7395717-lg

Quel tra che alla stabilità dello stare sostituisce la mobilità dell’incertezza.

Tra la terra e l’acqua.

Un tronco sommerso, come

un momento che è stato anch’esso assorbito dall’acqua,

lasciando un ricordo di forma mutevole,

creato da una memoria fugace.

 

maggiofiori

Tra luce e vento,

tanto spazio e intervallo..

E tanti spazi aperti del vedere nel pensare..

Carta di esilio e viaggio di carta..

Per un attimo ho creduto di scorgerti, ma già

ti circondavano le pareti della mente, in cui

si aggirano fantasmi..

Ti ho sentito molto in questi giorni, ma

in quell’angolo, in cui tu volevi fermarti, io non c’ero..

Preferisco vedere senza pensare.

 

Polvere

Polvere del tempo, più vicina di un tempo..

Impaziente di entrare nella luce..

Benevola anche quando tutto sembra perduto..

Sei in confidenza con ciò che è appena sorto,

non è ancora nato, o non nascerà mai,

tanto che allo sguardo è preparato un gioco di variazioni,

ogni volta nuovo..

Un po’ di tempo ancora, e non arriverò più

 a capire le condizioni da cui si levò quel vento incostante,

cominciato tanto tempo fa..

Eppure c’è stato…

E intorno al suo tempo più perfetto

fuggevolmente sorrido..

Col più grande affetto,

 la rosa rinascerà in eterno

 nel giardino del cuore.

 

86a3738c76fc7b19667537ec06753ca6

Non so come la definiresti tu..

Io direi semplicemente vaghezza.

Ed è vago tutto ciò che si trova fuori posto.

Proprio per questo non posso occupare uno spazio che non mi compete.

Al posto giusto ho una mia essenza.

Fuori posto sono un’anima vuota, da “riempire” affinché rimanga piena,

dato che la sostanza propria originale è stata accantonata..

 

 

 

 

ff45d6300d3a640afa9d5a9746cf6348

Sta nella sua dimensione il cuore.

Nel suo centro di quiete.

Nel suo semplice essere.

Simbolo evocativo dell’anima di un pensiero che chiede

di nascere e vivere nella sua apertura più completa.

In vista, nella sua trasparenza.

Ho sempre amato i luoghi della verità,

le parole nitide.

Anche quando fanno male e devi respirare,

ammutolendo, qualcosa del loro fiato, se

 lo hanno lasciato andandosene.

Volgi lo sguardo a quei luoghi,

lì ci sono io, incurante degli ostacoli.

 

 

donna piccola porta

Come un calice fatato in attesa di un liquore segreto,

la metafora riempie la fiaba..

Bellezza attira..

Paura cattura..

Il mistero innanzitutto..

L’impossibile è aperto al possibile.

Le incantevoli ambiguità.

L’attimo nel quale si cede alla tentazione di voltarsi indietro.

Cosa chiede una fiaba?

Di assecondarne le leggi.

” Misterioso è il narratore di fiabe.”

Generoso di meraviglie ancora ignote.

Apodittico nel suo regno incantato.

Mediatore tra i mondi,

sembri uscire da una misteriosa dolcezza,

ora sai la direzione da seguire,

danza per me.

Ti irradi nel movimento,

sei l’effetto estremo e ineludibile,

l’esito fatale e fatato.

– Del resto, la ragione, non è immune dall’immaginazione.. –

Rosa labbra

Fiore di velluto..

 Profumo inebriante e delicato..

Ho mangiato un petalo di rosa..

Mi pare assurdo.

Nell’assurdità, invece, c’è molto senso:

definisce la fragranza.

E’ un sapore improvviso di intensità,

sembra la vita nutrirsi..

Occorre molto dogma

per riconoscere tali attimi, ma

da quell’ istante

la vita  inVita..

9848278cc93f4da115a9b565bc36dc3f--water-photography-amazing-photography

C’è un bene che non vuole separarsi da me,

come io non voglio separarmi da lui.

Si nasconde

sotto spoglie impenetrabili, ma

un’ emozione non regge a lungo isolata.

La vera “educazione” della mente è

una bolla inevitabile di bene.

Dentro questa sfera,

 il bene può risplendere senza contaminarsi, ma

l’ urto armonioso del pensiero,

fa esplodere la verità che è sempre

un po’ più grande del vero. 

 

mani pianoforte

Di certi luoghi,

si può sapere solo al ritorno.

Presi a suonare,

come per obbedienza,

un suono remoto,

una musica nascente..

Ignoro se credetti mai

in quella melodia,

ma allora mi bastava il compito

di inoltrarmi nelle sue note,

seguendone la partitura,

senza codificarla..

2-2

Dimmi cosa vuoi,

mi hai chiesto.

Io sogno dolcezza..

La tenerezza ricevuta e quella ricercata..

Lo sguardo impavido..

Quel corpo della poesia unito al corpo dell’amore..

Nella poesia tutto trepida..

Tutto è pura rossa.. rosa rossa.

Chiedo troppo?

Si, vero..

Eppure vorrei solo che

una voce mi sussurrasse piano

” Sei tu, ti riconosco,

ti stavo aspettando”.