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Ciao,

scrivo questa mail così, senza troppi convenevoli, perchè penso che non sia necessario. Ti porterò via solo qualche minuto in più, giusto il tempo che non ho mai avuto per dirti cose che forse, in questo momento, probabilmente hanno anche perso di senso...
Potrei snocciolarti una sfilza di rimproveri, ingiurie, tipo una lista delle tue mancanze nei miei confronti, ma anche qui non ci trovo molto senso, forse perché ho imparato, a mie spese, che se da una bocca esce oro e da un orecchio entra aria tanto vale risparmiare energie e produrre il ricco metallo da destinare a ben più regali contenitori....
Traduco:
Se io parlo e tu non hai tempo, voglia,  capacità di ascoltare (la terza opzione è quella che più prediligo)  che cavolo parlo a fare....
Ulteriore traduzione:
tempo sprecato...
E fin qui...
Quello che non riesco proprio a comprendere è il modo tuo subdolo di raggirare le persone a tuo uso e consumo.
Mi spiego.
In tre anni e qualcosa in cui ho avuto la magra possibilità di frequentarti (dico magra perché, come tu ben sai, i nostri incontri, a parte le volte che si contano sulle dita di una sola mano, hanno avuto la durata di minuti, forse ore e mai più di due...) e non dico conoscerti perché sarebbe una grossa parola, dalla tua bocca ne ho sentito uscire delle belle... I  vari "ti amo", "mi manchi", "amore della mia vita", si sono sprecati, per te sono stata anche "la donna più bella del mondo", "una su un milione", "come te non ho mai amato nessuna" (strano per essere uno che si è sposato per ben due volte), e via dicendo con tutte queste belle cosine che fanno di una persona non proprio ventenne e con, tutto sommato, un buon grado di razionalità, un'accozzaglia di cecità, sordità, acefalia... 
Certo, sono grande e vaccinata, la clandestinità, spesso, porta a mancanza di chiarezza, ma permettimi di dirti che il bovarismo tuo è stato appunto subdolo, oltre che meschino. Non lo comprendo perché credo che non fosse la cosiddetta scopata a mancarti; uno che, a tuo dire, vive di notte, uno straccio di donna al giorno d'oggi lo trova sempre....

...e a cercare bene se ne trovano di poco esigenti e impegnative.

Inutile ricordarti che con me non hai mai avuto ultimatum, scenate e ricatti vari, proprio perché penso d’essere la persona coerente e razionale di cui sopra e fino a ieri credevo di aver raggiunto un buon livello di rassegnazione... come si dice: il tempo cicatrizza anche le ferite più profonde....

Ma tu, imperterrito, dopo un anno intero, ricompari come se nulla fosse successo, (incurante e inconsapevole dei miei stati d'animo che in un anno avevo imparato a tenere a bada, mentendo a me stessa, sapendo di mentire, quando mi raccontavo che di te non me ne poteva fregare di meno), disertando un appuntamento che, peraltro, ti sei arrogato.

Ecco, questo proprio non riesco a capirlo.

E probabilmente non lo capirò mai.

Pochi minuti mi hai dedicato, e l'unica cosa che sono riuscita a realizzare in questo lasso di tempo è che l'ho scampata bella!!!!

Non mi dilungherò ancora molto, non serve, quello che avevo da dirti non hai voluto ascoltarlo, mi preme soltanto ricordarti che io sono prima di tutto una persona, e in quanto tale pretendo da te il rispetto che fino a questo momento non ho avuto.

Nient'altro.

E quando parlo di rispetto intendo silenzio, stop, chiuso, finito, rien, final, end.

Inutile dirti che non risponderò ai tuoi messaggi via web o sms che siano, quindi non darti la pena di rispondere a questa mail. Non ti leggerò, perché non m’interessa sapere come la pensi tu al riguardo.

Ti ho scritto esclusivamente per chiudere definitivamente quella porta che il mio silenzio avrebbe lasciato aperta.

Certo, una mano non si rifiuta a nessuno, ma se proprio devi tienimi come ultima, disperata risorsa.

Un'ultima cosa: Lisa Rossi (nick fittizio per agganciare l'infame su facebook n.d.r.) non esiste e da oggi, come lei, comincerai, ogni giorno di più, a non esistere più nemmeno tu....

...almeno nella mia vita.

Lettera firmata