Un film tutto da vedere

Diciamocelo chiaramente e seriamente,quello che è accaduto in questi giorni a Pistoia si può definire solo Incredibile.
A distanza di quasi 4 anni da quel giugno 2015 dove si frantumò un Amore incommensurabile nessuno avrebbe scommesso mezzo centesimo che Paolo Moretti sarebbe tornato ad allenare la nostra squadra.

“Certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano “Antonello Venditti in Amici mai descrive così l’impossibile fine di un Amore.

Nessuno avrebbe ripensato di rivedere Paolo a fianco di Fabio Bongi a riformare quella coppia straordinariamente invincibile.

Sono stati 6 anni di crescita incredibile di due finali raggiunte di una gara 5 a Milano da far commuovere i più duri di cuore.
Un amico mi ha suggerito una battuta incredibile.Passiamo da un allenatore che ha chiamato i TIME out con una parsimonia straordinaria ad un allenatore che chiamando un time out a Milano ci fece piangere.

Paolo torna a Pistoia per provare a compiere un miracolo sportivo.
Ricordo ancora quando per la prima volta venne presentato a Pistoia,era la stagione 2009,il cuore di una curva ad elettrocardiogramma piatto.La voglia di mettersi in gioco e trascinare un ambiente alla salvezza,

L’allenatore Maurizio Lasi cacciato con la squadra ultima in classifica,ambiente tremendamente scoraggiato.
Paolo veniva da un’esperienza brindisina negativa ma nacque subito feeling con la società e le vittorie portarono tutto l’ambiente a centrare quell’obbiettivo difficile ma non impossibile.
Poi stagioni incredibili con quella promozione e quella crescita giornaliera.Paolo Moretti e Pistoia diventarono un tutt’uno.

Ora Paolo torna in questa città con una squadra che in queste gare a tratti è parsa sciogliersi come neve al sole.
Sarà dura molto più dura di quella stagione in cui arrivava e subentrava in corsa ad un allenatore che ci aveva portati in Lega due.

Arrivò,sicuramente con più tempo a suo favore e con la possibilità di fare dei cambiamenti,ora ci saranno 6 interminabili partite in cui non sarà possibile far chi sa cosa,ma siamo sicuri che i giocatori metteranno tutto per arrivare ad un obbiettivo incredibile.

L’ambiente sembra aver riaccolto il coach con un entusiasmo straordinario ora servirà riunire le famose 3 S che si erano perse.Stampa,società e spettatori dovranno riunirsi e remare assolutamente nella solita direzione.

Oggi sarà la prima partita,una sfida quasi impossibile,ma sono queste le partite che potrebbero segnare l’inizio di una impresa che se fosse facile non sarebbe un film tutto da vedere.
Io ho comprato i pop corn, mi metto sulla sedia ed aspetto il 12 maggio sicuro che l’esito che pareva assolutamente banale non lo sarà più.
Forza Pistoia.

Federico Flori

“Niente Ceres, solo Moretti”

Sta per terminare per noi tifosi di basket una delle settimane più caotiche degli ultimi anni.
Un clima così febbrile,non si avvertiva dai tempi di Lasi o se proprio la mia memoria non m’inganna dall’esonero di Venerdì di Massimo Friso.
Entrambi gli esoneri portarono i successori a raggiungere l’obbiettivo che la società si poneva in quella stagione.
Maurizio Lasi conquistò la Lega due,Paolo Moretti salvò la squadra subentrando nel 2009 a Maurizio.
In entrambi i casi chi arrivo’ trovò un ambiente al limite del nevrotico.
Moretti trovò una curva senza voce ma in quelle settimane si materializzò il gruppo Baraonda Bianco rossa.
Adesso chi arriverà a dirigere gli allenamenti martedì troverà un ambiente particolarmente deluso da un’annata che nessuna si aspettava fosse di così tanto logorio.
In moltissimi si augurano che sia Paolo Moretti a tornare,l’uomo che nel 2009 salvò questa società dalla retrocessione e la condusse in Paradiso pochi anni dopo con il vice Fabio Bongi centrando addirittura due finali play off di lega 2.
Io mi auguro sinceramente di veder uscire da quel tunnel lui perché potrebbe essere assolutamente l’uomo del miracolo sportivo anche se le 6 partite che mancheranno dal suo arrivo sono sicuramente un terribile pensiero.
A Brescia intanto in un campo difficilissimo in panchina andrà un uomo che ha fatto la storia di questa società un Fabio Bongi che ha espressamente dichiarato di voler fare il secondo e di tenere questo ruolo solo a Brescia, più per dovere che per voglia di farlo.
Fabio ha reso omaggio a Ramagli e lo ha difeso contro chi è andato oltre all’aspetto sportivo denigrandolo ed offendendolo.
Ramagli non è mai entrato in sintonia con il pubblico ed a parer mio non è riuscito a far accettare al pubblico una pesante eredità lasciata da un duo come quello formato da Moretti ed Esposito due ex giocatori di personalità mostruosa.
Gli errori in questa annata sono stati molteplici e sicuramente non è il solo Ramagli a doversene far carico ma adesso non ha senso la ricerca spasmodica del Kaiser Sose adesso ha senso resettare e far capire ad i giocatori che gli alibi stanno a zero e che serve la massima unità per raggiungere qualcosa che potrebbe chiamarsi miracolo sportivo.
Bongi a Brescia può ricompattare la squadra e provare a raggiungere 2 punti che sarebbero a dir poco clamorosi.
Mancano 24 ore alla partita e poi attenderemo quello che sarà il futuro sperando di riabbracciare quel Paolino che ha centrato l’ultima promozione in casa bianco rossa e che la piazza sui social ha assolutamente desiderio di voler vedere occupare quella panchina quest’anno straordinariamente pesante.
Intanto c’è Brescia che ci attende vogliosa di farci un dispetto e noi dimostreremo di avere più voglia di loro?
A Brescia pensando al campo e magari aspettando che atterri qualcuno dall’America che rifaccia esplodere il Palacarrara con il coro “NIENTE CERES SOLO MORETTI” soprattutto il 12 maggio quella che tutti vorremmo fosse ricordata come la sera dei miracoli….quella che Lucio Dalla dipingeva in centomila in uno stadio ma che a noi basterebbe in quattromila in un palazzo.

