Cosa vuole dirci Francesca Lagatta

io e lagattaSi è parlato negli ultimi giorni della giornalista Francesca Lagatta per un’aggressione da lei subita nell’Ospedale di Cetraro, mentre svolgeva il proprio lavoro di giornalista d’inchiesta. Lagatta è “specializzata” in questioni sanitarie ed ha pubblicato, proprio pochi giorni fa un libro inchiesta sulla tragica situazione sanitaria che la Calabria ed in particolare la nostra costa tirrenica attraversa. Non ha fatto niente di speciale Lagatta se non quello di raccontare la nostra realtà, fatta di mafiosi, di colletti bianchi, di “gente per bene” che si nascondono dietro professioni che dovrebbero essere al servizio dei cittadini e che invece sono al servizio di chi ha soldi, di chi ha amicizie, di chi ha santi in paradiso. Il lavoro di Francesca se lo facessero tutti i cosiddetti “addetti ai lavori” la situazione sarebbe ben diversa e si sentirebbero tutti con il fiato sul collo come si usa dire. Ed invece a parte i like di tastiera, ( tutti bravi chiaramente a dare solidarietà dietro una tastiera, molto pochi a farsi vedere partecipi alla presentazione del suo libro) nella pratica non si muove nulla. Il giorno dopo l’aggressione , nessun altro giornalista o televisione si è inoltrato nell’ospedale di Cetraro, nessun partito ha indetto una manifestazione, nessuno se l’è sentita di riportare quanto sta avvenendo nei nostri ospedali. Francesca ieri mattina vi è ritornata di nuovo a Cetraro, sul luogo del delitto, e di nuovo si è messa ad indagare a cercare di parlare con qualcuno, e soprattutto a tenere accesi i riflettori sulla morte di una povera ragazza , che ha avuto la sfortuna di trovarsi nel giorno sbagliato, nel momento sbagliato, nel posto sbagliato e con medici sbagliati. Non si può morire così e ci sarebbe voluto una sollevazione popolare che invece non c’è stata e temo non ci sarà. Francesca vuole dirci questo, io faccio il mio lavoro voi cercate di fare il vostro. Brava Francesca, ti sono vicino, non dietro il computer ma nella pratica, ritienimi a disposizione per quando vai davanti una discarica, in un ospedale, davanti una costruzione abusiva, davanti la casa di qualche mafioso, su un’opera abbandonata , su una spiaggia chiusa. Cose che dovremmo fare tutti, se davvero vogliamo liberarci una volta per tutte di questa Calabria che odiamo e che abbiamo sempre odiato.

Cosa vuole dirci Francesca Lagattaultima modifica: 2019-07-25T06:47:24+02:00da sciroccorosso