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ripartire dopo un capitolo chiuso senza rinnegare o dimenticare il passato...

 

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bivio

Post n°50 pubblicato il 19 Agosto 2008 da un_altravita

Le due, l'ora degli zoombies.
Sono appena rientrato da lavoro e, mai come oggi è stato faticoso affrontare il percorso verso casa.

Un viaggio breve,20 km, ma lunghissimo. Voglia di accelerare poca, di rientrare a casa meno. Ho un pensiero fisso che mi tormenta e mi mette in subbuglio , forse sarà la stanchezza, forse sarà il caldo, forse sarà l'età!

Cosa sto facendo alla mia vita? Cosa ne sto facendo della mia vita?Continuo ad allontanarmi dal mondo, continuo ad isolarmi eppure...

Eppure questo silenzioso brusio che mi assale. frutto dei miei  pensieri più nascosti, oggi è più intenso di ieri e ieri lo era più dell'altro ieri... I miei pensieri non corrispondono al mio modo di mostrarmi  ! Un bivio...  due strade diverse , due direzioni opposte.
 
Il viaggio... è più mentale che reale, la radio trasmette musica antica per chi non conosce i Nomadi De Gregori gli Equipe 84 o i Procol Harum...

E i pensieri viaggiano più veloci della macchina e vagano per sentieri che non voglio prendere. Ho paura dei miei pensieri,ho paura di dove mi possono portare.

Piccole gocce sulla fronte ma non sono sudato. L'aria condizionata è a palla e la musica  va...

 

Continua il mio viaggio surreale, sono in macchina da poco più di due minuti eppure mi sembra di essere in viaggio da una vita, i pensieri e la musica continuano ad accompagnarmi. La strada scorre sotto le ruote della mia auto ma è come se non mi muovessi, mi perdo nei  pensieri e nei sogni.

I sogni , cerco il tasto erase tra le pieghe del mio cervello per cancellarli ma la radio continua a mandare musica che invece li risveglia.Non sento più le gocce sulla fronte, ma piccole perle di rugiada si poggiano sulla pelle pallida agli angoli degli occhi piegati dalla stanchezza.
Provo a cambiare stazione per riuscire a non pensare ma non ho fortuna.

Inutile … I pensieri tornano e il viaggio non finisce mai e forse non voglio che finisca.

Cosa sto facendo alla mia vita? Non ho più tempo per me, per coltivare le mie passioni, per realizzare i miei desideri,realizzo in modo lucido di essermi buttato nel lavoro per anestetizzare il cervello, formattarlo eliminando dati indesiderati e ricaricare quelli sicuri che mi danno “apparente tranquillità”, ma non ci si può nascondere a lungo a se stessi.

Cos’è oggi la mia vita? Nulla… Vivere vuol dire dar corpo ai propri desideri e sogni e mi spaventa, non vivere è come essere un meraviglioso gusci vuoto senza frutto, fuori bello da vedere dentro  vuoto, secco e mi spaventa ancor di più.

Continuo a viaggiare, ancora qualche minuto e sarò a casa. So cosa mi aspetta una volta aperta la porta ma so ancora meglio cosa desidererei trovare oggi.
E’ questo il sogno che mi perseguita e il pensiero che mi tormenta e mi spaventa.

Vorrei aprire la porta e trovare qualcuno di cui avere cura e che si prenda cura di me, una persona con cui confrontarmi , parlare, ridere scherzare e condividere i miei momenti bui o splendenti .

La radio continua a mandare canzoni… non troverò tutto questo e non so se realmente lo voglio!

L’ultima canzone e poi…

Commenti al Post:
stellinacadente_81
stellinacadente_81 il 19/08/08 alle 16:29 via WEB
A volte capita che pur andando lontano non ci si allontana mai, che se vogliamo "scappare" da tutto e da tutti per avere un minimo di benessere non ci si riesca a spostare nemmeno di un millimetro o che comunque tutto si porti con se, un pò ti conosco e so che per star bene dovresti almeno per un giorno staccare la mente, metterti in macchina e stare in un posto che ti piace,ma non portare la radio visto che con quella non sei fortunato:) Ti serve davvero una persona che ti aspetti a casa per confrontarti? Beh forse mi sbaglio ma prima di trovare il benessere con un altra persona bisogna trovare il benessere con se stessi, te lo auguro con tutto il cuore, bacino Vale
 
casssandraaa
casssandraaa il 20/08/08 alle 09:11 via WEB
Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richard. Credo nel doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finchè non si sta in piedi. Credo che un Inter come quella di Corso, Mazzola e Suraez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diverse. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecentomila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock'n'roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. CREDO CHE LA VOGLIA DI SCAPPARE DA UN PAESE CON VENTIMILA ABITANTI VUOL DIRE CHE HAI VOGLIA DI SCAPPARE DA TE STESSO, E DA TE STESSO NON CI SCAPPI NEANCHE SE SEI EDDIE MERCKX. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perchè comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.(da Radiofreccia) Mi trovo spesso a ripensare a questo monologo, rifcordi il film, è Freccia che lo recita di getto davanti al microfono della radio in piena notte. Mi trovo spesso a guardare la vita (non importa di chi, ma La Vita)e intanto sentirmi risuonare in mente "...da te stesso non scappi mai, neanche se sei Eddie Merckx". E' vero, niente di più vero, è meglio arrivare in fondo a noi stessi, cercare sempre il senso più vero di quello che siamo, vogliamo e facciamo, piuttosto che cercare di addormnentare il nostro IO...anche se in sottofondo, siamo sempre presenti a noi stessi e prima o poi non ci si può più nascondere e bisogna affrontare le cose a viso aperto. E' tanto che qui ci domandiamo quando ti saresti accorto di tutto quello che oggi esprimi così chiaramente...è arrivato il momento. Ora devi solo capire cosa fare davvero senza distruggeree, rinnegare o cose simili. "ogni volta che avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro noi stessi, la prima e la più importante. Lottare per un'idea senza avere un'idea di sé è una delle cose più pericolose che si possano fare. Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa pensa agli alberi, al loro modo di crescere.Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sdradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento. Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai ofrrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e frutti. E quando poi davanti a tesi apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con laprofondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno che sei venuta al mondo, senz farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati a va dove lui ti porta." Ciao fratellino, io sono qui.P.
 
serena5213
serena5213 il 30/08/08 alle 14:25 via WEB
Mi sono immedesimata in quello che hai scritto e mi sono comossa, sono sensazioni condivisibili tra quelli che purtroppo hanno vissuto una separazione. Io ti auguro di cuore di raggiungere un giusto equilibrio. Buona fortuna Ori.
 
un_altravita
un_altravita il 30/08/08 alle 17:36 via WEB
La strada che sto percorrendo sembra essere infinita e per quanto io cerchi di arrivare al bivio preparato per scegliere una strada per tanto arrivato lì mi blocco....
 
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