OTTOBRE 2018 FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO DI POMPEI
A mezzogiorno della prima domenica viene recitata la supplica, trasmessa anche da moliti canali televisivi.
Promotore, il Beato Bartolo Longo, un santo della città di Latiano (BR).
Un Santo dei nostri giorni, siamo soliti pensare ai Santi come nosti avvocati.
IL BEATO BARTOLO LONGO
E’ un avvocato Santo a servizio dell’uomo e della chiesa.
Bartolo Longo è nato il 10 febbreio 1841 a Latiano (BR).
Il 14 ottobre 1883, ventimila pellegrini, riuniti a Pompei,recitarono, per la prima volta, la supplica alla Vergine del Rosario, sgorgata dal cuore di Bartolo Longo, in risposta all’Enciclica Supremi apostolatus officio (1° settembre 1883), con la quale Leone XIII, di fronte ai mali della società, additava come rimedio la recita del Rosario.
POMPEI E’ OPERA DI DIO
Tempio dello Spirito, luogo di conversione e di riconciliazione, di misericordia e di preghiera, di spiritualità e di santità.
POMPEI E’ DONO DELL’AMORE DI BARTOLO LONGO
Un innamorato della vita, un avvovato santo.
POMPEI E’ ROSARIO
Progetto di vita, contemplazine dei misteri della salvezza, risugio sicuro nelle prove della vita.
POMPEI E’ LABORATORIO DI SOLIDARIETA’ E DI PROMOZIONE UMANA
Migliaia di ragazzi e ragazze, di uomini e donne, vittime del disagio sociale, sono stati accolti e restituiti alla propria dignità umana, sperimentando il calore di una casa e di una famiglia.
POMPEI E’ CROCEVIA DI UOMINI E DI POPOLI
Di cultura e di nazionalità, luogo di incontro di una umanità assetata di Dio e desiderosa di legalità e di giustizia, di speranza e di pace.
FRASI DEL BEATO BARTOLO LONGO
Accettando i figli dei detenuti, disse: “Se non ho figli miei, possiedo quelli del cuore e questi sono i figli dei carcerati. Davanti all’immagine della Madonna pregano sia i figli delle vittime che i figli degli assassini. Il sangue del Martire più grande purifica il sangue di tutti”.
BARTOLO LONGO
Fin da bambino si rivelò, ricco d’ingegno, vivace, e dal carattere appassionato. Per gli studi scolastici fu mandato al collegio dei padri scolopi a Francavilla Fontana. Completò gli studi a Lecce e a Napoli, dove conseguì la laurea in legge all’età di 23 anni. Era elegante, intelligente ed anche di bell’aspetto. All’universrtà venne coinvolto nella moda anticristiana dell’epoca. I divertimenti, la musica, e gli amici riempivano la sua giornata. Tormentato da irrequetezza e depressione, logorato nel sistema nervoso, e nella salute, riuscì a risollevarsi grazie a un suo amico che riuscì a strppare al suo amico la promessa di confessarsi. Bartolo Longo, acconsentì solo malvolentieri. Quando si confessò, avvenne la sua conversione che lo portò a scelte radicali a si dedicò ad opere di carità. Nel 1872 Arrivò a Pompei per motivi professionali, e quì lo impressionò profondamente la miseria umana e religiosa di quella gente. Con molta fatica riunì per la preghiera le perone, diffidentti, nella chiesa cadente di pompei. Ognuno dovette prima imparare l’Ave Maria. Fu una lotta spirituale e tenace, ma Bartolo, salvato lui stesso grazie al Rosario, era fermamente convinto che chi prega il Rosario con perseveranza diventa non soltanto più pio, ma anche più buono. Nel 1876, su suggerimento del vescovo di Nola, iniziò la campagna di uno stipendio mensile per costruire un santuario a Pompei. Come risultato della cooperazine umana e grazie all’intercessione prodigiosa di Maria, sorse il famoso santuario, dove si verificarono immediatamente molti miracoli. Intorno a tale costuzione nacque una città Mariana, la nuova Pompei, con tipografia, case, ospedali, posta, ufficio per il telegrafo e una stazione ferroviaria.Per il suo impegno nacquero alcune opere della misericordia, ancora oggi in sviluppo, che gli hanno meritato l’appellativo “padre degli orfani”.Alla fine della sua vita visse accanto alla Basilica presso i “suoi bambini” in una stanza piccola e semplice, pregando il Rosario quasi ininterrottamente. Quì morì il 5 ottobre 1926 pronunciando le parole:”Mio unico desiderio è vedere Maria che mi ha salvato e che mi salverà dal maligno”. Papa Giovanni PaoloII lo proclamò Beato il 26 ottobre 1980. Nei suoi scritti: Maria viene presentata non come un semplice personaggio del passato, ma come una persona che è anche oggi attiva, viva, dotata di sentimenti, forte e materna. Soprattutto si può dire di lui senza esagerare che tutta la sua vita fu un servizio permanente alla chiesa, in onore di Maria e per amore di Lei.
Salve, un felice sabato, una buona domenica e tanta gioia nel Signore. Un abbraccio di luce Violetta.
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Ciao. La violenza è una malattia, una malattia che danneggia tutti coloro che lo usano, indipendentemente dalla causa. La violenza è semplice; le alternative complesse…Ecco:ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi, ma l’indifferenza dei buoni.
Un cordiale sorriso, Bye Sal
Ti offro un caffè fatto con il cuore che ti porti gioia a tutte le ore. Buon giorno e buon martedì…Mik