Dati macro, è cominciata una settimana ad alta intensità per i mercati
Con i dati macro riguardanti il manifatturiero di febbraio di alcuni Paesi europei, è cominciata una settimana molto intensa sul calendario economico. Il clou lo raggiungeremo nella giornata di venerdì, quando verranno resi noti i dati sul lavoro Usa.
La scia di dati macro
Oggi hanno alzato il velo sui dati della manifattura la Germania, la Spagna, la Francia, il Regno Unito ma anche l’Eurozona. Il PMI manifatturiero IHS Markit nell’Eurozona è stato rivisto leggermente al rialzo fino a un massimo di tre anni di 57,9, rispetto a una stima preliminare di 57,7 e rispetto al 54,8 di gennaio. Meglio del previsto quindi.
Inoltre, l’occupazione è aumentata per la prima volta in quasi due anni. Dati macro positivi.
Banche centrali e petrolio
Martedì è intanto attesa la decisione della banca centrale australiana sui tassi di interesse, mentre mercoledì ci si focalizzerà sul petrolio.
Non si tratta di dati macro, ma del meeting Opec+, che potrebbe decidere di restare sui livelli attuali (circa 7 milioni di barili in meno al giorno), anche se non mancano forti pressioni contrarie, a cominciare dalla Russia.
Appuntamento con gli USA
Il vero fulcro sarà però venerdì, con i dati macro sull’occupazione Usa. Verrà infatti pubblicato il report sui posti di lavoro creati nel mese di febbraio. Gli analisti attendono una cifra non inferiore alle 148.000 unità, dopo il calo netto del mese scorso (227.000 unità) che aveva interrotto una lunga scia positiva. Atteso anche il dato sul tasso di disoccupazione, che per il consensus potrebbe aumentare leggermente dall’attutale 6,3% al 6,4%.
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Euro in lieve discesa
Nel frattempo, oggi l’euro perde quota rispetto al dollaro USA, perché sul mercato prevale una certa cautela prima dei discorsi chiave di diversi funzionari della BCE (compresa Christine Lagarde). Tuttavia, i segnali forex gratis in tempo reale non si sbilanciano su una direzione precisa. La scorsa settimana la valuta unica ha toccato il massimo di un mese sulla scia dell’ottimismo sulla fine dei blocchi e sulla riapertura delle economie.