Mi capita di pensare di pensarlo
mi capita di cercare tra tutti i suoi occhi
di leggere le sue parole
Mi capita di immaginare dove e come…
dove e come potrebbe essere
Mi capita ….
…e sorrido.
Mi capita di pensare di pensarlo
mi capita di cercare tra tutti i suoi occhi
di leggere le sue parole
Mi capita di immaginare dove e come…
dove e come potrebbe essere
Mi capita ….
…e sorrido.
Ogni volta che ci pensavo mi chiedevo come era potuto accadere, come mi ero trovata in quella situazione, ad osservarla da fuori era inverosimile era tutto offuscato da una nebbia grigia, ogni cosa non aveva piu’ il reale e forse giusto aspetto…lasciavo passare i giorni in attesa che qualcosa prendesse una piega diversa, in attesa che la nebbia svanisse….magari anche dopo un forte temporale ma che tutto tornasse chiaro e limpido come doveva essere.
Ogni attimo il peso era sempre piu’ difficile da sostenere,le labbra impossibili da piegare in un sorriso e quel corpo….era dura immaginarlo di nuovo vivo.
E di nuovo quel buio, freddo gelido vuoto,come quel cuore che aveva tanto voluto accanto al suo,in un tempo lontano ma malgrado tutto ancora così vicino.
E di nuovo quella paura, che la faceva sentire piccola inerme sola, un tempo cercava di proteggere quello in cui aveva creduto, ora quella notte aveva fatto di tutto per proteggere se stessa, la sua vita….ma la sua anima le sue ferite chi le avrebbe guarite?
Aveva deciso sarebbe fuggita da tutto ciò , ma come avrebbe potuto se non fingendo….doveva fare solo quello, quello che non aveva mai fatto nella sua vita, ce l’avrebbe fatta doveva solo concentrarsi e pensare a quei due visi che tanto amava che amava piu’ di se stessa ….doveva farlo per loro ed andare avanti.
La fine sarebbe arrivata.
…. era seduta sul divano tentava di leggere il libro, ma niente non capiva perché non riusciva a concentrarsi, eppure era tutto a posto, a posto insomma, nella sua vita quasi niente era a posto stava tentando di rimettere le cose dove dovevano essere quelle fuori e quelle dentro di sé, non era stato semplice ma finalmente era riuscita a tornare in vita a riprendersela quella sua vita…
….il libro era lì tra le sue mani ….la stava aspettando lei lo guardava come dire
“ ora ti apro, inizierò a sfogliarti e sarai mio”….
ma la mente continuava a vagare non tornava indietro neanche davanti ai suoi richiami….. allora riprese lentamente il telefono tra le mani e piano piano tornò li….da lui a cercarlo.
La sua immagine era lì ferma con solo l’ultima frase che si erano scambiati.
La donna in foto sulla copertina del libro sembrava sorriderle e dirle “torna qui lascia perdere” .
2°capitolo
Curioso…sfuggente
E il pensiero si spostava da quello che stava facendo, ogni tanto andava li a cercarlo spesso non c’era vedeva quei volti immobili pensava di uscire, quello non era il suo posto
Ma l’immagine immobile di lui la tratteneva li, non conosceva neanche la sua voce…quel volto intanto iniziava ad esserle famigliare, i lineamenti si stavano trasformando in espressioni….da lei immaginate…
Lui la incuriosiva…
Chi era…..
tutto questo iniziava a non bastarle…..