È Giovanni Cottone, l’ex marito di Valeria Marini, una delle due persone finite agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza di Bergamo e coordinata dalla Procura sul crac di Maxwork. Oltre a Cottone la magistratura bergamasca ha disposto i domiciliari per l’ex amministratore della società Massimiliano Cavaliere. Tra gli otto indagati c’è l’ex questore della città, Fortunato Finolli. Le accuse a vario titolo sono bancarotta, truffa aggravata, peculato e reati tributari e bancari. Disposte 21 perquisizioni. Le indagini hanno consentito di scoprire un presunto meccanismo di sistematico depauperamento delle finanze della Maxwork, messo in atto dai vertici societari e da persone ad essi legate. Il danno all’ erario ammonta a oltre 56 milioni di euro, tra imposte e contributi previdenziali non versati. È stata inoltre accertata una truffa aggravata ai danni dell’Inps per oltre 3,5 milioni di euro, realizzata producendo documentazione fittizia volta a comprovare dei versamenti in realtà mai effettuati. Il gip di Bergamo ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti dei due principali indagati e il sequestro preventivo, a carico di tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda (8 persone), del denaro e di tutti i beni di loro proprietà, fino alla concorrenza di oltre 8 milioni di euro.
Arrestato Cottone, l’ex marito di Valeria Marini ai domiciliari per il crac Maxwork
Arrestato Cottone, l’ex marito di Valeria Marini ai domiciliari per il crac Maxworkultima modifica: 2016-09-20T00:04:28+02:00da