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CHAMPIONS LEAGUE 2007

"A novembre potevamo sfasciarci, ora siamo campioni d'Europa. Il calcio è questo. Questo successo è stato costruito sul momento di difficoltà che abbiamo vissuto all’inizio della stagione. Me lo godo più di quanto non abbia fatto nel 2003, perché ad agosto avevamo iniziato con tante incertezze e le certezze le abbiamo trovate giorno dopo giorno. La mia è una gioia da condividere con tutte le persone che mi vogliono bene, con i tifosi e la famiglia. Perché alla fine si lavora e si cerca di vincere proprio per vedere la felicità di chi ti sostiene". Carlo Ancelotti, allenatore del Milan

"Il Milan ha probabilmente meritato di vincere, hanno alcuni giocatori fantastici. Ora abbiamo bisogno di andare avanti e rafforzare la nostra squadra, ma questo club può fare ancora un'altra di queste finali, ne sono sicuro". Gerrard, giocatore del Liverpool

 

COPPA ITALIA 2007

"Non avevo ancora vinto niente. Sono diversi anni che faccio l'allenatore ora una 'coppettina' la potrò mettere in bacheca anch'io: avevo detto a Mancini che se non avessi vinto mi sarei fatto prestare una delle sue. Il merito è dei ragazzi. La squadra ha passo avanti notevoli in questa stagione, ma anche nella scorsa. Dedico questa vittoria anche al presidente Franco Sensi» Luciano Spalletti, allenatore della Roma

"La Roma è stata bravissima all'andata, noi oggi siamo stati straordinari, abbiamo fatto la gara che volevamo, ma siamo stati sfortunati a non andare in gol nel primo tempo. Per me c'era il rigore su Stankovic. Nel secondo tempo siamo stati eccezionali, poi l'espulsione ci ha tolto un giocatore importante (Cordoba)". Roberto Mancini, allenatore Inter

 

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Creato da: freccia_argentea il 21/05/2006
Vincere, a volte perdere, arrendersi mai!

 

 

SALERNO - MONTEVERGINE

Post n°44 pubblicato il 19 Maggio 2007 da freccia_argentea

6 anni dopo Danilo Di Luca della Liquigas taglia per primo il traguardo aimmagine Mercogliano di Montevergine (Av) e ha riconquistato la maglia rosa ai danni del suo compagno di squadra Gasparrotto. Maglia rosa che è ora passata a Pinotti della T-Mobile dopo una lunga fuga nella sesta tappa, distaccando il gruppo di inseguitori di 7 minuti. Ma questa è un'altra tappa, un'altra storia, storia di umiltà, generosità, lealtà e chi più ne ha più ne metta perchè Pinotti aveva in mano la vittoria di tappa, avrebbe strameritato la conquista di questa tappa, lui che non ha mai vinto una tappa al giro d'Italia e ha vinto pochissime corse nella sua carriera ciclistica ha preferito lasciare la vittoria di tappa al compagno di fuga Laverde perchè un traguardo importante l'avrebbe raggiunto lo stesso, essendo quello messo meglio in classifica generale tra i due: indossare il simbolo del primato, la magia di leader del giro.

immagineMa ritorniamo in Campania. L'impresa di Di Luca è frutto di un lavoro di squadra della Liquigas non indifferente: ha tenuto un’andatura regolare per facilitare il suo capitano. Di Luca, infatti non stava benissimo ("Mi fa molto male il sedere", ha detto subito dopo l’arrivo) a causa della maxicaduta in cui era rimasto coinvolto al km 88 con Gasparotto e Bettini (che è arrivato molto sofferente al traguardo per la botta al fianco sinistro).

40, 60, addirittura si parla di 80 corridori coinvolti nella caduta all'88 km all'altezza di Sant'Antonio Abate; Gasparrotto che indossava la maglia rosa avrebbe innescato la maxi-caduta in un punto in cui l'asfalto lasciava spazio ai sanpietrini che con la pioggia sono diventati lastre di ghiaccio. La follaimmagine nel paese napoletano dopo il passaggio dei tre corridori che componevano il battistrada si aspettava di vedere passare il gruppone con tutti i più forti tra cui la maglia rosa, il campione del mondo Bettini, dati a 4 minuti dai primi, invece ha visto scorrere davanti ai suoi occhi gruppetti di corridori, Gasparrotto con la maglia rosa che non era più tanto rosa, Bettini dolorante che si toccava il fianco e conversava con i compagni di squadra per scegliere la strategia migliore per recuperare sui battistrada, corridori sofferenti e sanguinanti. Insomma non era proprio lo spettacolo a cui avrebbe voluto assistere ma è stato comunque un pomeriggio all'insegna del ciclismo. E' stato bello vedere tanta gente in attesa per le strade e ad applaudire ed incitare al passaggio dei corridori; molte di quelle persone non avevano mai visto una corsa in bici nemmeno in tv, però erano lì ansiosi ed entusiasti. Anche questo è il bello dello sport.

