Vendite di Natale, è la settimana chiave: 3,3 miliardi ancora da spendere

Le vendite di Natale finora stanno marciando più lentamente del previsto. Colpa soprattutto della “lentezza” degli italiani, che nella maggior parte dei casi non hanno completato i regali in programma. Un po’ di pigrizia, un po’ perché qualche destinatario è “sfuggito”.

Come vanno le vendite di Natale

A fotografare la situazione è Confesercenti, sulla base di un sondaggio commissionato a Ipsos.
Soltanto un italiano su tre dichiara di aver fatto tutti i regali. Gli altri, come di frequente succede, si stanno riducendo agli ultimi giorni. Per questo motivo le vendite natalizie hanno proceduto a ritmo lento finora, e per questo si spera di dare una bella accelerata in questa settimana.
Confesercenti stima che quasi 26 milioni di persone si muoveranno per negozi, per completare gli acquisti dei doni (di questi ben 16 nei giorni tra 22 e 24 dicembre). La spesa prevista è pari a circa 3,3 miliardi.

L’occasione per il retail fisico

L’importanza di questi giorni per il settore delle vendite è manifestata da un altro dato. Gli italiani hanno ancora in portafoglio circa il 54% dell’intero budget previsto per le spese Natalizie in regali. Poco più della metà quindi, rispetto ai 238 euro che in media ogni persona spenderà.
Inoltre questa fase è importantissima per i negozi di prossimità del retail fisico, perché solo in essi i consumatori possono entrare subito in possesso del regalo acquistato.
Sotto questo punto di vista bisogna evidenziare un altro dato: il 60% progetta di acquistare sia online che in negozio, il 30% solo in negozio e appena il 10% si servirà esclusivamente del canale online.

Si tratta di una occasione importante per il retail, costretto a reinventarsi dalla crisi Covid.

Acquisti last minute

Gli addetti alle vendite hanno cerchiato in rosso le date del 22 e 23 dicembre, dove la caccia al regalo dovrebbe farsi più intensa. Infatti rispettivamente il 21,7% ed il 25% di chi ancora non ha finito, programma di andare a far compere proprio in quei giorni. C’è poi un residuo 14% che addirittura si spingerà fino al 24 mattina, a ridosso della Festività.
Da questo rush finale i commercianti sperano di ottenere lo spunto giusto per accelerare il ritmo delle vendite natalizie, per ora più lente del previsto.