Rashomon

Venerdi 31 marzo presso la bibliteca Crescenzago di Milano inizierà un nuovo ciclo di incontri sul cinema di Ozu e dintorni. Si partirà dai “dintorni”, la serata sarà dedicata infatti ad un film di A. Kurosawa, Rashomon, del 1950. Si tratta del film che ha fatto conoscere il regista anche al pubblico occidentale decretandone un grande successo internazionale, ha vinto infatti oltre ad altri premi il Leone d’oro alla mostra di Venezia e l’Oscar per il miglior film straniero. E’ tratto da due brevi racconti dello scrittore giapponese Akutagawa: Rashomon e Nel bosco.

La trama, ambientata nel periodo medievale, si dipana intorno a tre luoghi: la porta di Rasho a Kioto, il posto di polizia dove si svolge l’interrogatorio, il bosco dove avviene il delitto. Sotto la porta di Rasho, maestosa ma in disfacimento, si svolge la discussione tra i tre personaggi: un boscaiolo, un monaco e un passante incuriosito. L’oggetto della discussione è l’assassinio di un samurai avvenuta mentre si addentrava nel bosco insieme alla moglie. Il boscaiolo e il monaco hanno testimoniato davanti al giudice ma non si danno pace per le differenti versioni emerse da parte degli imputati, anch’essi tre, che si smentiscono a vicenda, almeno per quanto riguarda la responsabilità dell’omicidio.la tentazione

Il racconto è coinvolgente, sapientemente ritmato, misterioso. La porta di Rasho pare essere simbolo di una socialità smarrita, disgregata, senza più punti di riferimento saldi, allo sbaraglio e alla mercè dei più furbi e dei più violenti. Il tema della verità che viene addomesticata in base agli interessi personali assume forti valenze etiche più che riguardare speculazioni filosofiche astratte. Non è un caso che il film sia uscito dopo pochissimi anni dalla fine del secondo conflitto mondiale che ha visto il Giappone subire una gravissima sconfitta e sta ancora subendo le sue conseguenze sociali e politiche (l’occupazione statunitense terminerà nel 1952). La narrazione è ricca di suspence e di colpi di scena ma anche di riferimenti simbolici. Si scava molto nell’animo dei personaggi che viene messo a nudo lì dove vuole celare anche a sè stesso una verità che gli risulta scomoda.
Si cercherà attraverso la conversazione guidata di addentrarci nei meandri delle motivazioni e delle dissimulazioni nell’intento di attraversare oltre un contesto culturale a noi piuttosto remoto anche zone del cuore umano che Kurosawa riesce in qualche modo ad illuminare e che in quanto tali trascendono i tempi e le culture.

Rashomonultima modifica: 2017-04-29T19:52:50+02:00da david.1960