 
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NOSTALGIA...

Post n°43 pubblicato il 14 Maggio 2007 da freccia_argentea

Lo scorso fine settimana si aggirava nel paddock della Formula 1, ed in particolare nel box Ferrari, una presenza anomala, non è tanto anomale se si pensa che stiamo parlando del nuovo consulente della Scuderia Ferrari Michael Schumacher Proprio lui, il sette volte campione del mondo di Formula 1 incollato alla schermata dei tampi munito di cuffie e camicia Ferrari, ma purtroppo non della sua splendida tuta rossa , la quale è stata riposta in un cassetto alla fine del campionato mondiale scorso. Dpo 15 anni di gran premi, a marzo si era iniziato questo campionato senza di lui, qualcosa mancava, soprattutto in Ferrari ma la bella vittoria di Raikkonen nella prima gara stagionale aveva fatto chiudere il capitolo Schuamacher. Ci sono voluti 3 gran premi per ritornare in quel circus che ha voluto subito dimenticarlo. La Ferrari gli avrebbe voluto regalare una doppietta, ma non è stato così, solo una vittoria ed un ritiro per un problema di affidabilità della vettura, sarà per la prossima volta, intanto Massa lo ringrazia per gli insegnamenti dell'anno scorso e afferma di averlo quasi raggiunto nelle prestazioni, su quest'ultima frase tralasciamo...

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Ciao Michael, è stato bello rivederti, io personalmente avrei preferito in un'altra veste... e voi?

 
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MACCHINA DI RECORD

Post n°42 pubblicato il 14 Maggio 2007 da freccia_argentea

Per la terza volta consecutiva il re di Roma è Rafael Nadal, immaginenumero 2 del mondo nel tennis ma sicuramente il numero 1 sulla tera rossa, a dimostraro sono le 77 vittorie consecutive su qst tipo di terra dell spagnolo. Ieri Nadal ha con quistato il Master Series di Roma battendo 6-2 6-2 il cileno Gonzalez, il quale vincendo le semifinali contro Volandri,aveva distrutto il sogno dell'azzurro di arrivare in finale per la gioia di tutta l'Italia. Gara breve (meno di un'ora e trenta di gara), veloce, facile per lo spagnolo abituato a vincere sulla terra romana dopo almeno 5 ore di gioco così com'era successo contro Guillermo Coria nel 2005 e Roger Federer nel 2006.

Lo spagnolo è così diventato il quarto giocatore a raggiungere quota tre vittorie in questo torneo (gli altri sono Jaroslav Drobny, Martin Mulligan e Thomas Muster), ma è il primo ad averle conquistate consecutivamente. Rafael Nadal diventa anche il terzo tennista nella storia Open capace di vincere tre tornei consecutivi per tre anni di fila. Il terzo successo consecutivo a Roma si aggiungere ai tre seccessi consecutivi ottenuti a Montecarlo e Barcellona. Solo Federer e McEnroe sono riusciti a fare tanto. Per Nadal si tratta del 21° titolo Atp e il nono Masters Series. Inoltre ha allungato il suo vantaggio nella classifica ATP Race che tiene conto dei soli risultati conseguiti nel 2007 (465 punti contro i 361 di Roger Federer).

 
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A.A.A.

Post n°41 pubblicato il 13 Maggio 2007 da freccia_argentea

Cercasi Kimi Raikkonen, pilota finlandese di Formula 1 della Scuderia Ferrari, disperatamente...immagine