Federico Flori

24 ore interminabili

Mancano solo 24 ore,1440 minuti,86400 secondi ad una sfida importante una delle più importanti degli ultimi anni,una partita non certo da deboli di cuore bianco rosso,una partita che solo se pronunci il nome delle due squadre ti vengono in mente nomi del passato da far accapponare la pelle.
Pistoia e Reggio distanti di poco da poterlo chiamare derby degli Appennini e così nemiche da litigarsi Kobe Bryant,da regalare tapiri a Mondo Vecchi per una cronaca “leggermente “faziosa.
Pistoia e Reggio uniti solo da un bianco rosso ma lontane anni luce in tradizione e risultati raggiunti.
Pistoia e Reggio sfide che sembrano decise ma che a 5 minuti dalla fine anche sotto di 15 non lo sono.
Ricordo la mia gioia incredibile nel vedere Joe forte vincere da solo o quasi una partita al Palabigi dopo tante batoste prese su quel parquet.Genio e follia ed il talento fanno vincere le partite e Joe ne aveva anche se in molti lo ricorderanno solo per quel finale da censurare.
Eppure a Reggio dopo un tecnico meritevole di richiamo in panchina prese per mano tutti e realizzò qualcosa che ancora nei presenti suscita emozioni e lacrime.
E domani che partita sarà ?Beh difficile dirlo.Si troveranno 2 allenatori di grandissima esperienza:
Il nostro Ramagli(lo scrivo convintamente)ed il mitico Pilla dai trascorsi termali o semplicemente dai trascorsi bianco Rossi di Varese.
Nel 2009 rimediammo “grazie” a lui una delle peggiori sconfitte della storia.Era la Varese di Galanda in campo che vinse il campionato di lega due,una partita che decretò in qualche modo “il concepimento” di Baraonda Biancorossa che ha raggiunto a febbraio il traguardo di 10 candeline.
Fu una delle ultime sfide che ci vide avversari del Tecnico ferrarese.
Domani che partita sarà ?mi domandavo prima di scrivere questo pezzo.
Sicuramente emozionante da vivere ogni secondo come se fosse l’ultimo possesso di gara 5 con Brescia.
In settimana ho letto tante opinioni.Ho letto taluni reclamare una promozione per invadere gli spalti che mi ha un po’ preoccupato.
Serve davvero una promo per portare le persone domani al Palacarrara per aiutare questi ragazzi a raggiungere l’obbiettivo stagionale?
A parer mio non serve nessuna promo ma serve ritrovar Noi stessi.
Serve una grandissima unità,serve far sentire ad i giocatori dove può portare l’anima di questo catino infernale.
Non ci sarà in campo un Joe forte qualunque ma ci sarà un Tony Mitchell che ha fatto vedere di avere il carisma per trascinare gli altri compagni.
Servirà appunto un Palacarrara sold out nella qualità più che nella quantità.
Servirà soffiare su ogni pallone che stia per entrare nel nostro canestro per dirigerlo fuori,servirà il crederci in maniera impressionante lasciando da parte critiche sterili verso un allenatore che avrà comunque le sue responsabilità ma non serve a nulla rimarcarle quotidianamente.
Baraonda sta pompando dalla prima gara spesso in solitario,domani questo non sarà permesso,l’arrivar prima sul pallone sarà di vitale importanza e saremo noi a deciderne le sorti.
Domani avremo il primo match a disposizione e sarà un match che qualsiasi esito avrà comporterà per il futuro un quasi esito stagionale lo sappiamo tutti e per questo se la serie A non è importante solo a parole urge ritrovar la fila al botteghino e creare un frastuono che le nostre orecchie non sentono più da un po’ ma ne siamo assolutamente capaci.
Baraonda ha chiesto l’aiuto della città per tenere un patrimonio che è il basket di serie A,sta a noi riportare gli assenti ad incitare nei vari settori.
A Domani e che vinca il migliore sperando di esser Noi.

Federico Flori