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L'utopia è come l'orizzonte: cammino due passi e si allontana di due passi. Cammino dieci passi e si allontana di dieci passi. E allora a cosa serve l'utopia ? A questo: serve per continuare a camminare.

 

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ADESSO LA MIA MACCHINA è COSì

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LA MIA MACCHINA... FINO AL 26 GENNAIO 2007

immagineIn realtà, è una foto presa in rete, raffigurante una macchina dello stesso modello e colore. 
 

LA MACCHINA CHE AVEVO...

18 novembre 2004, un cretinetti alla guida di una Golf ci si è andato a schiantare contro, sfasciandola completamente. Per quanto potesse essere bella, era del 1992. L'assicurazione del deficiente mi ha risarcito con pochi spiccioli, quanto mi è bastato per prendere una vecchia Passat SW, sempre del 1992 (senza riscaldamento), con la quale mi sono mosso fino al 26 gennaio.immagineimmagine
 

IL MITICO ESORCISTA DI DANIELE CALURI

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Ambulanti: chi è più abusivo?

Post n°350 pubblicato il 22 Ottobre 2007 da kleombroto

Riporto dal quotidiano EPolis:

Roma Porta Portese.
Prosegue l'operazione di risanamento del mercato: tre maxisequestri di merce contraffatta

Quinto blitz coi vigili tra i banchi

sette uomini fermati, un arresto

Ristretto il perimetro dei venditori.
Rizzo:
a novembre un avviso pubblico per i titoli

Beatrice Nencha roma@epolis.sm

Si è conclusa con tre maxisequestri di merce contraffatta, con il fermo di sette ambulanti e l'arresto di un venditore con precedenti penali, la quinta operazione di risanamento di Porta Portese. Un “restringimento” dello storico mercato trasteverino voluto dall'assessore capitolino al Commercio, Gaetano Rizzo, che sta studiando il progetto della nuova Porta Portese. Da piazza Ippolito Nievo e lungo tutto il perimetro del mercato, dalle tre di mattina fino al pomeriggio di ieri hanno operato circa 160 vigili, coordinati dal vice-comandante Angelo Giuliani.  Grazie al lavoro svolto dal  Git ( Gruppo intervento traffico) e da pattuglie di pronto intervento, le squadre dirette dai comandanti Gino Caioni, Pietro di  Girolamo e Antonio di Maggio hanno sgomberato tre strade tra le più assediate dagli abusivi: via Marcora, via Musolino e via Bezzi.

Impedendo l'accesso a 90 banchi. E proprio in questo triangolo non sono mancati attimi di tensione con gli ambulanti, costretti a dimezzare i propri spazi.

«Noi ci siamo autoridotti il banco da 18 a 3 metri, ma molti stranieri se ne fregano -si lamenta un antiquario- da quando sono partiti i controlli guadagniamo il 30 per cento in meno, però c'è più ordine e ci sta bene. L unica paura è che ci vogliano

mandare via tutti». Anche al commerciante vengono richiesti documenti e licenza. Di fronte, un abusivo è costretto a smontare tavolo e ombrellone. Mentre tutta la merce, ricambi per cellulari, gli viene confiscata. «È dal 2000 che non subiva controlli, gli è andata fin troppo bene», chiosa un vigile impegnato nel sequestro. «Grazie ai controlli ora nel mercato si può camminare ma servirebbe un servizio d'ordine permanente -commenta un venditore egiziano- nel tempo gli abusivi hanno creato un mercato parallelo, che danneggia chi è regolare». Soddisfatti i residenti, a cui è stata restituita una porzione di quartiere.

Giustissimo, sacrosanto intervenire contro gli ambulanti abusivi e contro tutti coloro che, col passare degli anni, hanno reso il mercato di Porta Portese (così come tanti altri mercati in tutta Italia) un luogo invivibile e pericoloso, dove oltre alle frodi sono in agguato anche i borseggiatori. Occorre però sottolineare due argomenti non di poco conto: anzitutto, se gli abusivi non pagano tasse e affitti, spesso anche i "regolari" si dimenticano di rilasciare lo scontrino. Inoltre, va ricordato che, spesso, gli "abusivi", proprio perché fanno concorrenza sleale, raccolgono clienti in virtù dei prezzi bassi. Detto tra noi, inteso come tutti coloro che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese, trovare un paio di occhiali da vista a 2 euro, un caricabatterie per il cellulare a 3, una cover a 5 e via dicendo, spesso, rappresenta un'opportunità da non lasciarsi scappare, specie se si considera che la stessa roba Made in China, nei negozi, viene venduta a prezzi cinque-dieci volte più alti. Provare per credere, specie nel settore dei ricambi per cellulari. Se i prezzi non tendessero a crescere di continuo (e se qualcuno, tra i "regolari", non fosse troppo avido), forse, anche gli abusivi non avrebbero ragion d'essere. Lungi da me l'intenzione di fare apologia di reato, ma credo sia indiscutibile che, per chi ha pochi soldi da buttare, spesso non ci sono alternative al senegalese o al cinese e alle sue cianfrusaglie a basso costo.

 
 
 
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