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MALVA

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La Malva (Malva sylvestris)  è una pianta erbacea perenne, cespugliosa, con fusti eretti, a volte striscianti, può raggiungere e oltrepassare il metro di altezza, la radice è un fittone verticale.

Pianta originaria dell’Europa e dell’Asia temperata, è presente nei prati e nei luoghi incolti di pianura. Essa è eliotropica, cioè segue il sole.

Il nome Malva deriva dal latino” mollire alvum” = “rendere molle”, cioè capace di ammorbidire.

Oppure dal greco “Malakos” (lumaca), riferita alle proprietà emollienti dei succhi vischiosi, come la bava delle chiocciole.

E’ chiamata anche Riondela, Nalba, Marva, Maleva, Common mallow, Mauve sauvage, Cheeseflower, Grande mauve, Gulkhair, High-mallow, Kurxi.

La Malva è utilizzata per la preparazione di dentifrici, colliri, creme, e saponi.

La radice può essere tagliata a fette e utilizzata per estrarre schegge e spine.

Può essere consumata insieme ad altre verdure come spinaci, bietole ed ortica.

Greci e Romani ne facevano largo consumo, i Pitagorici la consideravano una pianta sacra, in grado di placare le passioni umane legate al vizio.

Carlo Magno la volle come pianta ornamentale nei suoi giardini.

Marziale Marco Valerio (poeta latino) usava il suo succo, dopo una serata di orge e libagioni.

Cicerone era così ghiotto dei suoi germogli, da farne indigestione.

I seguaci di Pitagora la adoravano, poiché pensavano che la pianta fosse sacra agli dei,

I Celti credevano che porre i suoi frutti, a foggia di disco, sugli occhi di un morto, avrebbe tenuto lontano da lui gli spiriti maligni, aiutandolo nel suo viaggio verso il paradiso.

Ippocrate la raccomandava per le sue proprietà emollienti e lassative , dimostrate ormai scientificamente e apprezzate ancora oggi.

Nella nostra tradizione contadina, i fiori venivano raccolti alla vigilia di San Giovanni e collocati sui davanzali perché bevessero la “guazza”, per diventare così vera panacea per tutti i mali.
Nel XVI sec., in base alla dottrina delle Segnature, i peli della pianta  favorivano la ricrescita dei capelli.

La radice era utilizzata come una sorta di spazzolino da denti, oppure, pelata, la si dava ai bambini da masticare durante la formazione dei denti.

In Italia è sempre stata considerata “omniborbia” ossia, una panacea per curare tutti i mali.

Nell’Ottocento, nella “Carta dei fiori”, era la pianta che simboleggiava l’Amor materno e la Mansuetudine.

La Malva è’ caratterizzata da una forte vibrazione femminile, posta sotto l’influenza dei pianeti Luna e Venere.

Nel Medioevo era considerata una pianta indispensabile nelle pozioni d’amore, ed era impiegata come antidoto calmante contro gli afrodisiaci.

Colta nel momento giusto, è efficace per combattere le negatività infatti, chi opera in magia, beve  spesso per depurarsi un infuso di quest’erba, preparato come un normale the.

Per la forma dei suoi fiori, che richiama una stella e quella delle foglie (una mano-conchiglia) è ritenuta adattissima agli incantesimi, specie quelli di protezione e di “azione”.

Simbolo della calma e della dolcezza, il potere delle sue vibrazioni cromatiche aiuta a stimolare le proprie percezioni intuitive, soprattutto per essere d‘aiuto a se stessi e agli altri, in situazioni particolarmente complesse o dolorose.

Nella tradizione popolare, la Malva viene aggiunta anche ai bagni contro il malocchio e l’invidia, specialmente se deriva da gelosie legate all’ambito amoroso (persone invidiose della propria situazione sentimentale).

Nello spiritismo, con la Malva si prepara il “bagno dell’Anima Sola”: prendere fiori di questa pianta e di gelsomino notturno e metterli a bagno e farli bollire nell’acqua. Aggiungere un foglietto su cui si è scritto il nome della persona che si è allontanata e lasciarlo finchè l’acqua non è fredda.

Questo bagno si prepara in onore di uno spirito-anima, con lo scopo di fare ritornare una persona che si è allontanata o

per sedurre un uomo.

Se si è stati lasciati da chi si ama,  raccogliere un mazzo di Malva e metterlo in un vaso posto fuori dalla porta di casa (o una finestra).

Questo indurrà quella persona a ripensare alla storia che ha voluto troncare e, probabilmente, ritornerà.
La Malva è anche usata per attrarre l’amore.

Per difendersi da negatività, fare un unguento con foglie e steli di Malva in grasso vegetale e pressarlo bene.
Passarlo sul corpo come unguento, per  scacciare i demoni ed essere protetti contro gli effetti della magia nera.

Pianeta: Luna-Venere

Elemento: Acqua