Federal Reserve, la marcia indietro di Powell fa felici i mercati finanziari

Dopo lo scossone che la FED ha dato ai mercati settimana scorsa, il presidente della banca americana Jerome Powell ha cercato di calmare gli investitori e rassicurarli.
Ma resta comunque il forte dubbio se si debba davvero credere alle parole del capo della Federal Reserve.

Cosa ha detto il capo della Federal Reserve

In audizione al Congresso americano, Powell ha assicurato ancora una volta che l’inflazione non preoccupa, perché la sua fiammata è solo transitoria e si indebolirà con il tempo, quando i problemi dal lato dell’offerta. Secondo Powell, la situazione attuale è provocata da “una domanda estremamente forte di lavoro, beni e servizi” e dal fatto che “il fronte dell’offerta è stato colto un po’ alla sprovvista“.
Il numero uno della Federal Reserve ribadisce che la ripresa americana procede spedita e a breve anche il mercato del lavoro accelererà.

La marcia indietro

Anche se Powell non parla espressamente di politica monetaria, le sue parole puntano a chiarire che la pazienza sarà la virtù della Fed. Che non c’è fretta di alzare il costo del denaro per frenare la corsa dei prezzi.
Una forte marcia indietro rispetto al grafico dot plot che accompagnava le proiezioni economiche del FOMC, che aveva evidenziato un possibile rialzo dei tassi d’interesse nel 2023 e potenzialmente anche a fine 2022 (come ha detto il presidente della FED di St Louis James Bullard).

Questa ipotesi aveva innescato l’immediato balzo del dollaro, coinvolto in tutte le coppie di valute più scambiate forex.

La reazione dei mercati

L’effetto calmante della Federal Reserve tranquillizza i mercati, che si portano in zona rialzo mentre i rendimenti dei Treasury americani si raffreddano.
Wall Street ha reagito con dei rialzi, il Nasdaq dei titoli tecnologici (+0,79%) ha toccato il massimo storico. Oltre 450 titoli su 500 sono saliti. La marcia indietro della Fed fa piacere soprattutto ai Big della tecnologia, a partire da Microsoft, per la prima volta sopra i 2 mila miliardi di capitalizzazione.
Anche le piazze europee hanno reagito bene, e chi fa scalping sul Dax lo ha potuto constatare bene.