 
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ALLARME TERRA ROSSA

Post n°40 pubblicato il 11 Maggio 2007 da freccia_argentea

"Sono deluso, mi aspettavo un match difficile, conosco Volandri e quindi limmaginea sua prestazione non mi ha sorpreso. Non avevo la febbre e ho giocato a Dubai con 45 gradi, al confronto oggi qui fa fresco. La mia preparazione era ottima, purtroppo succede, questo è il tennis. Oggi non sono proprio riuscito ad entrare in partita. Filippo aveva già giocato benissimo contro Gasquet, dategli merito. Ora devo analizzare la gara. E tornare ad allenarmi". A parlare non è Federe in un sogno di Volandri ma queste riportate sono proprio le parole dell'elvetico al termine del match che l'ha visto agli Internazionali di Roma impegnato contro l'italiano e, stranamente sconfitto. Non di poco, nel senso che il vantaggio di Volandri nei due set è abbastanza ampio: 6-2 6-4, il livornese ha disputato un'ottima prestazione, forse la migliore della sua carriera finora, che gli permette di raggiungere i quarti di finale, un successo che acquista ancora più valore se si pensa che ha annichilito il tennista numero 1 del ranking mondiale. Federe con grande fair-play fa i complimenti al suo avversario e con la coda tra le gambe ritorna nella sua Svizzera con qualche preoccupazione in più in vista del Rolland Garros sulla terra rossa parigina, soprattutto se si pensa che negli ultimi tornei ha incassato più sconfitte che altro. L'elvetico aveva iniziato questi internazionali di tennis nel peggiore dei modi: sconfitto nel doppio proprio dal suo rivale numero 1, lo spagnolo Nadal che sta avanza in questo torneo a mani basse, del resto è il terreno che preferisce a differenza dello svizzero.immagine

Ora Volandri è ai quarti di finale e la sua gioia è incontenibile, così come quella del pubblico del Foro Italico che lo abbraccia con l'entusiasmo delle grandi occasioni. E' il quarto italiano nella storia a riuscire a battere un numero 1 in carica (in precedenza era accaduto a Pozzi nel 2000 con Agassi, nel 1975 e 1977 a Panatta con Connors e nel 1974 a Barazzutti con Nastase).

Le volte che Federer, da quando è diventato n°1 del mondo, ha perduto contro un giocatore fuori dai primi 50 del mondo. (Fonte: Gazzetta.it)

Quella di ieri contro Filippo Volandri, numero 53 del mondo, è stata la quinta peggior sconfitta di Federer da quando è diventato n°1 del mondo (febbraio 2004). Federer ha perso contro Gasquet (n° 101) a Montecarlo 2005, contro Berdych (n° 79) alle Olimpiadi di Atene, contro Canas a Indian Wells (n° 60) e a Miami (n° 55) e ieri a Roma contro Volandri (n° 53).
Poi ha perduto da Albert Costa (n° 39) a Roma 2004, da Nadal (n° 34) a Miami 2004, da Kuerten (n° 30) al Roland Garros 2004, da Hrbaty (n° 21) a Cincinnati 2004, da Murray (n° 21) a Cincinnati 2006, da Nalbandian (n° 12) al Masters di Shanghai del 2005, da Henman (n° 11) a Rotterdam 2004 e 7 volte contro giocatori top ten (6 volte contro Nadal e una volta contro Safin).

 
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In ricordo di Gilles

Post n°39 pubblicato il 10 Maggio 2007 da freccia_argentea

Oggi è l'8 maggio. oggi ricorrono i 25 anni dall'8 maggio 1982, quel maledetto sabato di cinque lustri fa. quel sabato, in Olanda, a Zolder, a pochi minuti dalla fine delle qualifiche la Ferrari numero 27 sta tornando ai box, dopo aver fatto il suo tentativo di qualifica cercando di battere il tempo del compagno di squadra. Come al solito, nonostante fosse un giro di rientro, l'andatura è sostenuta. La Ferrari raggiunge la March numero 17 di Jochen Mass. Arrivano alla curva Terlameenbocht, una veloce piega a sinistra. L'anteriore della Ferrari tocca il posteriore della March. La rossa decolla, schizza in aria e atterra in un terrapieno. Nell'urto la vettura demolisce l'anteriore, rimbalza e proietta fuori il pilota dall'abitacolo, scaraventandolo in aria e poi contro le reti di protezione. 25 anni fa moriva così, a soli 32 anni, il candese volante, l'idolo delle folle, Gilles Villeneuve. Guardando le mere statistiche, i freddi numeri, si potrebbe pensare che sia uno dei tanti piloti in Formula 1. Uno qualsiasi. 67 gare, 6 vittorie e 2 pole e 8 giri veloci. Niente di che. E qualcun altro potrebbe pensare che lo si ricordi ancora oggi per il semplice fatto che fu un pilota Ferrari. Niente di più sbagliato. Nessun numero potrà mai raccontare cosa è stato e cosa ha fatto Gilles Villeneuve. Un cuore grande così, un coraggio smisurato, una determinazione fenomenale, un'appeal sul pubblico inimmaginabile, un talento senza pari. E guai a definirlo folle, al massimo, se proprio si vuole,  follemente geniale. Gilles era un pilota tutto cuore, un pilota istintivo e spettacolare, col vizietto di...dare spesso lavoro al carroziere. Nei primi anni di Formula 1 Enzo Ferrari gli diede il soprannome di "Aviatore", per la sua spiccata capacità di...decollo in auto! 

