MARIANNA

Era così, stasera l’aveva capito e in qualche modo non era sorpresa, in fondo l’aveva sempre saputo che non era ancora pronta a rischiare di nuovo. Aveva bisogno di tempo per dimenticare e chissà se avrebbe avuto abbastanza tempo per dimenticare e poi ricominciare. Marianna non aveva mai sentito il peso dell’età fin quando Renato non l’aveva lasciata scappando, come aveva già fatto un anno prima. Se era onesta con se stessa, si era sempre sentita precaria, tutte le volte che avevano discusso e ammesso che erano completamente diversi, per carattere, interessi e idea di un rapporto sentimentale, e si era chiesta per quanto tempo avrebbero potuto andare avanti. 

Ogni volta però aveva scacciato quella sensazione e si era detta che in fondo non esistono rapporti perfetti, perchè le persone non sono perfette, e quindi andava bene così. Le risate, gli sguardi, le battute, le notti d’amore e le canzoni che avevano accompagnato i momenti condivisi e avevano dato un senso a tutto l’avevano convinta che sarebbe durata a lungo, forse anche per sempre.

Ma non era stato così e adesso i ricordi facevano male e tornavano ogni volta che Fulvio partiva alla carica e la bloccavano. Le ricordavano che le relazioni fanno soffrire e lei non ce la faceva, non poteva, non ci riusciva. Era stanca di vivere con la paura di dover affrontare l’ennesimo fallimento.

Eppure c’era qualcosa in fondo da qualche parte che sorprendentemente e inaspettatamente ogni tanto si faceva spazio e usciva dandole il coraggio di rischiare e buttarsi avanti. Una sorta di desiderio incosciente di scoprire che non era sempre così, che non necessariamente le cose dovevano finire male, c’era anche la possibilità che qualcosa nato per caso si rivelasse meglio del previsto.

“Io rimango qui, io rimango qui
che non ho ancora paura
di dare via la pelle, vivere come stelle,
vivere per me”
(da “Vertigine”, Levante)

Paura di amare? – Il Golfo 24

 

MARIANNAultima modifica: 2020-12-08T00:30:25+01:00da panteradicuori

2 pensieri riguardo “MARIANNA”

  1. E’ vero. Se si ama davvero una persona, bisogna anche mettere in conto di doverla lasciare andare. Attendere notte dopo notte che i fantasmi si sfoghino. Imparare di nuovo a respirare.

    1. Infatti, imparare nuovamente a respirare per poter di nuovo sentire. Quando non si respira, si trattiene e si innalza un muro protettivo. Il tango funziona con il contatto di petto: se senti il respiro dell’altro, entri in sintonia e riesci a capire come muoverti insieme.

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