Delle (vere) streghe e dei (veri) mostri in questa notte di Halloween.

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rogo-strega Le streghe sono tra le protagoniste della notte di Halloween e, assieme ad altri mostri, popolano l’immaginario dell’uomo del XXI secolo. Per secoli il tema è stato al centro della quotidianità e non vi è dubbio che la Chiesa abbia svolto un ruolo da protagonista nella trattazione di questo argomento, gestendolo in maniera decisamente violenta. Se volgiamo lo sguardo sul territorio milanese, quello cioè dove si sviluppano le vicende di “Humilitas”, troviamo che il testo più antico che si scaglia contro le streghe risale al 1147. Sarà durante la lotta alle eresie che crescerà parallelamente l’azione di purificazione nei confronti di chi è sospettato di aver fatto “patti diabolici”. Nel 1218 inizia a Milano il suo operato contro le eresie il tribunale del’Inquisizione. Nel 1328,  il domenicano Bernardo Guy fa rientrare le pratiche di stregoneria nel’ambito dell’eresia.  Fu però nel Cinquecento e nei primi decenni del Seicento che aumentò il timore collettivo verso le magherie, facendo aumentare il tasso degli interventi punitivi contro i loro autori. Le azioni giudicate stregonesche furono trattate con una durezza ignota sia dalle autorità ecclesiastiche, sia da quelle laiche. Esse venivano prese in considerazione in base al tipo di coinvolgimento del diavolo. Vi erano superstizioni semplici, così definite perché il diavolo non aveva un ruolo di fondamentale importanza; erano per lo più superstizioni connesse alle sfere della salute, delle malattie, della buona sorte. Un posto intermedio era riservato ai sortilegi, dove vi era il sospetto di un patto col diavolo per ottenere benefici nelle sfere dell’amore, della salute e della fortuna. Questi tipi di incantesimo finivano in Tribunale. Infine vi erano le stregonerie vere e proprie che sottintendevano l’evidenza del patto col diavolo e il ripudio del cristianesimo da parte della strega. inquisizione-300x293      In questi casi, per ottenere la confessione si utilizzavano torture di ogni sorta e, appurata la prova, la rea confessa veniva messa al rogo. Centinaia di migliaia di donne furono arse su una pira, a Milano e soprattutto nelle valli a nord e in territori svizzeri. Nell’estate del 1788, nel chiostro di Santa Maria delle Grazie, su volere dell’imperatore Giuseppe II, furono bruciati tutti i documenti relativi all’Inquisizione milanese, dal 1314 al 1764. Nonostante questa “cancellazione” o “censura” della storia, sono giunte a noi storie di donne (e di uomini) accusati di stregoneria e mandati al rogo da eminenti personaggi del tempo. E’ il caso di Carlo Borromeo e del suo intervento in Val Mesoncina dove vengono arrestate circa 150 persone, condannandone alla morte 11. Certi che non fu il solo caso trattato dall’uomo dal “pugno di ferro”, nelle mie ricerche sono rimasto particolarmente sconvolto nel trovare anche descrizioni di un certo piacere nel mettere in atto tali crudeltà, come ad esempio quella di assistere personalmente all’esecuzione sia delle torture che della condanna, con utilizzo di legna “verde” (brucia lentamente e aumenta l’agonia del condannato) e la crocifissione a testa capovolta. Non prendendo alla lettera quanto trovato, ho continuato la mia ricerca leggendo vari testi pro e contro tali teorie che dipingono come un mostro il cardinale di Milano. Il quadro che me ne sono fatto non è rassicurante ma lo scopriremo insieme nelle prossime puntate.

PS: piccola postilla su quanto trovato in riferimento al periodo dell’Inquisizione. Nei vari processi, venivano chiamati come inquisitori eminenti rappresentanti soprattutto degli ordini dei francescani, dei gesuiti e dei domenicani. Pare che di Umiliati coinvolti non ve ne sia traccia. Non parteciparono per scelta? O perché esclusi volutamente? Restiamo in “ricerca”!

Delle (vere) streghe e dei (veri) mostri in questa notte di Halloween.ultima modifica: 2017-10-31T22:50:17+01:00da humilitasomniavincit
2017 "Humilitas" by Diego Moretti