 

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Tipico modo di affrontare una curva alla Villeneuve...

Guida sempre di traverso, sempre al limite, spesso oltre. Sull'asciutto o sotto il diluvio, in piste larghissime e in toboga come Montecarlo. Sorpassi spettacolari, a volte suicidi, ma era superbo vederlo provare, vederlo infilarsi in spazi che non c'erano o che nessuno avrebbe mai pensato di usare per un sorpasso. E invece lui no, lui ci provava e spesso ci riusciva. Qualche volta gli riusciva meno e vedevi pezzi di carrozzeria volare dappertutto. Ma non lo vedevi ritirarsi, no. No, Gilles finchè la macchina andava lui andava, ovviamente sempre al massimo che l'auto riusciva a dare. Se si ritirava non era certo perchè lui aveva detto basta. Come a Zandovoort, nel 1979. Stava recuperando, sorpasso dopo sorpasso, spettacolo dopo spettacolo, quando una gomma rende l'anima e esplode, proiettandolo contro le barriere. La logica direbbe di farla finita lì, di lasciar stare, di ritirarsi. Forse con la logica non andava molto d'accordo. Esce di strada, colpisce le protezioni, smadonna, alza la visiera e mette la retro. Torna in pista e corre (sisi corre proprio, e come un matto) ai box. Immagini che entrato nella leggenda.
 

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Eccolo a tre ruote fiondarsi ai box, per strada distruggerà il cerchione... 

Come quelle di Jarama 81, Gp di Spagna. Gilles si ritrova in testa dopo la tornata di pit stop, ma la sua Ferrari quel giorno non è certo la più veloce del lotto. E infatti gli avversari si fanno subito sotto. Uno, due, tre, quattro, cinque...In cinque si accodano alla Ferrari numero 27 e per oltre metà gara, nonostante vetture decisamente poù performanti, tentano invano di passarlo. Gilles fa un capolavoro...l'ennesimo. Se poi vogliamo parlare di Legganda, con la "L" maiuscuola allora dobbiamo per forza di cose ritornare al 1979, al Gran Premio di Francia, a Digione. Un Gp storico, visto che fu il primo GP vinto da un motore turbo, sarebbe dovuto passare alla storia per questo. Ma che Lafitte abbia vinto nessuno lo ricorda, tutti però ricordano cosa furono capaci di fare Gilles e Arnoux nei giri finali. Roba da far accaponare la pelle. Ancora oggi quando rivedo quel video ho la pelle d'oca. Gilles era secondo, Renè Arnoux, compagno di Lafitte lo raggiunge e vorrebbe passarlo per dare alla Renault una stupenda doppietta. L'unico incoveniente è un Gilles in giornata di particolare grazia. Renè si avvicina, si fa vedere e alla prima curva affonda il sorpasso. Cosa succede dopo, autentico puro spettacolo di due splendidi Cavalieri del Rischio è impossibile raccontarlo. Sorpassi, controsorpassi, sportellate, ruotate, fuoripista, controsterzi. Le parole non renderebbero mai l'idea, non riuscirebbero mai a far davvero capire cosa sia successo. Non ci sono parole, il video parla da solo. Noi possiamo solo ammirare e inchinarci a cotanto coraggio e determinazione. E a un pilota così il pubblico non poteva rimanere impassibile e ricambiò alle sue geste con un'amore senza confini, folle, alla Villeneuve. E infatti in quegli anni imperversava un malattia tra gli appassionati di motori, una di quelle per cui oggi ancora non c'è vaccino e che continua a mietere vittime, la febbre Villeneuve, un'amore sconsiderato per questo pilota che tanto ci ha regalato e tanto ci avrebbe potuto regalare, se solo fosse stato un pò più accorto. Ma se lo fosse stato, non sarebbe stato lui, non sarebbe stato il pilota dal "se non c'è una percentuale di pericolo diventa noioso provarci", non avrebbe aizzato folle in ogni parte del mondo. Ancora oggi si cerca un erede, forse non lo avremo mai. Montoya sembrava sulla buona strada, ma lo hanno fatto fuori prima del tempo, peccato. E riguardando i video il magone sale ancora più su.
Ci manchi Gilles, ci manca la tua guida, il tuo spettacolo, ci manca il Gilles uomo. Continua a riposare in pace Campione, e da lassù, salutaci Enzo e Michele...
 
