Il ministro cacasotto.

salvini san vittoresalvini san vittoresalvini san vittoresalvini san vittore

 

 

 

 

salvini san vittore

 

Salvini , ha paura della magistratura e  non rinuncia all’immunità parlamentare

In una lettera al Corriere della sera, il Ministro cacasotto, ha detto di non rinunciare alla sua immunità parlamentare e di non volere il processo. “Dopo aver riflettuto a lungo su tutta la vicenda, ritengo che l’autorizzazione a procedere debba essere negata. E in questo non c’entra la mia persona”. Avete capito bene ? Il ministro che fa il forte con i deboli, con i poveri, con i barboni ed i rom, il ministro che sfida le leggi internazionali, che vuole fare la guerra alla Francia , alla Germania, all’Olanda, il ministro tutto di un pezzo che indossa le divise della polizia, dei carabinieri, della forestale, dei pompieri, eccolo alla prima occasione, a farsela sotto dalla paura, e sottrarsi alla legge ed alla giustizia. “Il Tribunale dei ministri di Catania mi accusa di ‘sequestro di persona’ – scrive Salvini – perché avrei bloccato la procedura di sbarco degli immigrati dalla nave Diciotti. Attenzione: non si tratta di un potenziale reato commesso da privato cittadino o da leader di partito. I giudici mi accusano di aver violato la legge imponendo lo stop allo sbarco, in virtù del mio ruolo di ministro dell’Interno”.  Ma, spiega il cacasotto, “ai sensi dell’articolo 9, comma terzo, della legge costituzionale n. 1/1989, il Senato nega l’autorizzazione ‘ove reputi, con valutazione insindacabile, che l’inquisito abbia agito per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di Governo’”.  Salvini, insomma, ritiene di aver agito a  tutela di un interesse pubblico, e che per questo il Senato debba opporsi alla richiesta del Tribunale dei Ministri. “Il Senato non è chiamato a giudicare se esista il cosiddetto fumus persecutionis nei miei confronti dal momento che in questa decisione non vi è nulla di personale”, scrive il leader della Lega. “La Giunta prima, e l’Aula poi, sono chiamati a giudicare le azioni di un ministro. Altrettanto chiaro è che il Senato non si sostituisce all’autorità giudiziaria, bensì è chiamato esclusivamente a verificare la sussistenza di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o di un preminente interesse pubblico”.  “In secondo luogo – prosegue il vicepremier – ma non per questo meno importante, ci sono precise considerazioni politiche. Il governo italiano, quindi non Matteo Salvini personalmente, ha agito al fine di verificare la possibilità di un’equa ripartizione tra i Paesi dell’Ue degli immigrati a bordo della nave Diciotti”. Si tratta di un obiettivo che, per Salvini, “emerge con chiarezza dalle conclusioni del Consiglio europeo del 28 giugno del 2018”. Nella missiva, Salvini rivendica anche i risultati ottenuti da ministro dell’Interno sul fronte dell’immigrazione. “Avevo detto che avrei contrastato l’immigrazione clandestina e difeso i confini nazionali. Faccio parlare i numeri. Nel 2018 ci sono stati meno morti, 23.370 sbarchi contro i 119.369 dell’anno precedente”, scrive il vicepremier. Quindi il ministro pensa di avere ragione, e quindi quale occasione migliore per sottoporsi al giudizio di un Tribunale italiano? Lo fanno tutti i cittadini italiani, che hanno a che fare con la giustizia per  i problemi vari della vita quotidiana. Se ognuno, scrivesse una lettera al Corriere della Sera per sottrarsi alle proprie responsabilità, i palazzi di giustizia sarebbero deserti, i magistrati a fare altro e gli avvocati a spasso. L’uomo forte, Il grande Ministro dell’ordine e disciplina,  dimostra, al primo caso, di farsela sotto. D’altra parte nella storia dei potenti italiani, tutti, da Agnelli, a Berlusconi, a Leone, a Craxi, ad Andreotti,  di fronte la giustizia sono fuggiti o hanno cercato escamotage, come la prescrizione o la fuga all’estero. Salvini non è da meno, è un potente, o almeno si sente tale, o lo fanno sentire tale , e come uomo potente , difende i propri interessi e quelli degli altri come lui. La Lega ha già dimostrato, la propria potenza, evitando il carcere a chi ha rubato 49 milioni di soldi pubblici , e lo dimostra anche in questa occasione.

Il ministro cacasotto.ultima modifica: 2019-01-30T07:11:31+01:00da sciroccorosso