Soldi: 3 miliardi l’anno buttati per colpa delle opere incomplete

Soldi buttati al vento per cominciare dei lavori che non finiscono mai, e altri soldi buttati per mantenere quei beni in attesa che vengano completati. E’ l’assurda gestione delle risorse made in Italy. A metterlo in evidenza è il ministero dei Trasporti in un suo report.

I dati choc sulle opere incompiute e sull’esborso di soldi

soldi-lavoroL’ultimo aggiornamento dell’Anagrafe delle opere incompiute del Mit, fa un quadro degli interventi che risultano fermi al 31 dicembre 2015. Il paese più virtuoso è Bolzano, che vanta “solo” due cantieri aperti. Poi c’è Trento con 4. La peggiore è la Sicilia, dove le opere cominciate e mai finite sono addirittura 113 (erano 215 l’anno prima, ma nessuno sa dire se quelle 102 siano state tutte ultimate oppure cancellate).

Complessivamente, tenere aperti questi cantieri fino a chissà quando ci costa dai 2 ai 3 miliardi di euro l’anno. Lo ha stimato l’Università Bocconi. Per arrivare alla cifra vanno messi in conto i costi di investimento persi, gli oneri economici del mancato utilizzo, i mancati benefici ambientali e sociali.

Sempre secondo la Bocconi, il vero difetto è che in Italia si programmano le opera pubbliche guardando soprattutto alla copertura finanziaria che hanno (se ci sono soldi si fanno, sennò niente) piuttosto che non dopo una attenta analisi costi/benefici a monte di ogni intervento. Va quindi riqualificato il sistema di spesa delle risorse, perché senza un rigoroso studio sui costi e sui benefici di un intervento, i risultati sono pessimi. Se venisse adottato un criterio più efficace, si ridurrebbe la discrezionalità dei politici.

Soldi: 3 miliardi l’anno buttati per colpa delle opere incompleteultima modifica: 2016-11-03T10:58:01+01:00da nonsparei

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