MAX

 
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IL RITORNO DI PIEDONE

Post n°38 pubblicato il 05 Maggio 2007 da freccia_argentea

Due settimana fa in quel di Rockingham, Gran Bretagna, Fabrizio Piedone Giovanardi disputa, fino ad oggi, il suo miglior week-end da quando corre nel campionato turismo inglese BTCC: seconda piazza in griglia di partenza, immagineprimo in gara 1, primo in gara 2 e quinto in gara 3. Sembra che la nuova Vauxhall Vectra sia più performante di quella dell’anno precedente che ha permesso al pilota italiano di giungere sesto in classifica generale alla fine del campionato. La rinascita di Giovanardi è iniziata già nelle ultime gare del 2006 quando è riuscito ad ottenere una vittoria in gara 2 del terzultimo appuntamento e una in gara 3 del penultimo appuntamento, evidentemente le sportellate date e ricevute, gli incidenti e qualche piazzamento ottenuto nel 2006, alla prima esperienza con questo campionato e con la sua nuova vettura sono servite per migliorarsi e per comprendere il meccanismo del campionato inglese.

A due gare dall’inizio del campionato, Fabrizio Giovanardi occupa la seconda posizione in classifica generale alle spalle di Jason Plato che per il momento sembra il pilota da battere avendo conquistato fino ad oggi 3 vittorie, un terzo posto e piazzamenti da punti. Il BTCC 2007 è solo all’inizio, domani ci sarà la terza serie di gare a Thruxton.

 
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UNO SGUARDO ALLE COPPE EUROPEE

Post n°37 pubblicato il 05 Maggio 2007 da freccia_argentea

Non ci sarà Montepaschi Siena o Lottomatica Roma, non ci sarà neppureimmagine Belinelli, Bulleri o la coppia italiana Basile - Maldonado del Barcellona eppure un pò d'Italia ci sarà nella finale di Eurolega di Basket. Cska Mosca e Panatinaikos Atene si sfideranno domani sera alle 20:30 ad Atene, la prima per confermare di essere la più forte d'Europa dopo il successo dell'anno scorso, la seconda ha l'occasione di trionfare in casa e non vuole farsi scappare questa occasione. L'Italia tiferà sicuramente la squadra russa guidata dal nostro Ettore Messina che in semifinale è riuscito con la sua compagine a battere un altro coach italiano, Sergio Scariolo, e il suo Malaga. La conquista della terza piazza nella Fiba Cup è stata per la Vidivivi Bologna una magra consolazione dopo aver perso nella semifinale di un sol punto, 74-73, contro gli ucraini dell'Azomash. Nella Uleb Cup si registra il primo successo del Real Madrid. Nella finale di Charleroi gli iberici hanno sconfitto 87-75 i lituani del Lietuvos Rytas con 19 punti di Charles Smith. In campo femminile la Dynamo Mosca ha vinto la EuroCup di basket battendo nella finale di ritorno la Germano Faenza. Nessuna squadra italiana nella final-four di Eurolega femminile vinta da Sparta Mosca (76-62 contro Ros Casares).

immagineI tedeschi del Friedrichshafen hanno vinto la Champions League maschile di pallavolo superando nella finale giocata a Mosca i francesi del Tours per 3-1. Macerata ha raggiunto le semifinale ma si è dovuta arrendere proprio alla nuova detentrice del titolo ed ha finito la competizione al quarto posto dopo essere stata battuta nella finale per il terzo e il quarto posto da Mosca per 3-0. Risultato diverso per la Foppapedretti Bergamo che per la quinta volta nella sua storia, ha alzato al cielo la Champions League femminile di volley. Le ragazze di coach Fenoglio hanno vinto la finalissima di Zurigo contro le russe della Dinamo Mosca per 3-2.

