dopo la scofitta elettorale della Monarchia! Quella del 4 novembre, a mio avviso la Festa più sacra dell'Italia, quest'anno è stata barattata per la festa di oggi, per colpa di quegli scalmanati leghisti! Abbasso i leghisti!! Comunque il marzo 1821 è un mese importantissimo sia per la Grecia sia per l'Italia (a marzo , inizio dei moti carbonari). Abbiamo anche questo in comune! Viva la Grecia, Viva l'Italia! Un abbraccio. tt
 
     
serval.s
serval.s il 18/03/11 alle 23:23 via WEB
Quel “stranamente” sembrerà contraddittorio, ma è così, festeggiare un evento deve essere una ricorrenza di festa, di libertà, di rinascita, festeggiare un avvenimento vuol dire ricordare con piacere, la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra,come in Italia il 25 aprile per la liberazuione, oppure il 4 novembre per l'unione. Il 25 marzo del 1821 iniziava la rivoluzione contro i turchi, una rivoluzione per liberare la Grecia dagli ottomani che è durata fino al novecento, poi anche questa data non è certa, i fuochi rivoluzionari partivano dai piccoli paesi del Peloponneso in tempi e anni diversi. Il 28 ottobre si festeggia il grande “oxi” cioè il “no” dei greci agli Italiani, un'altra guerra che si conclude intorno gli anni cinquanta dopo la guerra civile greca, comunque queste due ricorrenze si festeggiano in grande stile in tutte le città e paesi della Grecia, con le bandiere e le tradizionali parate militari e civili…kalinikta
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 18/03/11 alle 09:55 via WEB
Passo per augurarti un buon fine settimana, vado in cerca di un vulcano spento ... eheheh :) kalispera
 
 
serval.s
serval.s il 18/03/11 alle 23:24 via WEB
eheheh...attenta al vulcano e buon riposo....kalinikta
 
mpt2003
mpt2003 il 18/03/11 alle 19:49 via WEB
Già è vero è venerdì...a me sembra sabato:)comunque ...buon fine settimana:)
 
 
serval.s
serval.s il 18/03/11 alle 23:25 via WEB
dai che arriva il caldo...buon fine settimana anche a te...kalinikta
 
magdalene57
magdalene57 il 20/03/11 alle 17:38 via WEB
Con tutte quelle doccie fredde mi stupisco che non sia morta di polmonite, povera donna..:-((. A parte la battuta, penso alla povera suor Geltrude dei promessi sposi, chiusa in convento ma prosaicamente innamorata e desiderosa di contatto carnale con il suo spasimante. Le donne son sempre state costrette a scendere a patti con il loro desiderio naturale. I patti, ovvio, li dettavano gli altri.
 
 
serval.s
serval.s il 20/03/11 alle 19:20 via WEB
eheheheh....anche la monaca di Monza sentiva il fuoco dentro, anche lei era stata costretta a lasciare il mondo per volontà altrui, pensa che quel periodo erano le altre donne a tenere sotto controllo le vedove bianche, erano le altre donne che dettavano i patti d'onore...kalinikta
 
   
magdalene57
magdalene57 il 20/03/11 alle 20:54 via WEB
Che credi, Serval, anche oggi è così: basta che due donne si mettano a sparlare di una vedova o singola, che quella il suo desiderio carnale lo deve risolvere o di nascosto o come la tua protagonista...
 
artemidemi
artemidemi il 20/03/11 alle 19:01 via WEB
buona domenica sera e buon inizio settimana, ciaoA
 
 
serval.s
serval.s il 20/03/11 alle 19:22 via WEB
grazie....buon inizio settimana anche a te, speriamo con un po' di sole...kalinikta
 
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Data di creazione: 23/03/2008
 

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