Amo l’Olanda, un Paese in cui sono stato dieci anni fa, visitando 3 posti: Amsterdam, Rotterdam e Kinderdijk.
La prima non ha bisogno di presentazioni, borgo caratteristico all’epoca ancora famoso soprattutto per le sue droghe leggere autorizzate e il quartiere a luci rosse. Mentre oggi è diventata una meta per coppiette e una città d’arte per lo sdoganamento commerciale del povero Van Gogh.
Rotterdam è una città soprattutto industriale, con la parte più interessante costituita dal lungo ponte Erasmusbrug (“Ponte Erasmo”) è un celebre ponte sul fiume Nieuwe Maas.
Infine Kinderdijk, località costituita da mulini a vento, molto particolare.
Amo l’Olanda anche per il grande pittore Vincent Van Gogh, mio preferito.
Il Paese fa i suoi interessi nell’Unione europea, principale alleato della capostipite Germania. Ed entrambi ci hanno negato l’emissione di Eurobond (ribattezzati visto il periodo Coronabond), preferendo quel cappio chiamato MES. Insieme a loro, anche Irlanda, Danimarca, Svezia e i tre Stati baltici. Ma i rapporti di forza sono mutevoli.
In realtà, questo paese ci costa un bel po’. Scopriamo perché.