Dulcis in fundo diamo uno sguardo alle coppe europee di calcio: Champion’s League e immagineCoppa Uefa. Nessuna delle due coppe è stata assegnata, le finali si disputeranno nelle prossime settimane. Nella coppa europea minore ci sarà il primo derby spagnolo nella storia della Coppa Uefa: Siviglia- Espanol, le due contendenti stanno percorrendo un strada simile, non solo in Europa ma anche in campionato dove si contendono il secondo posto alle spalle del Barcellona e sono ancora in lotta per la conquista finale della Liga, inoltre il Siviglia può ancora arrivare alla finale di Copa del Rey: fino a martedì in Europa c'erano tre squadre ancora in lizza in tre competizioni: Chelsea, Manchester United e Siviglia, da giovedì notte sono rimasti solo gli andalusi. Anche in Champion’s League era possibile un derby dato che in semifinale erano giunte ben tre squadre inglesi: Manchester, Chelsea e Liverpool ma Il Milan dopo la sconfitta all’Old Trafford contro il Manchester ha vinto 3-0 a san Siro nella gara di ritorno conquistando un posto per la finale ad Atene. Ironia della sorte, la squadra italiana è stata raggiunta in finale proprio da quel Liverpool che 2 anni nella finale di Champion’s League a Instabul in 10 minuti recuperò i 3 goal incassati nel primo tempo dai milanisti ribaltando così una partita che sembrava essere tutta in discesa per il Milan che invece poi si rivelò nefasta per i colori rossoneri ai rigori. Il Milan grida vendetta, il Liverpool dal suo canto non ha nessuna intenzione di restare a guardare.

 
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LA BATTAGLIA DELLE SUPERFICI

Post n°36 pubblicato il 02 Maggio 2007 da freccia_argentea

immaginePrendi 2 tennisti, uno svizzero e uno spagnolo, il primo e il secondo nel ranking ATP e poi prendi 1500 Kg di terra battuta e 400 metri quadrati di erba per costituire il campo da gioco, prendi ancora 7000 spettatoti e come ambientazione scegli le isole Baleari, precisamente Palma di Maiorca. Per questa sfida bicolore che ha visto, oggi 2 maggio alle ore 14:00, sfidarsi i due titatni del tennis: Roger Federer, 48 vittorie consecutive sull'erba, e Rafaele Nadal, beniamino di casa, che non perde sulla terra battuta da 72 match, c'è anche un titolo: "La battaglia delle superfici", un titolo da colossal cinematografico. immagine

L'evento è pubblicitario, i due sono stati spinti verso questa iniziativa soprattutto dalla loro passione smisurata per il tennis. Hanno giocato per divertirsi e per dare spettacolo e così è stato: dopo 2 ore e mezza che passeranno alla storia, lo spagnolo si è imposto per 7-5 4-6 7-6 (10) sullo svizzero. Un altro confronto diretto vinto da Nadal, ma Federer può stare tranquillo perchè il match valeva come esibizione e non conterà come match ufficiale. Finora i precedenti sono 10: 7-3 per Nadal (5-0 sulla terra, 2-2 sul cemento e 0-1 sull'erba). Il prossimo scontro diretto tra questi due campioni può aversi tra poco più di 15 giorni sulla terra rossa in occasione del Master Series di Roma, avversari permettendo.

INCONTRI ORIGINALI (fonte: Gazzetta.it)

Nel tennis la memoria va alla "Battaglia dei sessi" del 1973 quando il 55enne Bobby Riggs venne sconfitto da Billie Jean King. Nel 1936 Jesse Owens, pluridecorato a Berlino, accettò di sfidare un cavallo e più volte la sfida tra un equino e un ciclista venne ripetuta in Italia a cavallo tra anni 70 e 80. Nell'atletica invece spicca la sfida del 1997 quando Donovan Bailey e Michael Johnson si affrontarono su un'insolita pista da 150 metri con metà tracciato in curva e metà in rettilineo.

 
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OGGI MANCA QUALCOSA...

Post n°35 pubblicato il 29 Aprile 2007 da freccia_argentea

Dopo 27 anni non ci sarà il GP di Imola... oggi, 29 aprile 2007, si sarebbe dovuto disputare il gp di F1 sullo storico circuito sulle rive del Santerno...invece non ci sarà...guardate...

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Un pezzo di storia dell'automobilismo sportivo non c'è più: con microcariche esplosive sono stati fatti saltare i vecchi box del circuito Enzo e Dino Ferrari di Imola. I lavori sono stati voluti dal Ministero per le infrastutture per mettere in sicurezza il tracciato.
Per l'esplosione sono stati usati 700 candelotti per un totale di 36 kg di esplosivo

 
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