Giuliano Colella

Era la sera 27 marzo del 2014 quando avvenne l’omicidio di Giuliano. Una persona sempre con il sorriso. Quella persona che anche quando sei stanco o arrabbiato ti strappa un sorriso. Queste cose si sentono al telegiornale. Succedono al Bronx o a Scampia, insomma lontano. Lontano da me. Impossibile. Non è possibile sarà la solita cazzata tra colleghi. E invece….

Nei giorni seguenti un ottimo lavoro delle forze dell’ordine arrestano mandante e killer. 3 persone. 3 persone vengono condannate all’ergastolo. Bene; giustizia è fatta. Per una volta. Invece no sono passati 3 anni esatti e in secondo grado i tre vengono assolti. Ora mi domando come è possibile che in primo grado e persone si beccano l’ergastolo e in appello assolti. Come è possibile che le prive che prima sembravano d’acciao dopo sono di merda??? Come è possibile che in primo grado il giudice le abbia considerate valide per condannare tre persone all’ergastolo e in appello un altro giudice invece le abbia considerate infondate??? Ora mi chiedo o in primo grado o in secondo grado qualcuno ha sbagliato nel giudicare queste tre persone. Se è in primo grado questi tre hanno perso 3 anni di vita perchè accusati ingiustamente, invece se l’errore  è nel processo d’appello Giuliano è stato ucciso la seconda volta. E penso al dolore della famiglia alla notizia. Ma possibile che la giustizia deve essere così ingiusta!!!!

Ciao Giuliano

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Tor Vergata – Roma

A Roma c’é una zona si chiama Tor Vergata.

In questa sorge sia una sede di BankItalia che l’università, oltre ad un policlinico.

Questa zona poco fuori dal Grande Raccordo Anulare era aperta campagna, visto la “verginità” del luogo si è deciso che era il luogo adatto per costruire qui le eccellenze italiane, come il complesso di BankItalia o il policlinico universitario di Tor Vergata nonchè l’università con le varie facoltà adagiate tra i verdi prati con la casa dello studente. Strutture all’avanguarda sinonimo dell’eccellenza della cultura e della scenza italiana. A due passi  dall’altra parte dell’autostrada Roma-Napoli è sorto l’ononimo quartiere e una zona commerciale compostra da svariati cebtri commerciali uno vicino l’altro. Cosi sembra tutto bello. Un unico problema. O meglio ci sono svariati problemi. Le strade fanno schifo. Starde dissestate, senza marciapiedi, cumuli di immondizia che invadono il ciglio della strada e i vasti campi incolti che circondano queste strutture. Per non parlare che sono collegate alla città solo tramite mezzi pubblici di superfice, con fermate piene di studenti praticamente in mezze la strada. Zone raggiungibili solo con autotrasporto privato. Per non parlare dell’esempio migliore della peggiore Italia, esempio di come la cricca deruba lo stato e quindi noi e il nostro futuro, dovrebbero erigerlo a monumento della cricca, del malaffare di stato e dei loro sevitori infedeli. Lo stadio del nuoto. Doveva essere pronto per il 2008 e invece il suo scheletro troneggia nella zona. Una struttura faraonica costata 200 milioni di euro, visibile da chilometri, come un faro nel deserto. Questa è la faccia di Roma, quello che il mondo culturale e scentifico vede e che figura ci facciamo??