Furto aggravato: mele e noci per 4 euro

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Per aver rubato mele e noci al supermercato (bottino di 4 euro) un pensionato di 64 anni è stato denunciato dalla polizia con l’accusa di furto aggravato.
Secondo quanto si è appreso, l’anziano avrebbe agito “spinto dalla fame”.
E’ stata la direzione del supermercato a chiamare il 113 e gli agenti, malgrado l’esiguità del bottino, non hanno potuto far altro che segnalare l’uomo all’autorità giudiziaria.
Il supermercato precisa che:
“Nel solo anno 2017, e solamente in un unico punto vendita abbiamo subito circa 140 furti di piccola entità”

Vaffanculo e dito mignolo

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Per la Cassazione si può dire vaffanculo, ma non mostrare il dito medio con il pugno chiuso.
Per evitare problemi giudiziari, d’ora in poi quando mandate a fanculo qualcuno cambiate dito, mostrategli il mignolo!
“Dito medio addio.
Lo dice la Cassazione.
Mostrarlo per insultare una persona è un vero e proprio reato.
L’imputata aveva mostrato il pugno con il dito medio alzato rivolgendosi al proprio marito,
da cui era in fase di separazione, incontrandolo in automobile.
La Cassazione, ha dichiarato inammissibile il ricorso della donna contro il verdetto del giudice del merito:
“l’attenta motivazione della decisione ricorda la volontarieta’ offensiva del gesto, perchè si inseriva in un contesto di tensione, preceduto, in altro momento, da esplicita offesa verbale resa dalla prevenuta”.
Ben “articolata”, aggiungono i giudici,
la giustificazione “anche nel supporre l’esistenza di una pregressa offesa verbale,
secondo le parole della vittima del delitto, condotta che con logica e’ stata ritenuta distinta da quella gestuale”

L’informazione.

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In tema di Sanità di solito ci si concentra sulle cure, sulla guarigione del paziente, in sostanza sugli effetti.
Quasi mai sulle cause.
Intervenire sulle cause è molto complicato, vuol dire mettere mano all’economia che ci fa ammalare.
Alla struttura stessa della società in cui viviamo.
L’aria che respiriamo, i cibi che mangiamo sono i veleni che ci fanno ammalare.
Il medico può solo curare, spesso è l’ultima spiaggia come nel caso delle neoplasie, il legislatore dovrebbe tutelare i cittadini, prevenire con misure per salvaguardare la salute.
Questo vuol dire però scontrarsi con multinazionali assortite, con gli effetti della globalizzazione, con la finanza criminale che non guarda in faccia a nessuno e che l’etica non sa dove stia di casa.
E contro questi soggetti il medico può fare ben poco.
L’unico vero rimedio è l’informazione. Prevenire grazie all’informazione, grazie al proprio stile di vita.
Qualunque diabetologo vi dirà che lo zucchero fa male, ma siamo bombardati, in particolare i bambini che sono i più indifesi, da pubblicità di merendine e di bibite zuccherate.
Sanità, cibo e spesa pubblica vanno di pari passo.

IN ROSSO

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I cinque anni di desertificazione hanno interessato tutto il territorio nazionale, anche se con intensità diverse a seconda delle zone.
Tra le regioni, è la Sicilia ad aver messo a segno il saldo peggiore tra aperture e chiusure di negozi e locali.
Seguono, nella classifica delle emorragie di imprese più significative, la Lombardia e la Campania.
Tra le città capoluogo di provincia, invece, il primato di chiusure va a Roma:
l’Urbe sta soffrendo una crisi commerciale ancora più intensa di quella registrata dal resto del Paese: in cinque anni la città ha subito un saldo negativo tra negozi, bar, caffè e servizi di ristorazione.