…tolgo l’incarnato porto luce dalla materia stessa e torno folletto
La letteratura e l’arte recuperano i livelli multipli di un tempo complesso che si sedimenta nel presente per formare quel «popolo di fantasmi» che costituisce l’essenza profonda della cultura te-stuale e visuale di un’epoca. Così si porta in primo piano la questione del tempo profondo delle immagini, il Nachleben der Antike per dirla con Aby Warburg. – R.Coglitore | DIAGONALI: Collana del Dipartimento di Arti e Comunicazioni dell’Università degli Studi di Palermo.
Per liberare l’idea – aggiungo io, con gesti rituali che favoriscono l’interiorizzazione e la comunicazione della dimensione del tempo, dei luoghi importanti del vissuto; di un transito come agire e confronto con le idee, le persone e le strutture: quella della Casa, diventata durante la quarantena da Covid 19 il tema dello spazio obbligato che ha generato innumerevoli riflessioni nelle comunità.
Di rifugio, col grande desiderio di movimento impossibile. Delle metamorfosi complesse e visionarie che un luogo come la Casa, la Domus, antica abitazione, e “casa del Padre” rivestita, riabitata, riusata, trasformata, possa tornare al centro dell’esperienza attraverso il personale racconto di artisti convocati, con un profondo rituale rigenerativo. L’archetipo Casa, sia palazzina, casa di campagna, o villa, o capanna è non solo l’organizzazione degli affetti, del riparo stabile e rifugio, della sua funzione storica della discendenza e quindi emblema di stabilità stanziale e luogo da cui procedere nelle attività sociali, è anche un contenitore strettamente personale. Il rifugio, la nicchia, il casotto, lo studio da cui osserviamo e replichiamo alla vita.
“Immagini mentali” che costituiscono il mitologema della Domus della quale si celebra un tempo con i Genii loci, gli artisti, che vi lasceranno le loro tracce, come i graffiti nelle caverne.
“Opera Domus” attiene alle linee guida delle attività culturali artistiche ed ecologiche di Ecocity per una città dell’arte, della qualità della vita e dell’ambiente cittadino, della sua salute; del migliorare le dinamiche relazionali in continuità con lo sviluppo comunitario sui temi della bellezza, del patrimonio artistico contemporaneo attraverso il Transito di Artisti*.