La prof dà una nota al bambino disabile: la risposta della mamma fa il giro del web

nota-disabile-prof_13155751La madre di un disabile di 13 anni ha risposto con ironia alla nota di demerito della sua insegnante. La professoressa di sostegno di una scuola media romana si lamentava dell’atteggiamento del ragazzino: “Oggi Adriano si è comportato male in classe… Anche se richiamato più volte ha continuato a fare dei piccoli rutti, disturbando la lezione”. Il commento della mamma sta facendo il giro del web: “Ho sgridato Adriano per il suo comportamento. La nota positiva è che i rutti erano piccoli perché a casa li fa grandi”. Firmato: “La mamma”. Adriano è affetto da un ritardo cognitivo grave perché all’età di un mese un attacco di bronchiolite, un’infezione virale acuta, e la conseguente mancanza di ossigeno gli hanno provocato una lesione cerebrale che gli impedisce di parlare e di scrivere. “Non sa neanche cosa sia una nota”, dice la mamma di 49 anni. La donna spiega ad HuffPost che “Adriano reagisce così quando non è interessato a ciò che gli sta intorno. È il suo modo per comunicare che qualcosa non va… Appena ho letto la nota mi sono messa a ridere, poi però ho riflettuto. È un episodio emblematico di quello che spesso succede a scuola con ragazzi come Adriano. Nelle aule servono persone specializzate, capaci di andare incontro ai bisogni specifici degli studenti con disabilità più o meno gravi… Più si va avanti e più è difficile gestire questi ragazzi quando diventano adolescenti. E intanto si perde tempo prezioso. Se non vengono seguiti fin da piccoli poi peseranno ancora di più sul sistema sociale”.

La prof dà una nota al bambino disabile: la risposta della mamma fa il giro del webultima modifica: 2016-12-15T03:13:21+01:00da cristina_a2016

4 thoughts on “La prof dà una nota al bambino disabile: la risposta della mamma fa il giro del web

  1. Magari il prof. poteva proporre una gara di rutti in classe per coinvolgere il ragazzo e per spiegare i meccanismi della digestione e del rigurgito. Ironia per ironia.

  2. Quando i miei genitori mi iscrissero alle Scuole Elemenari, come si chiamavano allora, specificarono che avevo una “disabilità motoria”, come si dice oggi, e si sentirono chiedere: “Vostro figlio è presentabile?”. In quel tempo il sostegno scolastico nemmeno si immaginava cosa fosse.

  3. Un vero dramma. Anche perchè le nostre scuole pubbliche (le private non saprei ma non mi interessa) sono completamente inadeguate a seguire in modo serio e completo questi ragazzi. Personalmente penso che questo caso sia particolarmente grave: senza volere essere discriminatorio, ma sono convinto che i casi così drammatici debbano essere seguiti molto accuratamente, ma in modo separato, cioè non possono essere inseriti in classi “normali”. E’ impensabile, aleatorio e ipocrita pretendere che un insegnante durante le stesse ore di lezione segua la classe (con tutti i problemi che già essa stessa presenta) e poi il caso singolo di questo tipo.

  4. Il tempo prezioso lo perde la mamma che si permette di criticare il ruolo dell’Insegnante. Forse questa mamma non ha mai insegnato in una scuola, probabilmente starebbe più attenta a controbattere ironicamente una nota. Benchè dal puntio di vista umano la cosa sia comprensibile (i bambini sono pur sempre bambini) non è giusto che una madre ironizzi.

Comments are closed.