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ARTI DIVINATORIE: ACUTOMANZIA

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L’Acutomanzia è una pratica divinatoria effettuata prendendo, e gettando su una tavola o un’altra superficie piana, una piccola quantità di spilli o aghi. In base alla disposizione che questi assumono, si procede all’interpretazione del responso.

Questa è una mantica che  risale indicativamente al ‘700 e si possono utilizzare vari tipi di materiali appuntiti, per esempio anche schegge di silice, spine di legno, lische di pesce, ossa appuntite di altri animali, ma anche pungiglioni, verghe, stele, lance. E, a seconda delle varie epoche, troviamo aghi di bronzo, di ferro, di oro, d’argento, fino ad arrivare all’acciaio.

Esistono vari metodi di divinazione: uno prevede l’uso di 7 spilli chiari ed 1 nero spezzato in due, che vengono gettati a caso su una superficie piana, interpretando le figure che risultano. Solitamente, se gli spilli sono ammassati, la risposta è negativa, se sono sparpagliati, la risposta è positiva.

Si può anche tentare di ricavare delle date, nelle quali i numeri, ovviamente, saranno in cifre romane (I, II, III, IV).

Un altro metodo consiste nel gettare 13 aghi asciutti nell’acqua, se tendono a rimanere separati, il responso è favorevole; se tendono ad unirsi, è sfavorevole.

Ancora un’altra variante, utilizza 24 aghi che possono essere gettati a caso, oppure disposti in un cerchio e si colpiscono ripetutamente con una pallina e si interpretano le posizioni assunte dagli aghi che fuoriescono dal cerchio.

Infine, per una risposta relativa all’amore, si possono prendere 13 spilli (tenuti preventivamente nell’acqua bollente) e gettarli su 7 petali di rosa rossa posti su una superficie piana, facendo la divinazione in base alla forma assunta dagli spilli.

Nell’Italia meridionale, esistono degli spilli molto particolari che, al posto della capocchia, hanno una mano con due dita distese, contro il malocchio.

TABELLA 1

TABELLA 1-2

TABELLA 1-3

TABELLA 1-4

TABELLA 1-5