FERDINANDO GATTA EXPOSIT

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FERDINANDO GATTAFerdinando Gatta. “In Agone”,  Fotografia

Lo Still life delle divinità

Negli scatti e nella post produzione di Ferdinando Gatta, il contesto urbano assume il ruolo di Studio di Posa e Scenografia, una scura quinta teatrale di fondo per la Ricostruzione dell’Arte della scultura focalizzata sull’attore e oratore più illuminato: la divinità. A volte, nascondendo il pregio più considerevole del tessuto abitativo nel proposito di cogliere nell’inquadratura un segno univoco, mostrandone gli aspetti meno conosciuti, una separazione nomen omen.

Come nell’Agone si dibattevano i contrasti primordiali racchiusi nell’essenza di tutte le cose, combattimenti e commedia: serietà e gioco, affetto e lite, domini in grazia dei quali sorse la cultura, così “in Agone”, la piazza Navona e le sue fontane da cui provengono gli scatti del trittico di Ferdinando Gatta. Il primo piano del maestoso dio Nettuno nel combattimento con la piovra marina, la “coppia” con la dolce nereide della fontana di Giacomo Della Porta e il dettaglio della scultura che rappresenta il Rio della Plata nella Fontana dei quattro fiumi del Bernini – “una mano protesa per ripararsi”- forniscono riflessioni per quella coppia dei contrari esistenti nel polemos Roma Amor e diversamente vista. Quanto la natura sacra e universale dei 4 Fiumi convergenti in una Roma al centro della spiritualità e le Ninfe oceanine con Poseidone “il dio che racchiude e tiene prigioniera la Terra” elementi cosmici da adorare della cosmogonia antica.

“In Agone” e “Tempus”, l’altro trittico di Ferdinando Gatta, si inseriscono in  ROMA A.M.O.R. Art Moves over Rome EXPOSIT Arti In Transito evento curato da SIT N.Zero.

“Tempus” tre scatti magistrali sulla linea temporale di Roma nel divenire, l’antica consolare Appia, il suo cammino, le inquadrature di piazza Sant’ignazio da Loyola, tempo bivio del rococò e degli edifici settecenteschi in opposizione all’oscurità barocca che aveva la funzione di esaltare il ruolo della monarchia e della Chiesa. Sino al nascondimento. E pare non sia un caso, quello dei muraglioni del Tevere prima, e delle mura del Ghetto ebraico poi.

La sua nuova esposizione è PERIMETRI all’ANTIGALLERY Rione Monti ROMA dal 15 gennaio 2020.

|equilibriuminceptionart|www.pillpics.com

Il Comunicato stampa: ROMA A.M.O.R. Art Moves over Rome EXPOSIT Arti In Transito. Differenti modi di narrare Roma e l’Amore. Una sciarada di immagini. Con Ferdinando Gatta, Carlo Marchetti, Fabio Masotti, Paolo Romani.

Perenne pietra, d’angolo e di svolta. Lo scarto nella visione che diviene portante. Roma parla di sé attraverso la sua monumentalità storica e la sua secolarità, e attraverso le Arti che muovono su di essa reinterpretandola. Ciò che muove è l’amore, nel gioco di parole palindrome e acronime, Roma, città fissa ed eterna, mutevole nelle molteplici evocazioni. Chi meglio di essa può essere cardine concettuale di materia, spirito e divinità: perenne pietra e insieme d’angolo e di svolta.

Così la riflessione su amore e il suo inverso e non necessariamente contrario, ispira la riflessione di questa seconda EXPOSIT Arti in Transito in occasione dei celebramenti dei SS Patroni romani – Pietro, l’apostolo roccia della struttura architettonica dell’ imponente e granitica Comunità cristiana e Paolo – laddove alcuni segni, individuati nelle opere selezionate degli Artisti invitati, indicano frattura col sentimento più nobile, quello del cuore, che malgrado la sua accezione positiva e sacra è costretto a terminare o trasformarsi in acuta osservazione dell’instabilità. Altri ne fissano i rapporti di luce e ombre, pieno e vuoto sino a cogliere e manifestare inaspettate apparizioni. Questo in Roma, come nell’amore.

Il “Transito” che è il paradigma che meglio rappresenta la fluidità della vita, è il cuore pulsante e leit motiv di questo evento e gli artisti che vi transitano. Cuore integro, o ricomposto. Capitoli, Fermate di un Viaggio, Destinazione o Pellegrinaggio. Ogni movimento è agire e transito, confronto con idee, persone e strutture. In rapporto a ciò, il linguaggio dell’Arte ne coglie le istanze attraverso l’occhio allenato degli artisti a recepire i diversi strati della realtà.

Stasi e movimento di Roma come noi osservatori, ma non turisti, mutiamo e non siamo più gli stessi. Diveniamo cultura. Questo è uno dei compiti dell’arte. Un viaggio di cui non importa il punto di partenza nè di arrivo ma il transito purchè abitato dal divino o dalla conoscenza.  29 giugno –  28 luglio 2019

Testi critici di D.Zannetti, curatrice dell’evento EXPOSIT con SIT N.Zero e B. Augenti con “CUORE PELLEGRINO “TEMPIO E CUSTODE DEL TEMPIO”contributo a Fabio Masotti.

 

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FERDINANDO GATTA EXPOSITultima modifica: 2020-01-14T10:10:30+01:00da Dizzly
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