Pagamenti e PA: il 62% è in ritardo e c’è chi impiega quasi 2 anni a saldare i debiti

Una delle piaghe della nostra economia è senza dubbio il ritardo con cui le pubbliche amministrazioni procedono al pagamento dei propri debiti nei confronti delle imprese private. Nonostante siano stati presi diversi provvedimenti tra il 2013 e il 2015, il quadro è cambiato poco. Ancora oggi infatti si consumano lunghe attese per le povere aziende che inviano le loro fatture agli enti pubblici. Nel corso del 2017 infatti, la maggioranza degli enti pubblici (62%) paga strutturalmente in ritardo rispetto alla scadenza scritta nella fattura. Addirittura in alcuni casi i ritardi diventano di centinaia di giorni. Un problema non da poco, visto che l’acquisto di beni e servizi ogni anni ha un controvalore di oltre 120 miliardi.

Il quadro dei pagamenti

pagamentiIl punto è che non è neppure facile tenere sotto controllo la situazione dei pagamenti. Il Ministero dell’Economia aveva chiesto a tutti gli enti pubblici di inviare i propri dati in modo da monitorare l’andamento dei pagamenti, che sarebbero stati a cura della banca dati della pubblica amministrazione (Bdap). Ma la riposta è stata deludente, e l’ultimo “cruscotto” (così si chiama) esistente è aggiornato addirittura a più di 3 anni fa (aprile 2014).

Un quadro complessivo si può ricostruire solo spulciando tra i dati dei singoli enti pubblici, mettendoli poi assieme. Si scopre così che su 206 amministrazioni, il 62% del registra che i pagamenti in media arrivano dopo la scadenza, con un ritardo medio tra i 28 giorni dei ministeri e i 71,5 giorni delle Asl. Ci sono però situazioni molto gravi, come quelle dell’ASL di Roma 6, che al 2016 registra un ritardo medio nei pagamenti pari a 687 giorni di ritardo. Quasi due anni. Scandaloso il fatto che nell’ultimo trimestre siano arrivate alla cassa fatture addirittura di 5 anni fa (1960 giorni!). Altro caso scottante è Napoli: nell’azienda sanitaria di Napoli centro il ritardo medio sfiora i 257 giorni. A Catanzaro arriviamo a 229 giorni, quasi 8 mesi).

se anche il Ministero è in ritardo…

Un proverbio dice che il pesce marcio puzza dalla testa. E allora è eclatante il fatto che proprio il MEF, il Ministero delle Finanze, ovvero il luogo dove si scrivono le leggi sui ritardi dei pagamenti, si accumulano fatture inevase con un ritardo medio di quasi 13 giorni. Se il garante delle regole è il primo a dare il cattivo esempio, di cosa parliamo?

Un’ultima annotazione riguarda i casi opposti, ovvero di amministrazioni con le quali fare affari è un piacere. L’azienda sanitaria Bassa Friulana è infatti la miglior pagatrice di inizio 2017: qui addirittura le fatture vengono saldate con 33 giorni abbondanti di anticipo.

Pagamenti e PA: il 62% è in ritardo e c’è chi impiega quasi 2 anni a saldare i debitiultima modifica: 2017-07-24T09:47:14+02:00da nonsparei

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