Oro sotto pressione sui mercati. Raggiunti i minimi da 6 mesi
Le quotazioni dell’oro hanno raggiunto ieri i minimi da sei mesi, sulla scia degli aumenti del dollaro USA. Il lingotto con consegna immediata ha ceduto anche ieri terreno, passando di mano a 1.264 dollari l’oncia. Sono diversi i fattori che stanno incidendo. Anzitutto la forza di un dollaro che sfrutta le incertezze dovute alle tensioni per la guerra commerciale fra Cina e Usa.
La guerra commerciale, la FED e l’oro
Le tensioni sul commercio portano ad un aumento della domanda per il dollaro USA e lo yen giapponese, mentre gli investitori sono più cauti su buoni del tesoro e oro. Questo perché l’incertezza sugli sviluppi concreti di questa escalation, spinge gli investitori a diversificare i loro portafogli in favore delle attività più liquide. Il mercato comunque si augura che gli Stati Uniti invertiranno la loro attuale politica commerciale contro la Cina, e alla fine scongiureranno una guerra commerciale pesantissima.
Ulteriore ostacolo ai prezzi dell’oro è la posizione di FED e BCE. L’ottimismo dell’istituto centrale americano comparato con la prudenza della Banca centrale europea, ha di fatto spinto il dollaro sul mercato valutario (si veda l’Eur-Usd usando la strategia metodo Heikin Ashi). C’è stato un aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA in quanto il corso del rialzo dei tassi implicito nei futures dei Fed Funds è cresciuto. L’oro ha così puntato ancora più al ribasso.
I livelli tecnici
Quali livelli vanno monitorati con attenzione? Abbiamo visto l’oro scivolare a livelli visti l’ultima volta il 22 dicembre. Il metallo giallo inoltre sembra stia per estendere il suo declino dato che nel grafico giornaliero, il 20 DMA guadagna ulteriore trazione al ribasso ben al di sopra del livello attuale e al di sotto dei 100 e 200 DMA (qui si può approfondire il discorso sulla strategia moving average semplice). Gli indicatori tecnici hanno accelerato i loro ribassi, con il Momentum a livelli negativi e l’RSI in zona oversold. La zona di prezzo di 1,261.00 funge da supporto immediato, e una eventuale rottura potrebbe spingere l’oro verso il supporto statico a 1.245,20.